Tutti a fare il panettone. E la tradizione di susamielli e raffiuoli?

Pubblicato in: Polemiche e punti di vista

di Tommaso Esposito

Ecco, ora che siamo all’Epifania, che tutte le feste porta via, possiamo dircela con franchezza.
Questo Natale tutti i pasticcieri, i grandi e i piccoli, si son messi a fare il panettone campano e così i dolci della tradizione napoletana sono stati trascurati.
Abbiamo contato un centinaio di botteghe che hanno griffato il proprio Panettone Artigianale.
Certo qualcuno è riuscito meglio, al punto di meritare la menzione d’onore o la postazione più alta proprio nella terra di origine di questo dolce natalizio. E questo ci rallegra, giacché dimostra che, almeno in questo caso, cioè cu ‘o Panettone, il Sud batte il Nord.
Ma allo stesso tempo e a malincuore vi garantisco che quest’anno non sono riuscito a gustare un roccocò, un raffiuolo o una cassatina degni del loro nome e del loro nobile lignaggio.
Per non parlare dei susamielli, dei mostacciuoli, delle paste reali e delle sapienze.
Completamente spariti!

Dunque proviamo a elencare almeno i nomi dapprima:

Struffoli
Pasta reale
Mostacciuoli semplici o sciocelle
Mostacciuoli imbottiti
Susamielli alla Sapienza
Susamielli alla Monaca
Pezzette di vino cotto
Raffiuoli
Raffiuoli a cassata
Cassata napoletana
Cassatina Napoletana
Croccante
Roccocò

A caso prendiamo gli struffoli: chi di voi li ha trovati piccolissimi e ricoperti di cunfettielli argiento, diavulilli, anecielli e cannellini, cedro, cocozzata, scorzette d’arancia?
E poi i roccocò: chi è stato capace di assaggiarli belli croccanti, odorosi di cannella e chiodi di garofano e farciti di mandorle, scorzette d’arancia e mandarino candite?
E i raffiuoli: chi ha gustato il pan di spagna odoroso di zabaione (giacché, lo si ricordi bene, nasce dallo zabaione mescolato alla farina finissima), limone, vaniglia e poi di zucchero reso glassa?

Chi lo abbia fatto, si faccia avanti con onestà.
Disperato sono corso ai ripari e ho scelto di assaggiare tre dolci a caso, ma d’autore.

Un roccocò, un raffiuolo a cassata e una cassatina napoletana.

Ecco la pagella (personale, arbitraria, etc. etc.) basata sulla maggiore coerenza con la ricetta tradizionale e sulla complessiva sensazione di gradevolezza olfattiva e gustativa. Ho preferito i voti old style:

Roccocò 4,5
Raffiuolo a cassata 5 meno meno
Cassatina napoletana 6 meno

Uno sconforto generale.
E allora?
Per il Natale prossimo mi aspetto una sana ventata restauratrice: più susamielli e meno panettoni.
E prometto solennemente di trasformarmi in uno spietato fustigatore delle mode padaneggianti andando di bottega in bottega a compilare pagelle per rendere onore alla grande tradizione dolciaria napoletana.


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