di Fabrizio Scarpato
E se poi davvero l’etichetta sapesse raccontare un vino? Non dico che basterebbe (anche se… alzi la mano chi sullo scaffale alla fine non sceglie la bottiglia che più lo attizza anche dal punto di vista dell’immagine) e nemmeno credo di scoprire chissà cosa, dal momento che all’impatto visivo e cromatico di una bottiglia di vino c’è chi ci lavora davvero… epperò questo blu notte con intarsi dorati e cesellature carta da zucchero è davvero elegante. E il vino non tradisce: agrumi morbidi, note tostate e piccoli frutti rossi, in un sorso debordante, diffuso, setoso, dalla luminosità cangiante. Un vino da indossare, comodo eppure fasciante, qualche cenno glamour su una stoffa di carattere. Una giacca di velluto blu, doppio petto, liscio.
Dai un'occhiata anche a:
- Riviera Ligure di Ponente, Pigato 2010 / Tenuta Maffone
- #stwEATterature / Antica Osteria del Mirasole, San Giovanni in Persiceto (BO). Tagliatelle all’antico ragù di cortile
- Alto Adige/Sud Tirol: il Jasmin e la musica che gira intorno
- #stwEATterature / Vino Bianco Berette 2016, Daniele Parma, La Ricolla
- Trattoria dei Mosto a Conscenti di Ne. Maiale, elefanti e cammelli nella Val Graveglia natalizia
- Un bicchiere per due / Costa d’Amalfi PerEva 2013, Tenuta San Francesco
- #stwEATterature / Gattafin. Antica Osteria Luchin, Chiavari
- La mesciùa, ovvero dei ricordi