di Fabrizio Scarpato
I tornanti che da Terlano salgono verso Meltina sono contornati di vigneti, ripidi, a strapiombo sulla val d’Adige. Arunda è lassù, a 1200 metri, oltre le vigne, e nella cantina tutti gli spumanti della casa sostano in pupitres in attesa della spuma.
Questo Brut è elegante, fine, con tutti i sentori di mele, pere e crosta di pane al loro posto.
Bella la schiuma, bellissimo il colore, inesauribile il perlage. Ma quel connaturato senso di altitudine,
quella verticalità del sorso, trovano inaspettata corrispondenza con un piatto di frégula sarda alle vongole:
durezza e morbidezza, graffio e scivolosità, dolce e salato, piano cartesiano per uno studio di funzione
che tende, pur asintoticamente, all’armonia.
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