
di Enrico Malgi
Quando si parla della Falanghina della Campania è facile immaginare un vino a bacca bianca di grande pregio, che nella gerarchia regionale in fatto di qualità e di considerazione generale contende le prime posizioni assolute al Fiano ed al Greco. Il problema purtroppo risiede proprio qui: il primo posto è sempre occupato a turno, come succede nel campionato di calcio con Juve, Inter e Milan, da queste ultime due specie varietali, mentre la Falanghina, come capita sovente al Napoli, si deve accontentare giocoforza della conquista della terza piazza. Ma per fortuna non è sempre così, perché ci sono territori vocati come il Sannio e l’area flegrea in cui la Falanghina, partecipando ad una sorta di campionato collaterale, riesce a primeggiare.
Ecco qui allora un’eccellente Falanghina sannita che, a conferma di quanto dichiarato sopra, risulta davvero esemplare. Si tratta dell’etichetta Taburno Falanghina del Sannio Doc 2021 della Società Agricola La Fortezza di Torrecuso, appartenente all’imprenditore Enzo Rillo.
Soltanto Falanghina vendemmiata tra fine settembre ed inizio ottobre. Maturazione in acciaio e successivo affinamento in vetro. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale al pubblico di appena 9,00 euro.
Nel bicchiere risalta un coreografico e lucente colore giallo paglierino appena attraversato da giovani lampi verdognoli. Bouquet gelosamente depositario di un variegato e multiforme corollario profumato di pesca bianca, albicocca, mela, pera, melone bianco, clementina, banana, mandorla, gelsomino, zagara e sontuosi refoli di macchia mediterranea. Lamine speziate e balsamiche in sottofondo. In bocca il sorso sembra voler prendere l’iniziativa di attaccare a fondo per fare prevalere la sua supremazia attraverso toni avvolgenti, tonici, morbidi, minerali, equilibrati, eleganti, seducenti e dinamici. Spiccata la verve acida, che apporta al palato tanta gioiosa freschezza. Partita giocata costantemente ed intensamente sotto rete, che sfocia poi in un meritato gol mediante un gusto pieno, raffinato, succoso, piacevole, leggiadro, aggraziato e scattante. Chiusura vincente su tutti i fronti, tanto da poter conquistare finalmente l’agognato premio finale. Per tornare a noi, il vino è appena all’inizio del suo percorso, per cui è facile vaticinare un’ottima serbevolezza. Da abbinare ad un risotto ai frutti di mare e carne bianca. Alé.
La Fortezza Società Agricola
Località Tora II, 20 – Torrecuso (Bn)
Tel. e Fax 0824 886155
info@lafortezzasrl.it – www.lafortezzasrl.it
Enologo: Vittorio Festa
Bottiglie prodotte: 800.000
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