di Raffaele Mosca
Un Ornellaia che “sassicaieggia”, nel senso che rinuncia alle esuberanze fruttate, tostate e strutturali del passato per far forza su di una cifra stilistica più fine, complice anche l’annata abbastanza fresca e molto piovosa. Più Brigitte Bardot che Sophia Loren, più Alain Delon che Jean Paul Belmondo, gioca su note di mirtilli rossi e giuggiole, ibisco e sandalo, grafite, qualche accenno di sottobosco verde e di crema di caffè. Il corpo è medio, i tannini già soffici danno man forte al frutto rosso puro, succosissimo, non troppo maturo, che delinea una progressione soave e suadente, ammorbidita dalla quota di Merlot più alta della norma, ma non ruffiana, anzi energica, ben calibrata dal giusto apporto acido, insistente nei rimandi mentolati e torrefatti di fondo. Non travolge, non lascia a bocca aperta, ma ha il dono raro della misura e una facilità di beva raramente riscontrabile nei fine wines di questo calibro in fase giovanile.
Assaggiato a Merano Wine Festival 2021
Dai un'occhiata anche a:
- La Masterclass sul Taurasi (e molto altro) all’evento Sansovino 2025
- Tascante – Il volto “etneo” di Tasca d’Almerita
- Tal 1930 e 1908: i grandi vini di Cantina Bolzano con la cucina del bistellato Terra di Sarentino
- Barolo 2011 Docg Fratelli Savigliano in Jeroboam
- La cucina caprese per l’Alta Savoia
- Vini Bianchi, Spumante Bianco e Passito Villa Matilde – Nuove annate
- Vini Antica Masseria Venditti
- Il Pallagrello Bianco: il vino reale della Reggia di Caserta