L’Emilia Romagna è un mosaico di ricchezza e diversità. Partiamo da nord, con i Colli Piacentini, quattro valli parallele dove gli artigiani sono gli attuali protagonisti del panorama vitivinicolo, mentre le due cooperative e le aziende più strutturate faticano a mettere a fuoco una lettura territoriale e identitaria.
Proseguendo si arriva nel mondo del Lambrusco, che sta cambiando la filosofia del suo modello produttivo: non più un vino di marchio ma un vino di territorio. Un nuovo racconto alimentato da tutta la filiera che sta alzando la qualità dei vini e costruendo un’identità più chiara e leggibile dall’esterno. Il Sorbara è il traino e ancora una volta quella di Bomporto si afferma come comunità guida.
Piccoli segnali dai Colli Bolognesi che hanno raccolto la sfida della nuova Doc Pignoletto e hanno alzato il livello. Una vera e propria rinascita è alle porte.
L’ultima tappa è la Romagna, 150 chilometri di valli e diversità ben descritte dalle sottozone codificate nella Doc Romagna Sangiovese. Anche qui sono le nuove leve a esprimere le cose più interessanti e la lettura territoriale dei piccoli artigiani è il patrimonio più prezioso della regione. Le aziende storiche fanno difficoltà ad adattare i vecchi canoni produttivi e alcuni grandi nomi sono spiazzati dal confronto con le espressioni territoriali più pure. Mentre le cantine cooperative stanno producendo vini semplici e popolari di grande qualità e territorialità.
È probabilmente nel Sangiovese Superiore il futuro della Romagna e la maggiore conoscenza dei territori e la specializzazione dei produttori ha evidenziato i limiti della aree meno vocate al Riserva. È una consapevolezza necessaria per crescere ancora.
Sempre più convincenti i vini bianchi a base di albana, che comincia finalmente a esprimere le sue grandi potenzialità.
Ecco l’elenco dei Tre Bicchieri
Lambrusco di Sorbara Rito ’14 – Zucchi
Lambrusco di Sorbara Secco Omaggio a Gino Friedmann FB ’14 – Cantina Sociale di Carpi e Sorbara
Lambrusco di Sorbara V. del Cristo ’14 – Cavicchioli U. & Figli
Reggiano Lambrusco Concerto ’14 – Ermete Medici & Figli
Romagna Albana Secco Neblina ’14 – Giovanna Madonia
Romagna Sangiovese I Probi di Papiano Ris. ’12 – Villa Papiano
Romagna Sangiovese Sup. Assiolo ’13 – Costa Archi
Romagna Sangiovese Sup. Avi Ris. ’11 – San Patrignano
Romagna Sangiovese Sup. Gemme ’14 – Torre San Martino
Romagna Sangiovese Sup. Il Sangiovese ’14 – Noelia Ricci
Romagna Sangiovese Sup. V. del Generale Ris. ’12 – Fattoria Nicolucci
Dai un'occhiata anche a:
- GENOVESE ASTROSPAZIALE, il nuovo burger di PUOK per il recupero e la valorizzazione del “Cimitero delle Fontanelle”
- Compagni di blogger. L’Emilia che non trema con le ricette della tradizione
- ‘La Fortezza’ saluta l’estate con jazz e vino
- Vent’anni dall’euro: al Gambrinus le prime monete spese dal presidente Ciampi il 1 gennaio 2002
- Slow wine 2013. I migliori bianchi dell’Adriatico dalla Romagna al Molise
- I 16 migliori vini della Campania secondo la guida 2015 Mangia&Bevi del Mattino
- Galamella: la crema di nocciola senza olio di palma
- Giornata Internazionale del Caffè – 1 ottobre 2021 Venerdì al Gambrinus un viaggio ideale dall’estrazione alla tostatura, dal consumo alla pasticceria