Tutte le espressioni della Tintilia

Pubblicato in: in Molise
Alla scoperta della Tintilia di Claudio Cipressi

di Marina Betto

Claudio Cipressi è l’imprenditore, viticoltore molisano a cui si deve la riscoperta di un vitigno molto particolare la Tintilia. Dimenticato per decenni lui stesso lo ha scoperto relativamente in tempi recenti quando alla ricerca di terreni da destinare a vigna il suo agronomo di allora lo indirizzò appunto alla Tintilia. Confuso con il vitigno Tintore si narra che la Tintilia sia giunta in Italia portata dagli spagnoli per rinvigorire i vini della zona ma a guardare bene il vino che si ottiene con la Tintilia non è così marcatamente concentrato come colorazione, le origini quindi rimangono incerte. In dialetto molisano poi il significato di tintilia potrebbe essere ricondotto al significato di vivace, mosso.

Il mosto della Tintilia vinificato in casa faticava a fermentare e spesso si fermava per poi ripartire in primavera e dare vita ad un vino appunto mosso da qui il suo particolare nome.  Il vitigno è senza dubbio molto versatile, si presta a fare il metodo classico, il vino rosato e il rosso ed anche il vino dolce. Le vigne di Claudio Cipressi si trovano a San Felice del Molise, in provincia di Campobasso, in zona collinare (600 metri di altezza) da cui si scorge il mare e le Isole Tremiti. Gli appezzamenti (15 ettari) frammentati sono divisi in micro zone le cui uve vengono vinificate separatamente, inoltre l’età dei vigneti varia e la media è di circa 20 anni. Nel “98 vengono acquistate le prime vigne, si creano i primi impianti di Tintilia ma è solo nel 2011 che questo vitigno viene inserito nel disciplinare di produzione della DOC Molise, grazie a questo viticoltore che ha riscoperto la tradizionale coltivazione di questo vitigno che altrimenti sarebbe stato totalmente dimenticato. Dal punto di vista del gusto ha tanto di simile ad altri vini come l’Aglianico o il Syrah o il Pinot nero ma allo stesso tempo ha una sua impronta particolare. Buona l’acidità che modera il grado alcolico e lo rende perfetto per la spumantizzazione.

Tintilia Pas Dosè Blanc de Noir Metodo Classico 2017 è una classica bolla da aperitivo, profumata, fragrante, con una struttura setosa e lunga di grande piacevolezza.

Tintilia Rosè Pas Dosè Metodo Classico 2017 è appunto la versione spumantizzata rosata, come bollicina è meno incisiva rispetto alla versione blanc de noir.

Molto convincente è la Tintilia Rosato Collequinto 2021 un vino dall’aspetto fulvo nel bicchiere, con sentori di mela rossa e fiori, frutti rossi, dalla spiccata vena dolce che è una caratteristica che contraddistingue e segna il corredo aromatico della Tintilia. Perfetto l’abbinamento con i salumi.

Tintilia Settevigne 2016 e Tintilia Macchiarossa 2017 sono l’espressione in rosso. L’uno scattante e teso, energico in bocca, con tannino levigato ma forse un po’ acerbo, con queste note fresche e sentori erbacei espressione del territorio, il secondo vino più completo, più concentrato già dal colore. Dolcezza tipica del vitigno e corpo offrono un sorso pieno con un retro olfatto speziato in cui si riconosce la cannella e i chiodi di garofano uniti ai sentori erbacei.

Tintilia Macchiarossa 2017 non fa legno eppure sembra che la sua complessità derivi da questo. Si sente l’acidità, l’alcol ma in piena integrazione. Una nobile espressione di questo vitigno.

Tintilia 66 2015 è di un bel rosso granato, vino che sa di sottobosco con echi speziati e balsamici dal sapore rotondo e morbido dato dall’affinamento in legno per 36 mesi ma la sua insita freschezza è una costante che affiora in ogni sorso. Sullo scaffale a 45 euro.

Passito di Tintilia Dulce Calicis vino leggermente dolce che appassisce in cassette al sole ricorda l’uva passolina in bocca, perfetto vino da abbinare ad una crostata di visciole.

Claudio Cipressi vignaiolo
Contrada Montagna 5B – 86030 San Felice del Molise (CB)

info@claudiocipressi.it

 claudiocipressi.it

 


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