di Laura Guerra
Uno scrigno di sola carta che filtra l’acqua a 90 °C e ne estrae aroma e gusto. Niente colla, metalli o plastica resistenti al processo di estrazione e colatura della bevanda. Solo due veli di cellulosa naturale che formano una monodose completamente biodegradabile, facilmente riciclabile e trasformabile in compost.
Una piccola rivoluzione dei consumi che sta trasformando la più italiana delle abitudini e la routine della pausa caffè come dimostrano i dati che registrano una continua crescita dell’utilizzo delle cialde che nel 2020 ha visto un incremento del 20% per una fetta del 5% sul consumo totale di caffè.
Un trend destinato a salire grazie alla sensibilità del consumatore che sempre più predilige prodotti di qualità, economici e a basso impatto ambientale.
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