
di Enrico Malgi
Il pallagrello è uno dei pochissimi vitigni al mondo double face: rosso e bianco, con quest’ultimo coltivato soltanto nell’Alto Casertano. Specie varietale di antica origine greca-romana e molto apprezzata dai Borboni, con quella a bacca bianca confusa per molto tempo con la coda di volpe.
La Società Agricola Il Verro, cara a Cesare Avenia, Stefano Mingione e Cesare Nacca, coltiva soltanto quattro ettari vitati e produce appena ventimila bottiglie l’anno, sotto la direzione dell’enologo stabiese Vincenzo Mercurio. Naturalmente un posto di riguardo spetta proprio al pallagrello insieme al casavecchia, altra varietà autoctona locale riscoperta e rilanciata agli inizi degli anni ‘90. Nel frattempo l’azienda Il Verro sta cercando di valorizzare anche un altro antico vitigno territoriale come la coda di pecora.
In questi giorni ho assaggiato il Verginiano Pallagrello Bianco Terre del Volturno Igp 2015. Solo acciaio e vetro per la maturazione del vino per circa un anno. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.
Colore giallo paglierino già intenso nel bicchiere. Naso citrino, che fa da apripista a note fruttate di melone cantalupo, di mandarino, di pera, di mela e di mandorle. Ed ancora percezioni olfattive di fiori bianchi, di timo e di salvia. Bocca tesa, succosa, polposa e saporita. Buona la sapidità e la mineralità. Sorso pulito, aggraziato, suadente e morbido. Tensione gustativa compatta ed incisiva. Perfetta la fusione tra alcol ed acidità, che dona freschezza e pienezza. Da abbinare a pesce azzurro, carne bianca e latticini.
Sede a Formicola (Ce) – Località Acquavalle Lautoni
Cell. 345 6416200 – info@ilverro.it – www.ilverro.it
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari di proprietà: 15, di cui 4 vitati
Bottiglie prodotte: 20.000
Vitigni: casavecchia, pallagrello bianco e rosso e coda di pecora
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