Le viti ai piedi del Vesuvio e i vini di Sorrentino

Pubblicato in: Giro di vite
Giuseppe e Benny Sorrentino

di Adele Elisabetta Granieri

Una pianta (di vite, ça va sans dire!) dalle antiche radici e gemme nuove: è questo il segreto della famiglia Sorrentino. Paolo, uomo di tradizione e concretezza, è affiancato nella conduzione dell’azienda dai figli Giuseppe, Benny e Maria Paola, fautori di una ventata di innovazione in un’area come quella vesuviana dove tutto sembra sempre statico.

La passeggiata tra i vigneti è emozionante: il cratere del Vesuvio a pochi passi, i colori vividi e i profumi di una natura che attende fremente la primavera, esaltati dal luccichio della terra vulcanica e del mare, la brezza consueta della (nomen omen) via Frùscio.

Benny, enologa dagli occhi appassionati e fieri, ci racconta del grande lavoro, frutto di dedizione e sacrifici. Ci parla della scelta di convertirsi al biologico, degli studi sui diversi sistemi sistemi di allevamento in base al vitigno (spalliera e tendone) e dei differenti sistemi di potatura (Doppio Capovolto, per la Coda di Volpe; Sylvoz, per il Piedirosso; Guyot per l’Aglianico).

 

 

 

Ci mostra l’area dedicata al Biocompostaggio e l’orto da cui provengono gli ortaggi utilizzati in cucina. Il nuovo spazio ben organizzato per l’ospitalità dove si propone una cucina semplice e tradizionale.

 

 

 

La degustazione dei vini è accompagnata dai piatti della tradizione campana, sapientemente preparati “in famiglia”. Ci si sente a casa, seppur commensali di una tavola con vista sui vigneti e sul golfo, a perdita d’occhio.

Il primo assaggio è il Dòrè 2014 (90% Coda di Volpe, 10% Falanghina), uno spumante Metodo Charmat fresco e delicato, dai gradevoli profumi di fiori gialli e mela.

Proseguiamo con la seconda bollicina, il Dòrè Rosè 2014 (100% Piedirosso), dai profumi di fragola di bosco, rosa e foglia di pomodoro; fresco e di buona struttura.

È la volta della Falanghina Verso2014, prodotta in regime biologico: profumi di mela verde e ginestra, accompagnati da una nota minerale; buona freschezza e sapidità.

 

Passiamo al Lacryma Christi Vigna Lapillo(90% Coda di Volpe, 10% Falanghina), degustando le annate 2014 e 2011: entrambe le versioni sono caratterizzate da note di mela cotogna ed erbe aromatiche, ma la 2011 è arricchita da sentori minerali e risulta ancora più intensa e vigorosa in bocca.

L’ultimo bianco in degustazione è il “Natì” (100% Coda di Volpe), di cui assaggiamo due annate: la 2011 e la 2010. Profumi intensi di albicocca, erbe aromatiche e pietra focaia e, nella 2010 in particolare, ottima spinta acida, gran corpo e piacevole sapidità, buona persistenza. Da bere e ri-bere.

Il Lacryma Christi Rosato Vigna Lapillo2014 (80% Piedirosso, 20% Aglianico) offre al naso profumi di frutti di bosco, timo e fiori di campo e ha un bel sorso fresco e verticale, reso intrigante dalla nota sapida.

Si passa ai rossi con il Piedirosso Settemoggi2014, vino fresco e beverino, caratterizzato da un naso molto giovane di frutti di bosco e geranio, una decisa nota minerale ed un sorso agile e succoso.

I rossi cominciano a prendere struttura con il Lacryma Christi Rosso Vigna Lapillo2013 (90% Piedirosso, 10% Aglianico), che affina per 5 mesi in barrique. Un naso dai profumi di prugna e amarena, arricchito da note mentolate e di curry e una bocca fresca e di buon corpo.

 

Si prosegue sulle note del Piedirosso con il Frupa2011 (100% Piedirosso) che affina 12 mesi in botti di Allier. Il naso è caratterizzato da un’elegantissima nota balsamica, arricchita da profumi di frutti di bosco e geranio e resa intrigante da uno sbuffo di pepe bianco; il sorso è verticale, lungo e persistente. Una grande espressione di un vitigno non facile.

È a base di Aglianico in purezza e affina per circa 24 mesi in botti di Allier, Don Paolo2011, un vino complesso che gioca sulle note della marmellata di prugne, le spezie dolci, il tabacco e la scorza d’arancia. Un sorso di buon corpo e dai tannini presenti, che si chiude con una nota leggermente amara.

A chiudere in dolcezza, il passito Fior di Ginestre, a base di uve Falanghina e Coda di Volpe, che profuma di albicocca, noce e fiori di ginestra, è molto fresco e per niente stucchevole.

 

Sorrentino Vini è in via Casciello 5 Boscotrecase (NA). Tel. 081 8588004 www.sorrentinovini.com


Dai un'occhiata anche a:

Exit mobile version