Uva: falanghina
Fascia di prezzo: nd
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Ormai la nostra visita da Laura e Luigi è diventata una tradizione. Almeno una volta l’anno si passa e si mangia insieme, si visita la cantina, si chiacchiera del passato e del futuro.
Sembra quasi una festa comandata, la cui data non è mai fissa perché bisogna far coincidere molte cose, ma alla fine ci riusciamo ed è sempre un piacere stare insieme, parlare di massimi e di minimi sistemi.
Un rapporto di amicizia, certo, basato su una complicità purtroppo molto rara in questo settore: ciascuno di noi rispetta il lavoro che fa l’altro. Io non mi sognerei mai di dire a Luigi come deve fare il vino, lui non ha mai mosso appunti su quello che scrivo.
Questo rispetto antico dei ruoli in un momento in cui, a volte per incultura, altre per superficialità, altre ancora solo per sbarcare il lunario in qualche modo, ciascun non fa quello dovrebbe fare perché impegnato a fare altro che non dovrebbe fare, è alla base di un rapporto sempre più solido negli anni.
Ci concediamo a volte vecchie bottiglie e ne ridiamo perchè sono vini difficili da usare senza bere.
Come questa Via del Campo 2006, la prima traccia potabile di Quintodecimo, fresca, ricchissima, con uno slancio assoluto e definitivo verso la sensazione di idrocarburi, di corpo, ampia, profonda e cangiante al palato come all’olfatto.
Ed è così che Luigi mi rivela un segreto che non posso dire e scrivere, però ne lascio traccia qui. Per una sorta di vanità personale, se credete, di essere messo a parte di qualcosa per lui, e non solo per lui, molto importante.
Sede a Mirabella Eclano Tel e fax 0825.449321
www.quintodecimo.it info@quintodecimo.it Enologo: Luigi Moio
Bottiglie prodotte: 32.000 Ettari: 9 di proprietà più 3 in fitto
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