
Vista 5/5. Naso 25/30. Palato 26/30. Non Omologazione 35/35
FONTANAVECCHIA
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: nd
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Il tempo segna il valore delle cose e degli uomini. Quello dell’Aglianico del Taburno è nella possibilità di smentire luoghi comuni fino al punto di convincere del contrario chi sosteneva il contrario.
Se si pensava di miscelare aglianico e cabernet per dare una spinta commerciale migliore salvo poi scoprire come su certe fasce si preferiva la purezza varietale autoctona.
Se si pensava di una annata ferma e quasi andata male, al punto da non vinificare oggi in analoghe condizioni, per poi capire come invece la resa anche in questo caso debba essere verificata lunga lunga.
Lo proviamo in degustazione comparata.
Poi come si deve fare sempre, con il suo cibo.
Altro che vino da meditazione: qua serve struttura, freschezza, complessità.
Qua, con le interiora di agnello ripiene del suo fegato necessita un vino di esperienza.
L’Aglianico 1998 Vigna Cataratte, una spanna dietro il 1995, comunque autorevole e affascinante.
Per il cibo, per la compagnia, per l’attesa ripagata.
L’Aglianico senza tempo è come un bimbo senza sorriso .
Sede a Torrecuso. Via Fontanavecchia, Tel.0824.876275. Enologo: Angelo Pizzi. Ettari: 12 di proprietà. Bottiglie prodotte 140.000. Vitigni: aglianico, piedirosso, falanghina.
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