di Stefano Tesi
La storia di quest’antico vitigno langarolo sarebbe da raccontare, ma è meglio far parlare il vino, che ho assaggiato ad Autochtona 2018: di un dorato intenso e con un naso complesso, vagamente balsamico, che si evolve in nocciola e anice. In bocca è semplice e diretto, ma lo risentirei tra un paio d’anni. Godibile e intrigante.
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