
di Carlo Macchi
Chiamatelo Soave “base” del 2014 e da lì cominciate a salire e a stupirvi non solo per la freschezza ma per la pienezza del sorso e la profondità aromatica. La vendemmia 2014, accanto a tanta roba “da 2014” porta con sé un discreto numero di grandi vini. Questo è forse uno dei più sorprendenti. Chapeau!
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