
di Enrico Malgi
Quando si degustano i vini irpini si va sempre sul sicuro. L’ennesima conferma è venuta dal mio ultimo assaggio di tre bottiglie della piccola Cantina Bambinuto Società Agricola di Santa Paolina, che appartiene alla famiglia Aufiero. Dal 2009 è Marilena che si è sobbarcato l’onere di curare l’azienda. Nell’occasione si tratta di una Falanghina, un Greco di Tufo ed un Aglianico.
Insania Irpinia Falanghina Doc 2024. Falanghina maturata per sei mesi sulle fecce e poi affinata in vetro per altri sei mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 17,00 euro.
Alla vista risalta un coreografico e lucente colore giallo paglierino appena schizzato di giovani lampi verdognoli. Dall’ampio e versatile bouquet il naso riesce a captare un corollario di ottimi profumi, con in testa una significativa scorta fruttata di pesca bianca, albicocca, mela renetta, pera spadona, melone bianco, clementina, banana, ananas e mandorla. Di seguito emergono poi pregevoli svolazzi di fiori di limone, gelsomino, zagara, eucalipto, aghi di pino e lamine speziate di chiodi di garofano. In bocca penetra un sorso ben calibrato e connotato di percezioni palatali avvolgenti, toniche, morbide, eleganti, seducenti, dinamiche e bene equilibrate. Spiccata la verve acida, che apporta un’ottima freschezza a tutto il cavo orale. Il gusto è gradevole, raffinato, succoso, leggiadro, aggraziato e scattante. Buona la serbevolezza. Affondo finale impagabile. Da abbinare ad un risotto ai frutti di mare e mozzarella con prosciutto crudo.
Greco di Tufo Docg 2023. Greco allevato proprio a Santa Paolina a 500 metri di altezza, vale a dire uno degli otto comuni irpini che possono fregiarsi della Docg. Maturazione ed affinamento in acciaio e boccia per complessivi due anni. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 23,00 euro.
Tipico ed emblematico l’aureo colore che si pavoneggia nel calice per farsi ammirare. Approccio olfattivo decisamente coinvolgente, che celebra un bouquet ampio, sontuoso e riccamente affastellato da inebrianti profumi di pesca gialla, mela annurca, pera kaiser, papaia, pompelmo, cedro candito, ginestra, biancospino, iris, mimosa, caprifoglio, citronella, timo, salvia e cannella. In bocca esordisce un sorso tagliente di freschezza, arrotondato, glicerico, regale, sapido, espansivo, ambizioso, incisivo, raffinato, pieno, fruttato, plastico, raffinato, temprato, fine ed ottimamente strutturato quasi quanto un rosso. Un vino in stato di grazia, che sfodera un’energia trascinante e che poi tratteggia un coté scattante, vibrante, sferzante, ficcante, balsamico, vitale e contrastato. Chiosa finale molto persistente. Da preferire su un piatto di vermicelli a vongole e carne bianca.
Toppole Campania Aglianico Igt senza annata. Aglianico coltivato nella frazione Montaperto di Montemiletto. Vendemmia tardiva. Vinificazioni in due annate diverse. Maturazione in acciaio e con procedimento molto particolare. Vino non filtrato. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 19,00 euro. Bottiglie prodotte soltanto 1.280.
Livrea disegnata da uno sfolgorante ed avvincente colore rosso rubino appena sfiorato ai bordi da lampi purpurei. Crogiolo densamente impregnato di espansivi e pluralistici profumi, che evocano al naso in primis gradevoli elargizioni di un ottimo distillato di frutta, che ricorda la ciliegia, la prugna e le piccole drupe del sottobosco, seguite a ruota da sfaccettature floreali di rosso vestite e da riecheggianti vibrazioni vegetali di macchia mediterranea. Tutto questo nel mentre si consolida una lusinghiera timbrica speziata di noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero. Impatto del sorso sulla lingua avvolgente, ampio, voluminoso, profondo, affilato, glicerico, aristocratico, materico, scalpitante, corposo, strutturato, complesso, temprato, sapido, balsamico e solido. Tessitura tannica imperiosa. Tattilità reattiva, seducente, stimolante, caratteriale ed accattivante. Longevità a lunga scadenza. Chiusura edonistica. Da provare su un piatto di tagliatelle al ragù e carne arrosto.
Come affermavo all’inizio, i vini irpini sono sinonimo di assoluta garanzia, specchio fedele del privilegiato territorio irpino, che sa esprimere un’alta qualità e frutto soprattutto di vitigni autoctoni. La minuscola azienda Bambinuto riesce sempre ad emergere con pregevoli bottiglie, come nel caso presente.
Cantina Bambinuto Società Agricola
Santa Paolina (Av) – Via Cerro, 18
Tel. 0825 964634 – Cell. 349 6454046
info@cantinabambinuto.com – www.cantinabamninuto.com
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari vitati: 7 – Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: Aglianico, Greco e Falanghina
Scheda dell’11 marzo 2024
di Enrico Malgi
Minimalista ma sicuramente molto attiva, propositiva e pluripremiata la Cantina Bambinuto appartenente a Marilena Aufiero e famiglia in quel di Santa Paolina in Irpinia e che si avvale della consulenza del bravissimo enologo Vincenzo Mercurio. Qui la fa da padrone assoluto il Greco di Tufo, in quanto il comune fa parte degli otto areali che si fregiano della Docg.
Ultimamente, infatti, ho potuto degustare le due classiche bottiglie di Greco di Tufo, insieme ad una inedita bottiglia appena uscita sul mercato.
Partiamo proprio da questa novità: Sopra La Panca Vino Bianco Frizzante Metodo Ancestrale da uve Greco. Rifermentazione naturale in bottiglia innescata con i primi tepori primaverili con aggiunta del mosto. Tasso alcolico di dodici gradi. Prezzo finale di 18,00 euro. Prodotte appena 1.400 bottiglie.
Colore giallo paglierino non propriamente limpido com’è costume di questa tipologia. Spuma non troppo appariscente, mentre le bollicine sono numerose e divertenti. Bouquet molto delicato, in cui risaltano spiccati e gioiosi profumi di un’ottima frutta fresca della pianta ed anche del sottobosco, unitamente ad aromi floreali di biancospino, gelsomino e giglio ed a sentori vegetali di muschio, timo e salvia. Gradevoli poi le parvenze speziate. In bocca esordisce un sorso brioso, secco, rinfrescante, agrumato, tenue, affabulatore, compiacente, sfizioso, languido e sapido. Appagante la chiusura. Da bere giovane su un risotto alla pescatora e carne bianca.
Greco di Tufo Docg 2021. Soltanto Greco allevato a 400 metri di altezza. Maturazione per dodici mesi in acciaio e poi affinamento in vetro per un altro anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 21,00 euro. Nel calice brilla un solare ed occhieggiante colore giallo paglierino carico.
Spettro aromatico affastellato da una nutrita e composita rilevanza olfattiva di tanta buona roba: pesca gialla, pera spadona, mela annurca, albicocca, mandorla, ginestra, tiglio, acacia, zenzero e chiodi di garofano. In sottofondo immancabili poi le tesaurizzanti percezioni sulfuree e minerali. Approccio palatale bello fresco e pimpante, morbido e rotondo, sapido e raffinato, consistente ed armonico, plastico e dinamico. Sorso bene strutturato, stimolante, elegante, cristallino, seducente e ben ritmato. Siamo appena all’inizio del percorso. Scatto finale godibile e persistente. Da abbinare ad un piatto di vermicelli a vongole e latticini freschi.
Picoli Greco di Tufo Docg Riserva 2021. Greco in purezza naturalmente coltivato a 600 metri di altezza. Affinamento in acciaio sulle fecce per un anno e poi elevazione in boccia sempre per un anno. Gradazione alcolica di tredici
e mezzo. Prezzo finale di 25,00 euro.
Veste cromatica segnata da un brillante colore giallo paglierino, con tendenza al dorato. Molto accattivante, ampio e pervasivo il crogiolo, dal quale si sprigionano coinvolgenti e sontuosi profumi di mela cotogna, melone bianco, pompelmo, papaya, banana, ananas, cedro candito, magnolia, mimosa, erbe aromatiche, cannella e chiodi di garofano. Sottofondo tipicamente sulfureo. In bocca penetra un sorso avvolgente, regale, tagliente, glicerico, sapido, complesso, aggraziato, equilibrato, ambizioso ed affascinante. L’evoluzione palatale coniuga subito finezza e temperamento, sfodera un’energia trascinante e tratteggia poi un coté opulento, scattante, vibrante, sferzante, reattivo, ficcante, balsamico, vitale e contrastato. Siamo ai primi vagiti, per cui la longevità sarà a lunga scadenza. Affondo finale epicureo. Da provare su una minestra di legumi e tagliere di formaggi mediamente stagionati.
Cantina Bambinuto
Sede a Santa Paolina (Av) – Via Cerro, 18
Tel. 0825 964634 – Cell. 349 6454046
info@cantinabambinuto.com – www.cantinabambinuto.com
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari vitati: 7 – Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: Aglianico, Greco e Falanghina
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