
di Enrico Malgi
Leonardo Pallotta è una persona molto appassionata della sua terra, la quale si è dedicata alla viticoltura quasi per caso nel 2012 quando ha ereditato dai suoi genitori un minimale appezzamento di terreno vitato insieme ed una minuscola cantina in quel di San Severo in provincia di Foggia. Di professione Leonardo fa l’architetto ma ha sempre vissuto a contatto con la natura, aiutando spesso mamma e papà nei lavori in campagna.
Tutto ad un tratto ha dovuto stravolgere le sue abitudini quotidiane quando è diventato viticoltore di successo. Eh sì perché la sua piccola produzione è diventata oggetto di copiosi e prestigiosi riconoscimenti, per merito del Nero di Troia vitigno principe di tutta la Daunia.
In questi giorni Leonardo mi ha fatto assaggiare due vini di nuove annate: un rosato ed un rosso riserva confezionati proprio con questo vitigno territoriale.
Donna Clelia Rosato San Severo Nero di Troia Dc 2021. Soltanto Nero di Troia maturato in acciaio per dieci mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 15,00 euro.
Nel calice si staglia uno sfavillante colore rosato melogranato. Bouquet portatore di intensi e promiscui profumi di tanta buona roba, il cui incipit trasmette subito al naso passionevoli essenze fruttate di amarena, mela cotogna, clementina, fragola, chinotto, lamponi e ribes. Di concerto si espandono poi gradevoli svolazzi di petali di rosa, mirto, salvia, terriccio, cipria e zenzero. La sensitiva ed accogliente bocca è deputata ad analizzare un sorso che subito comunica alle papille gustative freschezza, complessità, avvolgenza, armonia, sapidità, morbidezza, succosità, finezza, grazia e leggiadrìa. Espansione palatale intrigante, deliziosa, voluttuosa e bene articolata. Scorcio finale carezzevole, arioso ed appagante. L’ho testato su un risotto al radicchio e tagliere di salumi ed è stato perfetto.
Donna Clelia San Severo Nero di Troia Riserva Doc 2017. Nero di Troia in purezza affinato in barriques di rovere francese per trenta mesi. Elevazione in vetro per ancora per tre anni. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 60,00 euro. Bottiglie prodotte di questo millesimo numero 1.800.
Alla vista si manifesta una sfolgorante tonalità di rosso rubino granato. Goloso e giudizioso il piglio aromatico che propone ad un naso molto attento ed impaziente un ampio, essenziale e pluralistico pot pourri d fragranze, con in prima fila deliziosi tocchi fruttati di ciliegia, prugna, fragole, mora, mirtilli e ribes. In appresso poi risaltano credenziali floreali di rosa damascena e di violetta, percezioni vegetali di erbe aromatiche e costumanze speziate di pepe nero, chiodi di garofano, noce moscata e zenzero. Avvincenti gli effluvi terziari di tabacco, liquirizia, caffè torrefatto e goudron. Impatto del sorso sulla lingua composito, profondo, voluminoso, fresco, sapido, morbido, centrato, materico, avvolgente, tonico e sensuale. Tattilità solida, raffinata, goliardica, seducente e dinamica. Stimolante l’ottima trama tannica, che lascia le gengive al sicuro. Rovere ben dosato, senza alcuna prevaricazione. Beva che si fa preferire poi per scorrevolezza, gradevolezza, rotondità, equilibrio e schiettezza. Longevità ancora integra. Chiusura su toni edonistici, pervasivi e persistenti. Da abbinare ad un piatto di pasta al ragù e cosciotto di agnello al forno con patate.
Vino straordinario e pluripremiato questo, che ha lasciato sicuramente un segno tangibile della sua bontà in tutta la viticoltura foggiana, pugliese, meridionale e nazionale.
Cantine Leonardo Pallotta
San Severo (Fg) – Via Cesare Balbo, 14
Tel. 0882 332712 – Cell. 335 6144612 e 348 7663005
architettura134@alice.it – www.cantinepallotta.com
Enologo: Cristoforo Pastore
Ettari vitati: 1 – Bottiglie prodotte: 8.000
Vitigni: Nero di Troia, Montepulciano, Bombino bianco, Malvasia bianca e Moscato.
Scheda del 19 gennaio 2022
di Enrico Malgi
Primitivo, Negroamaro, Nero di Troia, Bombino nero, Malvasia nera, Susumaniello, Aleatico ed Ottavianello. Ecco, questi sono i principali vitigni autoctoni a bacca rossa coltivati in Puglia e dai quali si ricavano vini davvero straordinari. Allora la domanda sorge spontanea, qual è il migliore? È difficile rispondere, magari si può sottolineare che le prime tre varietà summenzionate si lasciano preferire perché sono più conosciute, più coltivate e più consolidate nell’immaginario collettivo e quindi più apprezzate.
Oltretutto queste tre specie varietali da buona compagne si sono divise da sud a nord i territori di appartenenza: il Primitivo è allevato in provincia di Taranto, nel Salento e nelle Murge Baresi nel comprensorio che fa capo a Gioia del Colle e fino a toccare la provincia di Matera; il Negroamaro è prettamente salentino, coltivato nelle province di Lecce e Brindisi; ed il Nero di Troia ha il suo habitat ideale nell’Alto Barese, nella provincia Bat, intorno a Castel del Monte, e in Capitanata in provincia di Foggia.
Tutto questo fa da prologo a due pregevoli etichette di Nero di Troia appunto, un rosato ed un rosso, prodotte dalla minuscola azienda foggiana di Leonardo Pallotta di San Severo, che riscuotono un grande e costante successo.
Donna Clelia Nero di Troia Rosato San Severo Doc 2020. Soltanto Nero di Troia maturato in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 18,00 euro. Vino più volte premiato a Radici del Sud.
Colore rosato corallino. Al naso la marasca, il lampone, il chinotto, i fiori rosa e la macchia mediterranea, unitamente a godibili briciole speziate. In bocca fa il suo ingresso un sorso attivo, complesso, sapido, succoso, fine, intrigante e morbido. Ottima la coinvolgente freschezza. Lo sviluppo palatale denota una tattilità gustativa bene equilibrata, armonica, deliziosa, vellutata, aggraziata e voluttuosa. Allungo finale ben ricamato e totalmente appagante. Da provare su pesce in guazzetto e tagliere di salumi foggiani.
Donna Clelia Nero di Troia Rosso San Severo Doc 2016. Nero di Troia al 100% vendemmiato ad inizio ottobre. Maturazione in acciaio, affinamento in barriques di rovere francese per due anni e poi elevazione in vetro. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 30,00 euro. Vino pluripremiato a Radici del Sud, così com’è successo puntualmente con questo millesimo anche all’ultima edizione a giugno 2021.
Alla vista si presenta un colore rosso rubino sfavillante. Goloso ed inesauribile l’approccio olfattivo, che determina un pot pourri di ampie, essenziali ed invadenti fragranze, con in prima fila deliziosi tocchi fruttati di ciliegia, prugna, fragole, mora, mirtilli e ribes, intrecciati a costumanze floreali di rosso vestite e sentori vegetali. Avvincenti poi gli effluvi speziati e terziari, che fanno la felicità delle narici. Impatto del sorso sulla lingua composito, profondo, materico, avvolgente, tonico, teso e sensuale. Percezione palatale molto solida, raffinata e dinamica. Stimolante l’ottima trama tannica. Rovere ben dosato, senza prevaricare. Beva che si fa preferire poi per scorrevolezza, gradevolezza, rotondità, equilibrio e schiettezza. Longevità a lunga scadenza. Chiusura dettata da toni edonistici e persistenti. Da abbinare alla classica cucina terragna foggiana come i torcinelli e le braciole al sugo di carne.
Leonardo Pallotta di professione fa l’architetto, ma in pratica è un vero artigiano del vino che sa regalare infinite emozioni e che è riuscito in pochi anni ad emergere come uno dei viticoltori più gettonati della Daunia e/o della Puglia intera con la complicità dell’enologo Cristoforo Pastore. E questo nonostante abbia a disposizione soltanto un ettaro vitato, da cui ricava appena 5.000 bottiglie di vino. Della serie “piccolo è bello”!
Sede a San Severo (Fg) – Via Cesare Balbo, 14
Tel. 0882 332712 – Fax 0882 332440 – Cell. 335 6144612
architettura134@alice.it – www.cantinepallotta.com
Enologo: Cristoforo Pastore
Ettari vitati: 1 – Bottiglie prodotte: 5.000
Vitigno prevalente: Nero di Troia.
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