Vini Librandi – Nuove annate

Pubblicato in: in Calabria, in Campania
Vini Librandi

di Enrico Malgi

E’ sempre un gran bel bere quando si degustano i vini dell’azienda calabrese Librandi dei fratelli Paolo e Raffaele, i quali dopo la recente dipartita del loro caro papà Nicodemo sono stati investiti della piena titolarità.

Due le bottiglie di nuove annate che ho degustato nell’occasione.

Efeso Bianco Calabria Igt 2022. Soltanto Mantonico, storico e raro vitigno a bacca bianca di origine greca. Raccolta delle uve tra fine settembre ed inizio di ottobre. Fermentazione in barriques. Affinamento sempre in barriques per sei mesi e poi elevazione in vetro per altri sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 24,00 euro.

Nel calice occhieggia un vivace e luminoso colore giallo paglierino carico quasi dorato e senza alcuna deriva clorofilliana a dispetto della giovane età del vino. Bouquet estasiante e pluralistico, dal quale un naso particolarmente zelante riesce ad annusare calibrati e performanti profumi, il cui incipit racconta di golosi afflati fruttati di pesca bianca, susina gialla, melone bianco, mela renetta, pera williams, nespola, albicocca, ananas, banana, pompelmo e mandorla. In seguito reclamano tutta l’attenzione possibile gioiose suadenze floreali e vegetali di gelsomino, mimosa, biancospino, ginestra, magnolia, acacia, camomilla, caprifoglio, timo, tiglio e salvia. Costumanze speziate di zenzero, cannella, zafferano e chiodi garofano se la intendono poi con voluttuose fragranze terziarie di ottimo livello. In bocca penetra un sorso godibilmente fresco e massimamente morbido e che poi si rivela avvolgente, sapido, succoso, agrumato, armonico, balsamico, elegante e corroborante. Legno gradevolmente dosato. Beva affascinante, lunga e persistente, che anticipa uno scatto finale deliberatamente appagante. Ne avrà ancora per una decina d’anni. Da abbinare ad un piatto di vermicelli a vongole e mozzarella, ma va bene anche su piatti più strutturati. In conclusione si tratta di un vino davvero straordinario, strutturato quasi quanto un rosso e pieno di una propria personalità. Mi riporta alla mente tre tra i migliori bianchi del Sud Italia: il Carricante etneo, il Vermentino gallurese ed il Greco di Tufo.

Gravello Rosso Calabria Igt 2021. Blend di Gaglioppo al 60% e saldo di Cabernet Sauvignon. Vendemmia effettuata all’inizio di ottobre. Affinamento per un anno in barriques e poi elevazione in boccia per sei mesi. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 34,00 euro.

Veste cromatica segnata da uno sfavillante colore rosso rubino. Spettro aromatico portatore di gradevolissime e molteplici essenze di ciliegia, prugna, carruba, drupe del sottobosco, scorza d’arancia, violetta, iris, timo, salvia, peperone, noce moscata, pepe nero, liquirizia, tabacco, incenso, cacao amaro, caffè, cioccolato fondente e goudron. Approccio palatale sontuoso, intenso, arrembante, caldo, asciutto, sensuale, reattivo, tagliente, avvincente, profondo, strutturato, complesso e glicerico. Trama tannica decisamente evoluta. Contatto tattile rotondo, sapido, minerale, tonico, materico, plastico, equilibrato, raffinato, e dinamico. Longevità a lunga scadenza. Affondo finale persistente ed edonistico. Da provare su un piatto di pasta con la ‘nduja al modo calabrese e caciocavallo silano stagionato. Davvero un grande vino, specchio fedele di tutta l’eccellente produzione di Librandi.

 

Sede a Cirò Marina (Kr) S.S. 106 – Contrada San Gennaro

Tel. 0962 31518 – Fax 0962 370542 – Cell. 366 9735368

Proprietà: Famiglia Librandi

Tenute di proprietà: 6

librandi@librandi.it – www.librandi.it

Enologo: Donato Lanati

Ettari vitati: 232 – Bottiglie prodotte: 2.500.000

Vitigni: Gaglioppo, Magliocco, Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot, Mantonico, Greco bianco, Chardonnay e Sauvignon blanc.

 

Scheda 1 giugno 2023

di Enrico Malgi

Negli ultimi anni la Calabria vitivinicola, che è la regione italiana che possiede più vitigni autoctoni in assoluto, ha sicuramente superato il gap che fino a qualche anno fa la divideva dalle altre regioni meridionali e nazionali in termini di bottiglie di alta qualità. Adesso invece riesce a produrre una serie di ottimi vini territoriali, in cui si distingue nettamente l’areale crotonese col suo vitigno-principe Gaglioppo, padre del famoso vino Cirò variamente declinato. Di tutto questo bisogna dare merito a tante aziende locali che si sono fortemente prodigate per raggiungere questi grandi risultati. Una di queste maggiormente impegnate è quella di Librandi, che fin dal 1953 ha saputo bene interpretare la sua parte di leader in seno al territorio calabrese attraverso una produzione di grande spessore. Dopo la prematura scomparsa di Antonio, l’attuale reggitore è il fratello Nicodemo, col quale collaborano i figli Paolo e Raffaele e i nipoti Teresa e Francesco.

Ampia e variegata l’elaborazione di eccellenti etichette, di cui in questi giorni ho potuto degustare nove bottiglie della nuova annata.

Segno Librandi Bianco Cirò Doc 2022. Greco bianco in purezza. Uve raccolte a fine settembre. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 euro.

Nel bicchiere risalta un solare e vivace colore giallo paglierino giovane.  Molto interessante il bouquet che si apre al naso, proponendo un sensitivo approccio di conviviali, gradevoli ed eterogenei profumi di pesca bianca, pera spadona, mela renetta, albicocca, melone bianco, clementina, nespola, fiori bianchi, erbe aromatiche e briciole speziate.  In bocca esordisce un sorso fresco e gentile, aggraziato ed elegante, leggiadro e soave, seducente e delicato, vellutato e morbido, carezzevole e slanciato, sapido e succoso, felpato e sospiroso. Piacevole senz’altro l’ottimo finale. Da abbinare ad un risotto ai frutti di mare e latticini freschi.

Critone Calabria Igt 2022. Blend di Chardonnay al 90% e saldo di Sauvignon blanc. Raccolta delle uve dalla metà di agosto all’inizio di settembre. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 13,00 euro.

Alla vista si presenta un solare e giovane colore giallo paglierino striato di riflessi verdolini. Decisamente attraente l’ottimo bouquet, dal quale si sprigionano espressivi profumi fruttati di agrumi, mela verde, cantalupo, nocciola, mandorla tostata, mango e banana, accompagnati subito dopo da eterogenee e conniventi percezioni olfattive di ginestra, glicine, acacia, camomilla, menta e zafferano. In bocca penetra un sorso bello fresco e pimpante, sapido, glicerico, affascinante, aggraziato, setoso e succoso. Nelle pieghe il vino elabora poi connotazioni tattili che sanno coniugare finezza e temperamento in modo elegante e seducente. Buona la serbevolezza. Scatto finale lungo e persistente. Perfetto su un piatto di vermicelli a vongole e frittura di pesce.

Segno Librandi Rosato Cirò Doc 2022. Soltanto Gaglioppo vendemmiato tra fine settembre ed inizio di ottobre. Maturazione in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 10,00 euro.

Nel bicchiere serpeggia un gioioso colore rosato cerasuolo. Sicuramente accattivante lo spettro aromatico, che effonde oggettive fragranze di amarena, drupe del sottobosco, melagrana, bergamotto, violetta, geranio, terriccio ed humus, intrecciate poi a tocchi vegetali di buona costumanza e parvenze speziate. Impatto del sorso sulla lingua scorrevole, pervasivo, croccante, armonico, equilibrato, fresco, fruttato, sapido, intrigante e succoso. Percezione tattile voluttuosa, ammaliante e leggiadra. Allungo finale appagante. Da provare su una bella zuppa di pesce e tagliere di salumi calabresi.

Terre Lontane Rosato Calabria Igt 2022. Blend di Gaglioppo al 70% e saldo di Cabernet Sauvignon. Vendemmia effettuata ad inizio di settembre. Maturazione in acciaio. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro.

Luccicante e provocante il corallino colore che si staglia nel bicchiere. Caratteristicamente pregevole il fruttato di fragoline di bosco, lamponi, marasca e bergamotto, unitamente ad un’incisività esotica. Gradevole la percezione floreale, insieme ad una costumanza di mediterranea purezza ed a sospiri speziati. Goloso l’approccio palatale, deliziosamente fresco, morbido, suadente, armonico ed elegante. Bocca stuzzicante, slanciata e densa di reiterati guizzi di frutteria. Persistente la compostezza finale di un sorso prelibato.  Chiusura su toni molto appaganti. Ottimo vino davvero, connotato da un prezzo molto conveniente e da associare ad una bella pizza margherita e pesce in guazzetto.

Segno Librandi Rosso Classico Cirò Doc 2021. Soltanto Gaglioppo vendemmiato tra fine settembre ed inizio di ottobre. Affinamento in acciaio ed elevazione in vetro per alcuni mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 euro.

Nel bicchiere traspare un coreografico colore rosso rubino sfavillante. Bouquet caratterizzato da intensi e poliedrici profumi, che rimembrano in primis una bella scorta di frutta fresca bella polposa, croccante e gioiosa, intrecciata poi a sensitivi echi floreali, vegetali e speziati di ottima costumanza. In bocca esordisce un sorso scorrevole, gentile, elegante, rotondo, corroborante, contrastato, sapido, salmastro, affabulatore, fine e ben calibrato. Un guizzo di acidità si assume la responsabilità di alitare un’ottima freschezza per tutto il cavo orale. Tannini giudiziosi. Longevità tutta da esplorare. Fraseggio finale appagante. Da preferire su un piatto di pasta al sugo e formaggi non troppo stagionati.

Calaonda Rosso Calabria Igt 2022. Magliocco e Merlot fifty-fifty. Uve raccolte a fine settembre. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 13,00 euro. Si tratta di una nuova etichetta.

Decisamente rubineggiante il luminoso colore. L’eterogeneo bouquet sciorina un tripudio di pregevoli e coreografici profumi, che evocano in primis punteggiature fruttate di amarena, prugna, mandorle e piccole drupe del sottobosco. Sospirosi gli afflati floreali di geranio, miscelati insieme a fragranze vegetali di erbe aromatiche ed a sentori speziati. In bocca entra un sorso scorrevole, elegante, distensivo, pronto, schietto, accattivante, permissivo, fruttato, arrotondato, bello teso, morbido e carezzevole. Tannini suadenti. Percezione palatale ben ricamata, ariosa, irraggiante e godibile, che stimola a reiterare la beva. Buona la serbevolezza. Chiosa finale edonistica. Da abbinare alla classica cucina di terra calabrese, ma va bene anche su piatti di mare e parmigiana di melanzane. Una vera sorpresa davvero questo vino.

Duca Sanfelice Rosso Classico Superiore Cirò Riserva Doc 2020. Gaglioppo in purezza vendemmiato ad inizio di ottobre. Affinamento in acciaio e cemento per due anni e poi elevazione in boccia. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di 18,00 euro.

Ecco qui un vino che si identifica con tutto l’areale cirotano, divenendone di fatto il vero ambasciatore nel mondo.

La livrea è connotata da un fulgido colore rosso poco concentrato e lucente. Evocativo di tante cose buone l’ottimo crogiolo, depositario in primis di calibrati profumi di un’eccellente scorta fruttata di ciliegia, prugna, ribes, mirtilli e more. Subito dopo un naso birichino annusa anche fragranze floreali di rosso vestite e gioiosi svolazzi di erbe officinali. Sentori iodati e sottofondo gradevolmente speziato. Una bocca di straordinaria purezza accoglie un sorso sensoriale e caratteristico, il quale esprime tutta la sua vasta gamma goduriosa: freschezza, morbidezza, dinamicità, equilibrio, finezza e sapidità. Voluttuosa la percezione palatale, permeata da uno stile pulito, lineare, tonico ed infiltrante. Superba la maglia tannica. Una trascinante energia motrice si dispiega poi per tutto il palato, distribuendo vitalità e rotondità e parallelamente comunica un senso di autentico benessere. Siamo appena all’inizio del percorso. Retroaroma persistente e godibile. Spinta finale a lungo raggio. Da spendere su un bel piatto di pasta al ragù, carni rosse e formaggi semistagionati.

Megonio Rosso Calabria Igt 2021. Magliocco al 100%. Raccolta delle uve ad inizio di ottobre. Maturazione per un anno in barriques e poi affinamento in bottiglia per sei mesi. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 24,00 euro. Il Magliocco è uno storico vitigno dell’Alta Calabria.

Alla vista si presenta uno sfavillante colore rosso rubino certamente più carico rispetto al Gaglioppo. Spettro aromatico costellato da un interessante approccio olfattivo, suscitando pluralistiche nuances di frutta, fiori e vegetali di ottimo livello. In appresso si segnalano pregevoli effusioni speziate di noce moscata, chiodi di garofano, pepe nero e zenzero, insieme a goliardici sospiri terziari. In bocca esordisce un sorso caldo, ammaliante, morbido, elegante, sapido, succoso, tagliente, equilibrato, essenziale e dinamico. Infiltrante la vena mentolata. Palato accomodante, espressivo e ben registrato. Tannini molto compenetranti. Longevità tutta da esplorare. Versione davvero molto convincente. Da consumare sui classici piatti della terragna cucina calabrese e/o su una bella zuppa di pesce. Allungo finale godurioso.

Gravello Rosso Calabria Igt 2020. Blend di Gaglioppo al 60% e saldo di Cabernet Sauvignon. Vendemmia effettuata ad inizio di ottobre. Maturazione per un anno in barriques e poi elevazione in boccia per sei mesi. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 34,00 euro.

Bicchiere tinto da una luminosa tonalità di rosso rubino. Sfrontato il piglio olfattivo, che distribuisce sapientemente oggettivi e molteplici profumi di tanta buona frutta della pianta e del sottobosco, unitamente a composite connotazioni di violetta, iris, salvia, timo, aneto, anice, cannella, vaniglia, liquirizia, tabacco, mandorla tostata, china, grafite e catrame. Impatto del sorso sulla lingua caldo, avvolgente, avvincente, intenso, strutturato, complesso, armonico, tonico, equilibrato, balsamico, glicerico, aristocratico e guizzante di acidità. Trana tannica ottimamente ordita. Registro gustativo espressivo, sensuale, raffinato, solido, performante, caratteriale, armonico e finemente cesellato. Longevità a lunga scadenza. Retroaroma infinito. Da consumare su un piatto di pasta al ragù e cosciotto di agnello al forno con patate.

Come di consueto ho assaggiato un’eccellente batteria di vini, vanto di tutta la Calabria enoica. La famiglia Librandi si fa carico di trainare come locomotiva tutto il comparto vitivinicolo regionale attraverso la produzione di ottime bottiglie come queste, connotate sempre da prezzi molto convenienti.

 

Sede a Cirò Marina (Kr) – Contrada San Gennaro

Tel. 0962 31518 – Fax 0962 370542 – Cell. 366 9735368

Proprietà: Famiglia Librandi

Tenute di proprietà: 6

librandi@librandi.it – www.librandi.it

Enologo: Donato Lanati

Ettari vitati: 232 – Bottiglie prodotte: 2.200.000

Vitigni: Gaglioppo, Magliocco, Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot, Mantonico, Greco bianco, Chardonnay e Sauvignon blanc.

 

3 dicembre 2022

di Enrico Malgi

Si scrive Librandi, ma si legge Cirò. Un binomio questo assolutamente inscindibile, che simbioticamente vuole raccontare di un’azienda calabrese leader inserita in un territorio spiccatamente vocato e la cui presenza è legata indissolubilmente ad un vino storico che prende il nome proprio dalla cittadina ionica di Cirò Marina ove si alleva il Gaglioppo, il quale rappresenta la vera anima del Cirò.

La famiglia Librandi è attiva fin dal 1953 ed in tutti questi anni ha visto mutare tante cose e tante persone. Attualmente l’azienda è retta dal carismatico capofamiglia Nicodemo, il quale è supportato dai figli Paolo e Raffaele e dai nipoti Teresa e Francesco.

La produzione è altamente qualitativa e/o quantitativa, frutto di otre 230 ettari vitati. Come capita ormai ogni anno, anche stavolta ho avuto la possibilità di assaggiare tre prestigiose ed emblematiche bottiglie, di cui due di nuove annate.

Duca Sanfelice Cirò Rosso Riserva Doc 2019. Soltanto Gaglioppo maturato in acciaio per due anni è poi affinato in vetro. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 16,00 euro.

Nel bicchiere traspare un colore rosso rubino vivo, giovane e non troppo concentrato. Dall’ampio e delizioso bouquet emergono in primis voluttuosi, solidali e molteplici profumi di tanta buona frutta fresca sia della pianta e sia del sottobosco. Subito dopo l’attenzione olfattiva si sposta su cadenze floreali vestite di rosso, respiri di macchia mediterranea e sentori iodati. Ben calibrati gli umori speziati. In bocca penetra un sorso portatore di una vellutata avvolgenza, di un’ottima complessità gustativa e di una rinfrescante nota acida. Tensione palatale focalizzata su una gradevolissima percezione pulita, morbida, armonica e rotonda. Buona la capacità d’invecchiamento. Allungo finale godibilmente persistente. Da provare sui classici piatti della terragna cucina calabrese, senza disdegnare tuttavia anche l’abbinamento su una bella zuppa di pesce cirotana.

Megonio Rosso Calabria Igt 2020. Magliocco al 100%. Maturazione in acciaio e poi affinamento per un anno in barriques. Elevazione in vetro per sei mesi. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 21,00 euro.

Alla vista si presenta un colore rosso rubino sfavillante. Goliardiche effusioni di amarena, susina, sottobosco, iris, garofano ed erbe aromatiche aprono le danze di una pregevole olfattivazione. In seguito vengono rimarcate poi oggettive connotazioni di spezie orientali e di sontuose fragranze terziarie. In bocca entra un sorso caldo, ammaliante, sospiroso, stimolante, fresco, arrotondato, glicerico, sapido, balsamico e raffinato. Tannini bene affusolati. Aplomb elegante, puro, sontuoso, accattivante, armonioso ed intrigante. Rigore stilistico esplicitamente fedele alla tipologia. Serbevolezza tutta ancora da esplorare. Ottima interpretazione di un vino tipicamente mediterraneo. Affondo finale decisamente appagante. Da preferire su un piatto di pasta al sugo e n’duja di Spilinga, ma anche qui non è da disprezzare un piatto di pesce in guazzetto.

Gravello Rosso Calabria Igt 2020. Blend di Gaglioppo al 60% e saldo di Cabernet Sauvignon per questo iconico e straordinario vino calabrese. Maturazione per un anno in barriques. Gradazione alcolica di quattordici gradi. Prezzo finale intorno ai 30,00 euro.

Bicchiere tinto da un fulgido colore rosso rubino. Crogiolo affastellato da un fervido e multiplo input di ciliegia, prugna, ribes, mirtilli, viola mammola, timo, salvia, peperone, chiodi di garofano, pepe nero, liquirizia, tabacco e cioccolato fondente. Sorso asciutto, avviluppante, profondo, balsamico, morbido, elegante ed ottimamente equilibrato. Il surplus di calore viene subito smorzato da un’eccellente vena di freschezza. Trama tannica impareggiabile. Timbrica pervasiva, che dialoga con un gusto pieno, rotondo, fruttato, piacevole, sapido e dinamico di un vino che riesce a coniugare perfettamente grazia e carattere. Il futuro si presenta molto roseo. Chiusura su toni leggermente amaricanti. Perfetto su una tagliata di carne alla brace e formaggi calabresi di media stagionatura.

Ennesima prova superata da parte di una seppur minimale batteria di vini aziendali. Il binomio Librandi-Cirò, di cui accennavo all’inizio, ovviamente si completa con la produzione di tante altre etichette e la coltivazione di particolari specie varietali, anche internazionali, che vanno ad arricchire la disponibilità di un vasto corredo ampelografico.

 

Sede a Cirò Marina (Kr) – Contrada San Gennaro

Tel. 0962 31518 – Fax 0962 370542 – Cell. 366 9735368

Proprietà: Famiglia Librandi

librandi@librandi.it – www.librandi.it

Enologo: Donato Lanati

Ettari vitati: 232 – Bottiglie prodotte: 2.200.000

Tenute di proprietà: 6

Vitigni: Gaglioppo, Magliocco, Cabernet Sauvignon e Franc, Greco bianco, Mantonico, Sauvignon blanc e Chardonnay.

 

27 gennaio 2022

di Enrico Malgi

Anno di fondazione 1953. Stiamo parlando quindi della reale nascita della viticoltura calabrese di qualità che proprio allora muoveva i primi passi nell’arengo nazionale. L’azienda è quella della storica famiglia Librandi di Cirò Marina che nel corso degli anni ha poi confermato ed allargata la sua posizione di preminenza nell’ambito vitivinicolo di tutta la Calabria, attraverso soprattutto il marchio “Cirò”.

Attualmente a reggere le sorti aziendali, dopo la scomparsa del fratello Antonio, è Nicodemo Librandi insieme con i figli Paolo e Raffaele ed i nipoti Teresa e Francesco.

Come succede ormai da tempo, anche quest’anno ho potuto assaggiare i vini delle nuove annate, sei per la precisione.

Cominciamo con l’etichetta Segno di Librandi Cirò Bianco Doc 2021. Greco bianco in purezza lavorato in acciaio ed affinato poi in vetro per qualche mese. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 9,00 euro.

Nel bicchiere risalta un fervido colore giallo-verdolino giovane e pimpante. Un naso birichino ed indagatore aspira a profusione coriandoli profumati di frutta fresca come la pesca bianca, la pera Williams, l’albicocca ed il bergamotto. Sospirose poi le credenziali floreali prettamente mediterranee e le divertite nuances vegetali e speziate. Sorso espansivo, gentile, fresco, aggraziato, elegante e seducente. Percezioni palatali morbide e sapide. Finale decisamente appagante. Da preferire su un piatto di spaghetti a vongole e latticini.

Critone Bianco Calabria Igt 2021. Chardonnay in prevalenza e 10% di Sauvignon Blanc. Maturazione in acciaio e pochi mesi di affinamento in bottiglia. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro.

Cromatismo segnato da un colore giallo paglierino vivo e lucente, appena lambito da lampi verde clorofilla. Bouquet depositario di ottimi sentori profumati di mela verde, albicocca, cantalupo, mandorla, pompelmo, ginestra, acacia, mughetto ed erbe aromatiche. In bocca fa il suo ingresso un sorso connivente, compiacente, affabulatore, soave, affascinante, sapido e bello succoso. Gusto morbido, carezzevole, elegante e fine. Allungo finale solidale e godibile. Da spendere su un risotto ai frutti di mare e carne bianca.

Terre Lontane Rosato Calabria Igt 2021. Blend di Gaglioppo al 70% e saldo di Cabernet Franc. Maturazione in acciaio e vetro per qualche mese. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.

Nel bicchiere si staglia un colore rosato corallino. Calibrate e polivalenti nuances di tanta buona roba fanno le fusa al naso.  E così emergono validi tocchi di amarena, fragoline di bosco, melagrana, clementina, mela cotogna, rosa, peonia, mirto e zenzero. Approccio palatale subito guizzante di acidità e che poi si rivela anche delizioso, stuzzicante, garbato, rotondo, morbido, floreale e composito. Silhouette affusolata, aggraziata, carezzevole, intrigante e gradevole. Slancio finale affascinante. Vino perfetto per accompagnare la pizza margherita ed un tagliere di salumi calabresi.

Duca Sanfelice Cirò Rosso Classico Superiore Riserva Doc 2019. Soltanto Gaglioppo maturato per due anni in acciaio e poi elevato in boccia per alcuni mesi. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 14,00 euro, cioè un regalo per un vino pluripremiato e grande ambasciatore dell’areale cirotano e calabrese. Questo millesimo ha ricevuto tra l’altro i Tre Bicchieri dal Gambero Rosso e la Corona dai Vini Buoni d’Italia per l’anno 2022. In passato poi questa etichetta ha più volte primeggiato a Radici del Sud.

Sintomatico il colore rosso rubino non troppo carico ma lucente come da prassi. Ventaglio olfattivo certamente esuberante per la ricchezza di profumi che elargisce, laddove risaltano in primis felici connotazioni di tanta buona frutta fresca come la ciliegia, la prugna ed il sottobosco, accompagnate anche da spunti esotici. Solidali poi le rimembranze floreali e vegetali di ottima stoffa. La ricettiva bocca accoglie un sorso bello fresco e morbido, fine ed armonico, pulito e lineare, gioioso e ben cesellato e senza alcuna forzatura, come conferma anche la gradevole trama tannica. Il gusto così se ne avvantaggia, assaporando una percezione tattile intensamente fruttata, infiltrante, intrigante e rotonda. Non secondaria poi la valenza tonica e corroborante. Ottima serbevolezza. Retroaroma impagabilmente persistente. Si tratta indubbiamente di un grande vino del Sud, da abbinare a carne arrosto e formaggi stagionati.

Megonio Rosso Calabria Igt 2018. Magliocco in purezza lavorato in acciaio e legno piccolo per un anno e poi il vino viene affinato in bottiglia per sei mesi. Gradazione alcolica di quattordici gradi e mezzo. Prezzo finale di 16,00 euro.

Ecco qui il Magliocco, una sorta di alter ego del Gaglioppo cirotano, perché è un raro vitigno coltivato prevalentemente in provincia di Cosenza e di Catanzaro e solo parzialmente nell’areale crotonese. In misura minore è allevato anche in Sicilia e nelle Marche. Librandi ne ricava comunque un ottimo vino come ho già avuto occasione di testare in passato, che è risultato vincitore tra l’altro a Radici del Sud.

Alla vista si presenta un fulgido colore rosso rubino certamente più carico rispetto al Gaglioppo. Spettro aromatico affastellato da un interessante approccio olfattivo come risulta dall’ampio crogiolo, dove emergono pluralistiche nuances di frutta, fiori e vegetali di ottimo livello. In appresso si segnalano pregevoli effusioni speziate e sospiri terziari. In bocca esordisce un sorso caldo, ammaliante, morbido, elegante, sapido, succoso, tagliente, equilibrato, essenziale e dinamico. Palato accomodante, espressivo e ben registrato. Tannini esemplari. Armoniosa e bene in riga la purezza fruttata. Longevità tutta da esplorare. Da consumare sui classici piatti della terragna cucina calabrese e/o su una bella zuppa di pesce. Allungo finale godurioso.

Gravello Rosso Calabria Igt 2019. Un blend di Gaglioppo al 60% e saldo di Cabernet Sauvignon. Maturazione in barriques per un anno e poi affinamento in boccia per sei mesi. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 24,00 euro.

Vino pluripremiato da tutte le guide ed i concorsi enologici e che nasce da una felice intuizione dell’enologo irpino Severino Garofano, che verso la fine degli anni ’80 lasciò momentaneamente il Salento per prestare la sua collaborazione all’azienda Librandi. Così nel 1988 Severino sperimentò questo inedito e singolare blend franco-calabrese. L’anno successivo poi ci fu la consacrazione definitiva con l’acquisizione dei Tre Bicchieri da parte del Gambero Rosso. Il millesimo 2019 ha ricevuto anch’esso prestigiosi premi, tra cui i “5 Grappoli da Bibenda”

Colore distintamente affascinante, connotato com’è da una splendente livrea rosso rubino. Bouquet elegiaco, dal quale il naso attinge copiosi e variegati profumi di ciliegia, prugna, ribes, mirtilli, lamponi, mora, arancia rossa, carrube, violetta, peperone, noce moscata, chiodi di garofano, cannella, menta e sensitivi effluvi terziari. Impatto del sorso sulla lingua connotato da una repentina botta di calore, ma subito ristabilito poi da gradevoli sensazioni eleganti, balsamiche, sospirose, golose, equilibrate e gliceriche. Guizzo di ottima acidità. Tannini setosi, che accarezzano il palato. Frutto sicuramente integro. Allure aristocratica, sensuale e raffinata, che così infittisce il gusto, denotando anche una naturalezza di espressione ben ricamata. Longevità a lunga scadenza. Fraseggio finale edonistico. Perfetto per accompagnare un piatto di ragù calabrese e la ‘nduja.

I vini di Librandi non deludono mai e riescono a soddisfare tutti i palati anche quelli più esigenti o allenati. A parte qualche piccola ma convincente digressione, si preferisce puntare sulle tipiche varietà locali, soprattutto il Gaglioppo, che si rivelano sempre affidabili e propositivi.

 

Sede a Cirò Marina (Kr) – Contrada San Gennaro

Tel. 0962 31518 – Fax 0962 370542 – Cell. 366 9735368

Proprietà: Famiglia Librandi

librandi@librandi.itwww.librandi.it

Enologo: Donato Lanati

Ettari vitati: 232 – Bottiglie prodotte: 2.200.000

Tenute di proprietà: 6

Vitigni: Gaglioppo, Magliocco, Cabernet Sauvignon e Franc, Greco, Mantonico e Chardonnay.

 


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