
di Carmen Autuori
È tutto un intreccio di fede e tradizione la Settimana Santa qui nel sud Italia, tradizioni che spesso mantengono un sostrato pagano dato che affondano le loro radici nella notte dei tempi e, in sintesi, riportano ai riti propiziatori di rinascita della natura.
Una ritualità antichissima che si riflette oltre che nelle varie funzioni religiose anche a tavola con la preparazione di piatti tipici.
A Montano Antilia, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, ad esempio, è tradizione preparare una zuppa a base di grano e fagioli – preferibilmente quelli della Regina varietà riconosciuta Prodotto Agroalimentare Tradizionale- durante la Settimana Santa. Si tratta di un piatto semplicissimo dai valori nutrizionali in perfetto equilibrio, i cui ingredienti principali sono stati la base dell’alimentazione contadina. Ma non solo: la zuppa conserva una grandissima valenza simbolica grazie proprio al grano che rappresenta la vita che rinasce e al pane che rappresenta il corpo di Cristo, mentre secondo Plinio il Vecchio i fagioli contengono lo spirito dei defunti. Vita e morte che si alternano, dunque, così come avviene nei cicli della natura.
A parlarci di questa antichissima usanza è Lucia Giannattasio dell’agriturismo Ai Monaci.
<< La zuppa di grano e fagioli è un piatto semplice e sostanzioso che mia mamma Michelina e, ancora prima nonna Angela, preparava per tradizione nel periodo pasquale. Inoltre, i germogli del chicco vanno ad adornare l’altare della Reposizione – i cosiddetti sepolcri – il Giovedì Santo, usanza molto sentita ancora oggi qui in paese. La tradizione vuole che questi germogli debbano essere chiari e per ottenere questo colore i semi vengono fatti germogliare al buio proprio per simboleggiare il passaggio dalle tenebre, la morte, alla luce ovvero alla vita>>.
Zuppa di grano e fagioli
Di Luciano Pignataro
Tempo di preparazione: 15 minuti
Tempo di cottura: 2 ore
Ingredienti per 4 persone
- 300 g di fagioli secchi
- 300 g di grano saraceno
- 1 spicchio di aglio
- 1 costa di sedano,
- 5 pomodorini del Piennolo
- Olio evo
- Sale e pepe qb
Preparazione
Mettere a bagno i fagioli in abbondante acqua fredda almeno 12 ore.
Prima della cottura, cambiare l’acqua, sempre fredda e far cuocere lentamente aggiungendo, l’aglio, il sedano, i pomodorini, l’olio evo.
Dopo un’ora e mezza di cottura, aggiungere il sale e il pepe. Intanto, che i fagioli cuociono, lessare il grano in abbondante acqua leggermente salata, scolare e aggiungere ai fagioli. Lasciare insaporire e continuare a far cuocere fino a quando la zuppa avrà raggiunto la densità desiderata.
Servire calda con un filo di olio evo a crudo.
Dai un'occhiata anche a:
- Tempo di vendemmia: risotto uva e salsiccia
- Concludiamo la maratona dei dolci natalizi con le Ferratelle abruzzesi
- Pillole di bon ton: come si usa il tovagliolo
- All’Immacolata le zippule di Montano Antilia (e non chiamatele scauratielli)
- Petronciani alla Rustica: la versione aristocratica delle melanzane alla Scapece
- Brodo di carciofi: la Quaresima a casa mia
- Raffaiuoli di Sant’Angelo a Fasanella, i dolci preferiti della regina Maria Amalia di Sassonia
- La Zuppa della Poverella per rimettersi in forma seguendo i ritmi della natura