Le 50 gelaterie artigianali migliori d’Italia

Pubblicato in: Pasticcerie e Gelaterie
Gelateria Soban

di Dora Sorrentino

L’estate tarda a farsi vedere: caldo, pioggia, freddo, di nuovo caldo. Ma la stagione dei gelati è ormai cominciata ed è partita la caccia alle gelaterie migliori della penisola. In tutto lo stivale, i maestri gelatieri, un po’ come i pizzaioli, stanno diventando delle vere e proprie star della gastronomia. Gare, competizioni, show cooking per mostrare la loro arte gelatiera in ogni dove. Questa guida alle cinquanta gelaterie d’Italia non ha la pretesa di essere una classifica definitiva, abbiamo provato solo a stilare una mappa per sapere dove acquistare un buon prodotto, siamo curiosi del vostro parere.

Gelateria Soban (Piazza Gramsci 23, Valenza – Al): da circa cinquant’anni la famiglia Soban si dedica alla fattura del gelato. Oggi sono tre le gelaterie gestite dalla seconda generazione, le ricette sono le stesse da sempre. I gusti variano in base al tempo ed alla stagionalità, quelli preferiti i classici ed il gelato con le pesche di Volpedo e le fragole di Viguzzolo.

Mara dei Boschi (Via Claudio Luigi Berthollet 30/h, Torino): una gelateria giovane che ha già fatto parlare tanto di sé, in maniera positiva naturalmente. Su una lavagna sono segnati tutti i gusti proposti secondo il periodo. Oltre alle creme classiche, come il pistacchio e la nocciola Igp piemontese, troverete gusti elaborati come il torrone friabile alla nocciola Igp con miele.

Ottimo! Buono non basta Gelateria (Corso Stati Uniti 6/c, Torino): un punto di riferimento per i torinesi e non solo. Giulio si occupa dei gelati ed insieme al socio Emanuele ha deciso di dare sfogo alla sua creatività con questa gelateria. Un giusto equilibrio fra tradizione ed innovazione, grande attenzione alla scelta delle materie prime. Punto di forza, il gelato al cioccolato con sale di Mozia.

Gelateria Popolare (Via Borgo Dora 3, Torino): una gelateria che punta tutto su gusti semplici, tradizionali ed ingredienti freschi. I gusti a base latte sono cioccolato fondente, fiordilatte, gianduiotto, nocciola Piemonte Igp, marron glacé, caldarroste. I sorbetti alla frutta si abbinano piacevolmente alle spezie: mela e cannella, pera e chiodi di garofano, limone e zafferano, arancia e cardamomo.

Alberto Marchetti (Corso Vittorio Emanuele II 24/bis, Torino): da piccolo aiutava il papà nella gelateria di famiglia, oggi si occupa delle sue gelaterie a Torino, Milano ed anche ad Alassio. Per i suoi gelati ricerca, assaggia ed acquista personalmente le materie prime. Per le creme utilizza latte appena munto e le arricchisce con latte condensato per attribuire al gelato il classico sentore caramellato torinese. Da ricordare il croccante ed il gelato gianduja.

Agrigelateria San Pè (Cascina San Pietro 29/a, Poirino – To): una parola inventata da Antonietta per indicare le sue intenzioni ad un’amica, quando nel 2001 decise di dar vita a questa attività. Il latte utilizzato per la produzione del gelato proviene proprio dall’azienda agricola e così anche la frutta per i sorbetti. Un gelato a chilometro 0, che segue i criteri di stagionalità. Da provare il bunet.

Pandizucchero (Viale Antonio Locatelli 32, Almè – Bg): per chi ama i gusti gelato salati questo è il posto giusto. In provincia di Bergamo, il patron Ronald Tellini è riuscito a conquistare anche il pubblico scettico, tanto da essere menzionato a ragione sui maggiori quotidiani e siti di informazione nazionali ed internazionali. Lo ricordiamo per il gusto polenta, il gusto pesto oppure per il risotto alla milanese, gelato con cui celebra il 1 maggio, festa dei lavoratori.

La Gelateria della Musica (Via Pestalozzi 4, Milano): gelato e musica in perfetta sintonia, per far vivere ai propri clienti un’emozione unica. Ogni volta, l’esperienza in questa gelateria si rivela unica, nulla è uguale, anche il colore del gelato non è mai lo stesso, perché rispecchia la natura così come ci viene offerta. Oltre ai gusti fissi, sempre presenti in banco, ogni giorno si propongono idee nuove. Tra i classici segnaliamo il pistacchio, la stracciatella con veri pezzi di cioccolato e la crema pestalozzi.

Il Massimo del Gelato (Via Lodovico Castelvetro 18, Milano): c’è un’ampia scelta di gusti in questa gelateria, solo per il cioccolato ci sono dieci varianti. Tutto dipende dalla percentuale di cacao utilizzata, tra cui segnaliamo l’Azteco, con cannella e peperoncino, il Fiji, con grand marnier e scorze di arancia candite, e il Cavour, con caffè, amarena e rosolio. Ottimi anche il gelato con la mandorla di Noto, e la Crema Ortigia, aromatizzata con buccia di limone.

La bottega del gelato (Via Pergolesi 3, Milano): medaglia d’oro ad honorem assegnata dall’Accademia della Gelateria Italiana. Solo per questo motivo val la pena il viaggio. Gelatieri dal 1964, rappresentano la storia delle gelaterie della città. Circa cinquanta i gusti proposti, che si dividono fra creme e frutta. Tra quelli migliori il cuneese, dai famosi cioccolatini, oppure la crema con pinoli di Viareggio, la stracciatella di pistacchio ed il tartufo al bacio.

Bandirali (Via Piacenza 93, Crema – Cr): una gelateria storica che proviene da una lunga tradizione, mantenuta viva da Mauro Bandirali, terza generazione. Non solo tradizione, ma anche innovazione, per il gelato si utilizza Latte Nobile, proveniente dall’Appennino Campano e presidio Slow Food. Tra i gusti più particolari segnaliamo il caffè, la crema allo zenzero ed il mandorlato. La gelateria ha anche la certificazione VeganOK per i clienti vegani.

Chantilly (Via dell’Artigianato 22/c, Moglia – Mn): Greta e Massimo insieme hanno deciso nel 2006 di aprire questa gelateria in un piccolo paesino della provincia di Mantova. I loro gelati vengono prodotti senza l’aggiunta di conservanti, coloranti, grassi vegetali idrogenati o aromi chimici, né preparati industriali. Materie prime, Mano e Matematica sono le tre emme che portano al successo la gelateria. In questa stagione propongono passito mantovano e mandorle e tanto altro.

Gelateria Nico (Fondamenta Zattere al Ponte Longo 922, Venezia): non aver provato almeno una volta nella vita il gianduiotto di Nico è considerato un vero e proprio reato. Tutti, turisti e non, lo conoscono per questo particolare gelato. Si tratta di un blocco solido di gianduia che viene immerso in un bicchiere colmo di panna montata fresca. I gelati vengono serviti all’interno di coppette molto scenografiche con una splendida vista sulla laguna veneziana.

La Boutique del Gelato (Via Carlo Ederle 13, Verona): Angela e Roberto Di Pietro hanno origini pugliesi. E’ proprio dal sud che il loro papà portò con sé la tradizione del gelato che ha poi messo in pratica nella città che lo ha ospitato. Per questo cercano di tenere alto il buon nome della famiglia, dopo aver fatto tesoro dei segreti dell’arte gelatiera. Tra i gusti alle creme sono degni di menzione il Mandorlato di Cologna Veneta, oppure il gelato alle noci di Sorrento con miele di castagno.

Zeno gelato e cioccolato (Piazza San Zeno 12/a, Verona): ogni mese ha il suo gusto di riferimento, a maggio solo la fragola, a giugno fragola, pesca, limone, albicocca, ciliegia, marasca e susina e così via per tutto l’anno. Le materia prime vengono direttamente fornite da contadini, casari e viticoltori, le uova biologiche provengono da galline di allevamento a terra. Altri prodotti rappresentano l’eccellenza italiana, come gli agrumi di Ciaculli.

Gelateria Golosi di Natura (Via Vittorio Emanuele 22, Gazzo Padovano – Pd): Antonio Mezzalira nasce come chef, ma pian piano si appassiona al mondo del gelato fino ad intraprendere questa strada con tutta la sua passione. Per produrre i suoi gelati, utilizza ingredienti di prima qualità, attentamente selezionati, che provengono sostanzialmente dal territorio. Ed ecco che nascono gusti come la Crema dei Golosi, crema all’uovo rivisitata in salsa di fragole e meringhe cotte.

Gelateria SoleLuna (Via Euganea, 21, Selvazzano Dentro – Pd): voler ritornare al gelato di una volta, questa la motivazione dell’apertura di questa gelateria. Nel 2010, dopo appena due anni dall’inaugurazione, c’è stata l’introduzione di ingredienti biologici e, secondo la stessa filosofia, anche le coppette ed i cucchiaini sono biodegradabili. Tra i gusti crema suggeriamo i classici: nocciola, caffè, pistacchio, ma anche menta bianca, realizzata con essenza di menta piperita.

Gelateria Fiordilatte (Via Cividale 53, Udine): dall’ispirazione ricavata dall’esperienza delle sorelle Toldo, una delle gelaterie più conosciute della città, nasce l’idea di Fiordilatte di Giancarlo Timballo. Anche qui non si abbandona la tradizione, con i gusti classici come fiordilatte, crema alla vaniglia e cioccolato, ma si rivolge uno sguardo anche all’innovazione con gusti ricercati come il sorbetto ai fiori di sambuco, la crema di cachi ed in inverno un interessante gelato alla zucca.

Il Gelatiere Sant’Agostino – Stefano Dassie (Piazza Negrelli 13, Montebelluna – Tv): premi e riconoscimenti confermano che la famiglia Dassie la sa lunga in fatto di gelati. Dopo una lunga esperienza maturata in tutto il mondo, si è giunti ad una perfetta armonia che permette di vivere esperienze sensoriali uniche. I gusti proposti indirizzano verso paesi esotici, spezie, sapori orientali, come il gelato Madagascar, con vaniglia Bourbon del Madagascar appunto, cocco rapè Sri Lanka e caramello.

La Sorbetteria Castiglione (Via Castiglione 44 d/e, Bologna): spesso si dice “Bologna capitale del Gelato”, forse perché ad ogni portico c’è una gelateria o forse perché si racconta che tra l’arco del Mille e Porta Castiglione ci fosse una delle gelaterie più antiche. Proprio qui, Marina e Giacomo nel 1994 hanno dato vita alla loro impresa. I gusti si dividono tra classici, classici stagionali, creme speciali e pregiate, sorbetti con frutta di stagione e quelli al vino. Da non perdere il gusto bacio ed il pistacchi naturale.

Cremeria Funivia (Via Porrettana 158/4d, Bologna): la storia del gelato bolognese passa anche per la Cremeria Funivia. Due i punti vendita presenti in città, uno dei quali in Piazza Cavour. Tanti i gusti speciali proposti nel banco: Alice, con mascarpone e cioccolato fuso, Leonardo, crema di pinoli con pinoli tostati, New York New York, con sciroppo d’acero e noci Pecan, Cavour, con pasta frolla e limoni d’Amalfi.

Cremeria Scirocco (Via Agostino Barelli 1, Bologna): dopo un’esperienza vissuta in Sicilia, a contatto con le granite ed il gelato siciliano, Andrea Bandiera nel 2005 apre la Cremeria Scirocco. Il gelato viene conservato alla maniera antica, nei pozzetti, per mantenere intatte le caratteristiche di ogni singolo gusto. Oltre ai gelati classici e a quelli salati, è possibile degustare anche granite alla maniera siciliana e ghiaccioli artigianali.

Galliera 49 (Via Galliera 49/b, Bologna): in questa bottega artigianale si lavora dal 1998. Il successo nasce dalla passione che ha messo insieme quattro persone, Maurizio, Jacopo, Valerio e Fabio, tutti provenienti da mondi diversi nell’ambito lavorativo. Il latte utilizzato proviene dal Sudtirolo e lo zucchero di canna è biologico. Il menu dei gusti gelato varia di giorno in giorno, in questo periodo è facile trovare il Malaga al Calvados, il Caffè bianco, Mandorla Vegana Bio e Ciliegia.

Gelatauro (Via San Vitale 98/b, Bologna): è l’unica gelateria ad essere chiusa ad agosto. Il perché lo spiegano i proprietari, asserendo che almeno d’estate vanno alla ricerca di un luogo più fresco. Anche questa nasce alla fine degli anni Novanta, è stata dichiarata da giornalisti internazionali come migliore gelateria d’Europa. Molto in voga i gusti classici come il caffè, il bacio, ma anche il cannolo siciliano e il gelato mela e cannella.

Carapina (Piazza Oberdan 2/r, Firenze): per scardinare i vecchi stereotipi del gelato, Simone Bonini si è messo all’opera nel 2006 per creare un nuovo format che troverà la sua concretizzazione due anni dopo in Carapina: laboratorio a vista, gelato conservato nei pozzetti, materie prime di ottima qualità, produzione solo di stagione. Di recente un nuovo punto vendita, oltre ai due fiorentini, è stato aperto a Roma. Da consigliare i gusti salati, soprattutto quelli realizzati con formaggi italiani.

Perché no? (Via dei Tavolini 19/r, Firenze): in attività dal 1939, la gelateria è un pezzo di storia della città. Dal 1991 è stata rilevata da due amici che l’hanno rilanciata, conferendole una nuova identità, fondata sul recupero della tradizione e di vecchie ricette. Una vasta selezione di gusti, tutti realizzati quotidianamente, c’è l’imbarazzo della scelta. Interessanti il gusto fiordilatte con sesamo e miele di castagno, sorbetto di fico e i classici come la nocciola ed il pistacchio.

Parco Carabè (Via Ricasoli 60/r, Firenze): il primo punto vendita è stato aperto in città nel 1989 da Antonio Lisciandro, poi l’attività si è estesa prima a Forte dei Marmi e successivamente a Terranuova Bracciolini, dove è nato un vero e proprio centro di produzione e formazione sul gelato. Anche qui, vasta proposta soprattutto sui cioccolati: al rum e pere, rum e banana, cioccolato di Stromboli, al caffè, ai lamponi, agli agrumi. Tra i gusti particolati, Mille e una notte con datteri e il gelato al riso.

De’ Coltelli Gelateria Naturale Artigianale (Lungarno Antonio Pacinotti 23, Pisa): una gelateria naturalmente artigianale, così amano definirsi. Sono tanti infatti i gusti realizzati con ingredienti biologici, dallo Yogurt biologico di pecora del Parco di San Rossore, il Cioccolato De Bondt, con massa di cacao, latte e zucchero ma senza uova, la Carruba di Modica e la Liquirizia Amarelli. Un must: il caramello salato.

Cremeria Corradini (Corso della Libertà 45, Castiglione della Pescaia, Gr): soprattutto prodotti del territorio per il gelato della Cremeria Corradini, a partire dal latte proveniente dal Mugello. I gusti in vetrina si suddividono tra quelli classici, tra cui menzioniamo il pistacchio biologico, e i gusti realizzati esclusivamente con prodotti del territorio, come la castagna di Amiata, il Pan dei Santi al rum e lo zabaione con pinoli toscani.

Cioccogelateria Brunelli (Piazza Vittorio Emanuele, Agugliano – An): anche Paolo Brunelli per i suoi gelati attinge alle ricchezze del suo territorio. A differenza di altre gelaterie, i gusti proposti sono molti di meno, pochi ma ottimi. Quello più noto e richiesto è la Crema Brunelli al profumo di Varnelli, crema al cioccolato e nocciole pralinate. Ma un ottimo suggerimento, quando è di stagione, è anche il sorbetto di visciole ed anicini.

Makì (Piazza degli Avveduti 1, Fano – Pu): preferenza per i prodotti del territorio e di origine biologica. Una piccola realtà artigianale gestita da Antonio Luzi con la moglie Paola. Il nome Makì deriva dal dialetto e vuol dire “Proprio qui”, qui dove il gelato è sano e naturale. Tra i gusti realizzati con le eccellenze marchigiane ci sono: ricotta di capra e miele di acacia dei colli pesaresi, malto d’orzo del COBI di Ancona e l’amarena di Cantiano.

Gelateria Carboni (Via Ferri 62, San Benedetto del Tronto – Ap): nelle Marche ancora una piccola realtà artigianale, che riporta la memoria ai ricordi di infanzia. Antonio Carboni si occupa di persona della scelta degli ingredienti per i suoi gelati, ma non solo. Per quanto riguarda la frutta secca, si occupa egli stesso della tostatura, così nascono la Nocciola Carboni e il Pistacchio Carboni. Da non sottovalutare il gelato allo zafferano.

Gelaterie Bruno ( Piazza del Popolo 1, Antrodoco – Ri): nella provincia di Rieti, ad Antrodoco, dal 1969 è in attività il laboratorio di produzione del gelato di Bruno e Rina. Entrambi rispettano la tradizione mantenendo ancora in vita antiche ricette. Non si utilizza latte in polvere e nulla di artificiale. Gusti tradizionali, ma anche scelte più innovative, come Delizie d’Oriente, Sette Veli, Riso Integrale, Cocco e Menta Fresca e la specialità, il marrone Antrodocano.

Gelateria Greed (SS Casilina km38,600, Via Europa, Labico – Rm): ad aprile ha riaperto Greed per la nuova stagione 2015, una gelateria artigianale che utilizza soprattutto prodotti a chilometro zero. I gelati sono totalmente gluten free e la gelateria è riconosciuta dall’A.I.C (Associazione Italiana Celiachia). Grande attenzione anche per gli intolleranti e per i vegani, per loro è prevista una linea speciale di gelati. Ampia scelta di gusti a base crema, come il Miele d’acacia alle nocciole di Labico.

Otaleg (Viale dei Colli Portuensi 594, Roma): se è stata eletta miglior bottega del gelato 2015 dalla Cina un motivo ci sarà. E’ la gelateria più rinomata della capitale, dove Marco Radicioni prova a mettere insieme recupero emozionale e tutto ciò che ha appreso durante la sua continua ricerca. La lavorazione prevede un processo lento che non permette grosse produzioni ma fa sì che si ottengano ricette sempre nuove nate in corso d’opera. L’attenzione ricade su gusti speciali come Vaniglia Bourbon e Zenzero o la Susina Sangue di Drago.

La Gourmandise (Via Felice Cavallotti 26/b, Roma): la golosità legata al buon gusto, che riesce a coinvolgere completamente i sensi, ha sede a Monteverde Vecchio. Gusti di base arricchiti ogni volta da un ingrediente che li porta fuori dai canoni. Lo scopo di La gourmandise è quello di attirare tutte le tipologie di clienti, soprattutto quelli con preferenze più raffinate, cercando di soddisfare anche le esigenze di tutti. Ed ecco proposti i gusti senza latte o con latte di capra, tra cui il cioccolato al latte e sbriciolato al cioccolato amaro e sale.

Gelateria Fatamorgana (Via Lago di Lesina 9 – 11, Roma): il successo di questa gelateria ha fatto in modo che diventasse un franchising. Maria Agnese Spagnulo coltiva la passione del gelato sin da piccola, è celiaca e da questa scoperta inizia a sperimentare nuove tecniche per realizzare un prodotto naturale, senza glutine, a partire dalle cialde. Nel 2003 a Roma realizza il suo sogno di sempre, quello di aprire una gelateria tutta sua e da qui parte la sua avventura. Gelati a base di gusti classici, cioccolato e pistacchio i suoi preferiti, e tanti sorbetti di frutta.

Gelateria dei Gracchi (Via dei Gracchi 272, Roma): sembra ormai un discorso scontato, ma anche questa gelateria segue i criteri di stagionalità. Gusti classici, ma anche gusti vegani senza latte e derivati e senza uova. La sede storica si trova in zona Prati, ma nel tempo sono nati nuovi negozi. Viene menzionata ad Hollywood tra le gelaterie romane da non perdere. Assolutamente da provare i gusti crema di pinoli, fichi secchi e mandorle tostate e il classico alla fragola.

Il gelato di Claudio Torcè (Viale Aventino 59, Roma): nella capitale si contano otto gelaterie con il nome di Claudio Torcè. Viene considerato il pioniere del gelato gastronomico a Roma, gusti a numerosi classici e a base di ortaggi o di formaggi. Difficile indicarne di specifici da provare, ma tentiamo lo stesso l’ardua impresa. Per gli amanti dei gusti forti e decisi, si consiglia l’habanero, il gorgonzola o semplicemente buttatevi sul classico.

Gusto Caruso (Via Martiri di Dogali 3, Polignano a Mare – Ba): ha da poco trionfato al Gelato D’Oro al Sigep, stiamo parlando di Giordy Luca Babbo. Finalmente una gelateria che precisa subito l’intenzione di voler proporre gusti alternativi rispetto ai classici. Questi ci sono, pochi ma buoni. Ma è la creatività del gelatiere a farla da padrone, un esempio? Il cioccolato aromatizzato al pepe del Madagascar e maracuja.

C’era una volta (Via Porta Rufina 33, Benevento): due giovani gelatiere di Benevento si sono formate prima alla Gelateria De’ Coltelli e poi in Sicilia. Dopodiché, tornate a casa, Adele e Annamaria danno forma alle proprie idee con una gelateria naturale, proprio come quella di Gianfrancesco Cutelli a Pisa. Ingredienti di natura biologica e di provenienza certificata, i gusti migliori il gelato alle noci di Sorrento, la ricotta stregata, il pistacchio ed il cioccolato fondente.

Gelizioso (Via Giacomo Matteotti 47, Sarno): il sottotitolo di questa gelateria è “il gelato appena raccolto”. Con questa frase Giuseppe Cascella ha voluto mettere in evidenza la sua filosofia in fatto di gelateria, dove sceglie ingredienti freschi, preferibilmente a chilometro zero, appena raccolti nella sua terra. I gusti da provare sono il nuovo croccante di amarena, il sorbetto al gelso nero e la cassata siciliana.

Casa Infante Artigiani del Gelato (Piazza Vanvitelli/Via Scarlatti 84): in realtà sono quattro i punti vendita aperti da Fabio e Marco Infante in città. Provenienti da una lunga tradizione di famiglia nel campo della pasticceria, il nonno era infatti il famoso Leopoldo Infante, da alcuni anni hanno dato vita ad una gelateria che ha riscosso subito un notevole successo grazie alla scelta di materie prime di qualità e all’utilizzo di prodotti del territorio. Suggeriamo il pistacchiato ed il gusto Terra Mia.

Rol Gelateria (Via Partenope 12/m, Napoli): ha aperto i battenti da un anno ma la gelateria di Roberta Rubino ed Olga Nigro si è rivelata subito un grande successo. Il nome Rol deriva dall’acronimo dei nomi delle due titolari. Situata sul lungomare di Napoli, con affaccio diretto sil golfo, vale la pena sedersi ai tavolini per gustare un ottimo gelato. I gusti notevoli sono tanti, come quello alla mela annurca oppure la pera scustumata.

Mennella (Via Vittorio Veneto 2, Torre del Greco – Na): nasce come pasticceria ma col tempo la famiglia Mennella si è specializzata anche nella produzione del gelato. Oltre alla sede di Torre del Greco, sono stati aperti due nuovi punti vendita a Napoli. Ventiquattro gusti proposti, alcuni dei quali cambiano in base al periodo. I gusti più richiesti a base crema sono il pistacchio leggermente salato, la nocciola di Giffoni e la Crema Mennella.

Cremeria Gabriele (Corso Umberto I 8, Vico Equense – Na): questa cremeria è una vera e propria istituzione in Campania soprattutto per la produzione di gelato, impossibile non esserci stati almeno una volta nella vita, anche solo di passaggio. I fratelli Cuomo da anni realizzano il gelato ancora come una volta. Non hanno pretese, non si lanciano in sfide improponibili, gusti semplici ma d’effetto. Il suggerimento è quello di scegliere il vostro gusto preferito e di assaporarlo all’interno della mitica brioche.

Crivella Gelati & Desserts (Corso Italia 54, Sapri – Sa): Enzo Crivella è un vulcano di energie, è sempre alla ricerca di nuove sperimentazioni e nuove idee nel campo della gelateria. Vive di questa passione che lui non intende come lavoro, ma come modo di esprimere la propria interiorità. Un chiosco posto sul lungomare racconta come è nata questa esperienza: spremendo limoni da offrire come bibita fresca ai turisti negli anni ’50. Oltre ai gusti classici, segnaliamo il gelato al gusto pastiera.

Gelato Cesare (Piazza Indipendenza 2, Reggio Calabria): un chiosco adibito a bar, questo era la gelateria all’inizio del Novecento. Poi negli anni ’40 è arrivata la famiglia De Stefano ed il figlio Cesare è colui che per primo si è dedicato alla produzione del gelato, portando la struttura alla gloria. E’ stato il primo nella regione a creare una gelateria pura, quando ancora nessuno ci credeva. Tra i gusti da segnalare, il bergamotto di Reggio Calabria.

Pasticceria Musumeci (Piazza Santa Maria 5, Randazzo – Ct): la gelateria in Sicilia è di casa, anche se in realtà si producono più granite, che rappresentano un vanto regionale indiscusso. Nella provincia di Catania, Santo Musumeci, noto soprattutto come pasticciere, si è dedicato anche ai gelati. Tanti i riconoscimenti ricevuti in questo campo, sono tutti esposti nella sua bottega. Gusti dai nomi particolati ma efficaci, da provare indubbiamente il Pirandello, a base di mandorla, croccante di mandorle e scorze di limone.

Caffè Sicilia (Corso Vittorio Emanuele, Noto – Sr): chiudiamo questo lungo percorso nel mondo della pasticceria e della gelateria di Corrado Assenza. Sarebbe troppo scontato parlare della creatività e della bravura di Assenza, impossibile non aver sentito parlare di lui almeno una volta. Oltre ai dolci strepitosi, al Caffè Sicilia si possono degustare degli ottimi gelati, ideati, studiati e realizzati da Corrado.

Vi segnaliamo gusti semplici, come il gelato alla mandorle, e dove se non lì, ed anche quello al basilico.


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