di Dora Sorrentino
In genere si dice che la fenice risorga dalle proprie ceneri, ossia che qualcosa nasca o rinasca da un evento spiacevole. Questo è un po’ quello che è accaduto a Gigi Andriani, che nel 1999, dopo l’alluvione che colpì Sarno nel maggio del’98, fu costretto a chiudere la sua birreria per i danni e le conseguenze causati da questo evento catastrofico ancora presente nella memoria di molti.
Ad ogni modo, la forza di una famiglia, quella di Andriani appunto, consiste nel rimboccarsi le maniche e ricominciare, anche altrove, magari con una proposta diversa ma che continua a rispecchiare i canoni da cui si è partiti. Fu così che una decina di anni dopo si presentò l’occasione di aprire un nuovo locale a Napoli, nel quartiere Vomero, precisamente in Via Aniello Falcone 1. Ai napoletani piace giocare con i numeri, così per la scelta del nome del bistrot si è deciso di mettere insieme l’anno di chiusura della struttura precedente, ossia 99, e il numero civico del nuovo ristorante, cioè 1. Da qui 991, da non confondere ovviamente col numero d’emergenza degli Stati Uniti, 911, che è tutt’altra cosa. Sin da subito 991 si è distinto per il suo format basato su una proposta che richiamasse le tipicità territoriali a seconda della stagione.
Il menu spazia dagli antipasti che prevedono fritture, tra cui è doveroso segnalare le polpette di melanzane e l’arancino genovese; le stuzzicherie, di cui ci è piaciuto molto il bao con scarole e provola.
Ma la vera specialità della casa sono i tortini e le varie tipologie di parmigiane, tra cui consigliamo in primis la classica parmigiana di melanzane, ma anche il tortino di ricotta, zucchine e noci e quello con salsicce e melanzane.
La proposta, se ce la fate ancora a mangiare dopo gli sformatini, continua con la carne, ed in particolare gli hamburger, che vengono serviti al piatto, e la vaca vieja vacum selection. Oppure potrete optare per il pesce, con piatti a base di baccalà cucinato a regola d’arte. Tra le bibite, data l’esperienza della famiglia Andriani, sono inserite in carta birre belghe, come ci suggerisce Ercole, scotch ale e weiss. Dulcis in fundo, se avete ancora un po’ di spazio, è d’obbligo provare il tiramisù, che non consiste nel solito dolce stratificato con savoiardi inzuppati di caffè, bensì trattasi di un dessert realizzato con biscotti secchi, una crema di mascarpone sublime e delicata e giusto qualche sentore di caffè, nulla più.
L’ambiente ha l’aspetto della tipica birreria irlandese, tutto è a conduzione familiare, è ben evidente la passione che tutti, dalla famiglia Andriani ai collaboratori, ci mettono nella gestione della struttura. Insomma 991 è un’esperienza da vivere, è un indirizzo insolito (non il classico pub per intenderci) ma che non dovete assolutamente lasciarvi scappare.
991 Pub a Napoli
Via Aniello Falcone, 1
Tel. 081 1956 6081
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