A Radda il Wine tour é off road

Pubblicato in: I vini da non perdere
L'Erta di Radda

di Monica Bianciardi
Un punto di vista alternativo di una delle zone più vocate e storiche del Chianti Classico visto dai finestrini di una Jeep. Il tour organizzato dai vignaioli di Radda ha costeggiato alcune zone impervie difficilmente raggiungibili con altri mezzi, evidenziando le peculiarità del territorio. Stradine e viottoli salgono sopra crinali ricoperti per la maggior parte da bosco basso, dove arbusti in ginepro e quercie secolari, lasciano scoperti  segmenti di sterrato con tratti sassosi sconnessi e sdrucciolevoli. I sentieri hanno forti pendenze e l’acqua piovana scivola verso valle scoprendo  la pietra di cui è composto il sottosuolo. Il bosco in alcuni punti cede il posto a spazi di distese erbose e vitate che  movimentano improvvisamente il paesaggio componendolo con diverse tonalità di verde.

L’altezza qui raggiunge mediamente  i 500 metri ed una ventilazione costante è presente anche nelle assolate giornate estive. In basso scorre il torrente Arbia delimitando il territorio ai margini del paese per gettarsi poco oltre nel fiume Ombrone. Un territorio dal fascino selvaggio e senza tempo che trapela anche dalle informazioni elargite dalla nostra guida Michele Braganti di Monteraponi, durante gli inevitabili sobbalzi all’interno della jeep. Un terreno duro da coltivare, dove il sasso sotto pochi centimetri di terra costringe le radici del Sangiovese ad andare in profondità per trarre nutrimento,  forgiando vini di grande  finezza, dai tratti affusolati e taglienti. Il clima piuttosto rigido sottopone a gelate invernali e grandinate primaverili per lasciare spazio a estati piuttosto fresche con escursioni termiche elevate e temperature notturne che si mantengono fresche anche in Agosto.

I vigneti qui intorno sono tutti recintati da reti metalliche molte volte insufficienti a proteggere le uve ed i germogli dalle ingerenze degli ungulati i quali riescono a valicare le protezioni infliggendo gravi danni alle colture. Nonostante le difficoltà, qui a Radda si cerca di operare con metodologie biologiche sempre più sostenibili a salvaguardia del patrimonio naturale con dimostrata lungimiranza e rispetto. Il paesaggio scorre  in interminabile susseguirsi di arbusti quercie secolari  e castagni da dove nell’intrico più profondo si intuisce il pullulare di fauna selvatica. Il viaggio prosegue lungo la strada sterrata famosa anche come tracciato dell’Eroica da percorrere  in moto o bicicletta, da dove si attraversano tra gli scenari più belli della Toscana per poi risalire verso il paese di Radda fino alla sede del Consorzio. La Casa del Chianti Classico, ex convento francescano oggi è divenuta sede del Consorzio, qui si organizzano convegni ed eventi. In tutto le aziende produttrici sul territorio comunale sono 30 e raggiungono un totale di 3 milioni di bottiglie. Oggi la sede ospita la degustazione dei vini messi a disposizione dai vignaioli di Radda, riuniti in una libera associazione nata un anno fà,  promuovono il territorio raddese attraverso un incontro che si rinnova ad ogni edizione all’interno del Chiostro.

Tasting Notes

L’assaggio dei vini ha avuto come contorno un’atmosfera rilassata e sorniona tra musica e buon cibo locale

Erta di Radda Chianti Classico DOCG 2015 (Sangiovese, Canaiolo)

Vinificazione secondo in metodo tradizionale. Fermentazione malolattica parte in legno, parte in acciaio a cui seguono 10 mesi in barriques di secondo passaggio. I profumi vertono su tratti freschi di geranio, fiori viola e frutti rossi polposi, ciliegie, spezie. Convincente il palato si sviluppa con linearità, in cui morbidezza e tannini precisi ma smussati concorrono all’agilità di beva messa in evidenza dalla freschezza.

 

Caparsino  Chianti Chianti Classico Riserva DOCG 2015 100% Sangiovese

Fermentazione con lieviti autoctoni, raccolta manuale delle migliori uve destinate ad entrare in questa riserva. Maturazione: Botti da 18 Hl., per un anno.

Vino schietto e dotato di un legame stretto con il territorio che si esprime mediante un insieme di profumi di frutti rossi e terra umida, humus, tocchi mentolati, alleggerito da sfumature floreali, erbe aromatiche e spezie. Palato intenso, saporito e teso da tanta freschezza, tannini fitti ed asciutti con lungo finale sapido.

Castello di Monterinaldi -Vigneto Boscone- Chianti Classico DOCG 2015 . Sangiovese 100%

Ottenuto da uve derivanti da una porzione di vigneto a 450m di altezza con vigne di circa 30 anni.

Inizialmente piuttosto austero i profumi vertono su sensazioni pietrose e terreno umido dopo qualche istante escono note floreali, viole seguite da frutti rossi freschi e fragranti. Intenso e dotato di grande bevibilità, la complessità è mossa da spina acida, tannini affusolati e finale pulito.

Istine Sangiovese 100%Vigna Casanova dell’Aia Chianti Classico DOCG 2015

Cru che proviene da una selezione delle migliori uve di Sangiovese di una unica vigna posta a 500 metri di altezza. La vinificazione avviene in vasche di cemento a cui segue affinamento in botti da 20 ettolitri di rovere di Slavonia.

Profilo olfattivo articolato su profumi di viole,  cipria, ciliegie mature, ferro e leggera speziatura. In bocca carnoso, con attacco morbido sorretto da una vivida vena fresco sapida e da una texture tannica di grana finissima. Persistente.

Tenuta di Carleone Il Guercio 2016

Cru proveniente da un vigneto posto a 700 metri  di altezza. Fermentazione in acciaio, cemento. Macerazione: 40-60 giorni.
Invecchiamento: 18 mesi in acciaio e cemento.

Vino realizzato dal winemacker Sean O’Callaghan che ha un trascorso di molti anni anni alla guida di Riecine. Guercio’, ovvero ‘mascalzone con un occhio solo’, si riferisce al fatto che Sean è nato cieco nell’occhio destro, a cui attribuisce un punto di vista unico sulla vinificazione e sulla vita in generale. Il Guercio é un vino con profumi articolati e leggiadri basati di ampi sprazzi floreali e tocchi di agrume, pietra, piccoli frutti rossi, in bocca prosegue con coerenza su una linearità di palato, dove morbidezza e freschezza ben dosate sono completate da un tannino elegante che accarezza il palato.

Monteraponi  Baron Ugo 2013  Sangiovese 90%, Canaiolo 8%, Colorino 2%

Fondata nel 1974, l’azienda appartiene a Michele Braganti, il “Baron’ Ugo” è un Chianti Classico Riserva che è prodotto solo in grandi annate, le cui uve provengono da un vigneto posto in alto a circa 650 metri di altezza. Le fermentazioni avvengono in vasche di cemento, senza l’aggiunta di lieviti selezionati,  matura in grandi botti di rovere per 36 mesi.

Il colore con riflessi granato dalla grande lucentezza e trasparenza è una delle peculiarità di questo vino. Dotato di ottima complessità olfattiva il bouquet articolato e vario spazia su note di rose, viole, ribes, lamponi, sentori balsamici, bergamotto, arancia rossa. Al gusto intensità e nerbo dotato di  acidità vibrate, raffinato dal sapore pieno, tannini cesellati e finale dato da lunghe scie agrumate.

Montevertine Pergole Torte 2015

Vino leggendario a base di Sangiovese, 100% nato nel 1977 La vinificazione con lieviti indigeni e maturazione per 24 mesi in botti e barrique.

Il corredo aromatico è ricco e ampio in cui il frutto è maturo rosso e croccante, giaggioli e viole sì intersecano con note di ginepro, pepe e tocchi mentolati, spezie, tamarindo. Palato profondo volumico con trama tannica fitta ma finissima, in cui la morbidezza del frutto croccante è incalzata da sottofondo sapido in cui ritorna l’acidità a tendere un sorso lunghissimo. Vino che seppur giovanissimo è dotato di grande bevibilità.


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