Accoppiata vincente: visita alla Certosa di Pavia e sosta alla Trattoria Samperone

Pubblicato in: I vini da non perdere
La Certosa di Pavia

di Marco Galetti

Certosa, dettagli, l’azzurro della veste della Madonna, di lapislazzuli, non ha mai avuto bisogno di alcun restauro da cinque secoli

Certosa di Pavia, le celle degli eremiti, ognuna di esse, per un’autosufficienza quasi totale, era dotata, tra le altre cose, di un pozzo e di un orto

Samperone,  una sperduta trattoria della campagna lombarda, in una piccola frazione, meno di trecento abitanti, della Certosa di Pavia, un complesso monumentale edificato alla fine del XIV secolo per volere di Gian Galeazzo Visconti, Signore di Milano.

Se la Certosa merita sicuramente una visita, questo luogo di ristoro a pochi minuti d’auto dal Monastero di Santa Maria delle Grazie, merita una sosta, senza pretese ma anche senza sorprese, volendo in zona c’è anche un noto stellato per una sosta di alto livello, un’altra accoppiata vincente da giocare in notturna.

Mattia il titolare è in cucina, mentre Rosa, una ragazza della provincia di Salerno, il papà è di Tramonti, si occupa con sorridente efficienza dell’accoglienza in questo piccolo locale aperto tutti i giorni a pranzo e anche la sera nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato.

Siamo venuti qui per un risotto con ossobuco, richiesto qualche giorno prima telefonicamente all’atto della prenotazione, abbiamo anche ordinato qualche altro piatto dalla piccola carta, mentre da quella dei vini, che presenta esclusivamente etichette di territorio, abbiamo scelto due bottiglie di Bosco Longhino, viticoltori dal 1895 con una bella storia di famiglia alla spalle che è arrivata fino alla quinta generazione.

Trattoria Samperone, le bottiglie dell’Azienda Agricola Bosco Longhino, Bonarda euro dodici, spesi benissimo e Buffafuoco euro diciotto, forse un po’ meno

Trattoria Samperone, pane, focaccia e coperto euro due

Trattoria Samperone, una porzione di salumi da condividere serviti con insalata russa, funghetti sott’olio e nervetti con fagioli, euro dieci

Trattoria Samperone, risotto alla milanese, euro nove, mancava un po’ di sapidità, assenza compensata dall’ossobuco, per chi l’ha scelto

Trattoria Samperone, risotto alla milanese con ossobuco, euro diciotto

Trattoria Samperone, l’ossobuco può anche essere servito col purè, euro quattro

Trattoria Samperone, l’assaggio di formaggi, euro otto

Trattoria Samperone, la polenta calda, euro quattro, con la quale ricoprire il gorgonzola, secondo tradizione lombarda, scritta, orale, di facile intuizione

Trattoria Samperone, la torta al cioccolato fondente, euro cinque come tutti gli altri dolci di produzione propria

Trattoria Samperone, tiramisù

Trattoria Samperone, la torta di mele, amaretti e nocciole, servita tiepida, la scelta migliore

Un luogo senza pretese ma anche, come ho affermato in apertura di post, senza sorprese, servizio attento e cortese, piatti semplici e digeribili, non credo si possa chiedere di più a questo luogo di ristoro, anche alla luce dei prezzi più che accettabili per una Trattoria che avrebbe potuto sfruttare a proprio vantaggio la vicinanza ad una meta molto frequentata quale la Certosa di Pavia, proponendo una cucina cara e turistica.

La scelta invece è stata quella di una cucina semplice&territoriale, nonchè abbordabile dal punto di vista economico.

Dovessi ripassare in zona non esiterei a fermarmi per uno stuzzichino, un calice di vino e un risotto che qui è sempre in carta pur variando tipologia settimanalmente, in occasione della mia visita, ad esempio, ce n’era uno con zucca e riduzione di bonarda, un risotto di territorio che mi rammarico di non aver provato, ma il cotto lombardo della Certosa potrebbe lanciare un ulteriore richiamo… per le allodole ci sono altri locali con menù turistici che non prediligo, augh.

Trattoria Samperone
Via Don Boschetti 33
Frazione Samperone
Certosa di Pavia PV
Tel. 0382 934910

 


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