L’Aglianico sta sempre li, aspetta. Tu puoi fare i giri che vuoi, goderti i grandi vini di ogni parte del mondo ma arriva sempre il momento in cui dici: qua ci vuole un Aglianico!. Così su un robusto piatto di paccheri e totani, con tanto di peperoncino ovviamente, un ppiatto del Sud insomma, la prima cosa che ti viene in mente è: ho sete di Aglianico.
E questo rosso è lì pronto ad accoglierti, sempre in piena forma, qualunque ia il numero in cui lo hai dimenticato nella cantina, Con questo dei fratelli Gaetano e Marcellino Pascale erano passati tre anni. Ma è solo un minuto in realtà: colore rosso rubino vivo, profumo di frutta, ciliegia e prugna, freschezza perfetta, tutto il vino in equilibrio fra tannini e alcol. Una beva efficace, calda, confortante che ha completato il piatto in maniera egregia.
I piccoli grandi miracoli di un vitigno sovrano sulle colline dell’Appennino del Sud. Ne riparliamo fra tre anni?
Scheda del 15 settembre 2015. Ecco dunque come bere questi aglianici. Aspettandoli. Questo esce da una cantina privata dopo sette anni per un incontro tra amici, in scioltezza, su cibi assolutamente tradizionali dove a farla da padroni sono formaggi, salumi di alta qualità e buone carni. Ecco dunque come l’Aglianico diventa immediatamente protagonista. Si tratta di quello fatto da Angelo Pizzi nella piccola azienda di tradizione contadina di Marcellino Pascale. Tante vendemmie alle spalle, prima come conferitore, il padre fu uno dei soci fondatori de La Guardiense, poi da una quindicina d’anni come produttore e imbottigliatore. Siamo nella parte bassa del territorio comune, aglianico e falanghina insieme a un po’ di fiano convivono anche grazie ad una agricoltura ecocompatibile.
Lo stile di questa bottiglia è tradizionale, semplice, con il legno e la frutta perfettamente fusi e in armonia. Il tempo ha levigato i tannini, facendo scivolare meglio il sorso anche perché in buon equilibrio con l’alcol mentre la freschezza resta ancora padrona del ring con una forza che appare inesauribile.
Una bella prova e un grande affare per chi, all’epoca, comprò questa bottiglia.
Sede a Guardia Sanframondi, Contrada Sapienza 24 – Tel. 0824.817384 – www.aiadeicolombi.it – Enologo: Angelo Pizzi – Ettari: 10 di proprietà – Bottiglie prodotte: 50.000 – Vitigni: falanghina, fiano e aglianico
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