CANTINA DEL TABURNO
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Dopo qualche anno di pausa piace tornare a parlare di una versione ben riuscita della storica etichetta della Cantina del Taburno. Il Fidelis versione 2009, presente tra diverse etichette di Aglianico del Taburno protagoniste dell’appuntamento di Campania Stories, non ha sicuramente sfigurato rispetto ai mostri sacri. E soprattutto ha convinto per l’immediata riconoscibilità del calice. Un vino che possiamo definire operaio, sia per il rapporto qualità-prezzo che lo contraddistingue ma anche, e soprattutto, perché con imbarazzante immediatezza, quasi semplicità, riesce ad interpretare tante caratteristiche del vitigno. Frutta rossa al primo impatto olfattivo, che a mano a mano si lascia avvolgere da qualche incursione agrumata e delle sottili invasioni di pepe. In bocca l’ingresso è morbido, tannino ancora ben marcato, piacevole, mai astringente, quasi salivante. Vino piacevolmente fresco, che si lascia bere a più riprese proprio per la questa sua freschezza fruttata che solo nell’allungo finale lascia spazio ad una piacevole sensazione amarostica, a richiamo del vitigno di partenza. Di ampi abbinamenti a tavola, partendo dalla classica lasagna per giungere all’agnello al forno. Non è un caso, infatti, che consumato a cena tra amici, a distanza di pochi giorni dalle degustazioni di qualche settimana fa ad Aquapetra, la suggestiva struttura telesina che ha ospitato la rassegna Campania Stories, il calice è stato ancora più appagante. Il vero Fidelis che per qualche anno è mancato.
Questa scheda è di Pasquale Carlo
Sede a Foglianise, via Sala 15 – Tel. 0824.871338, fax 0824.878898 – www.cantinadeltaburno.it – Enologo: Filippo Colandrea con i consigli di Luigi Moio Bottiglie prodotte: 1.800.000 – Ettari: 600 da 350 conferitori – Vitigni: aglianico, piedirosso, falanghina, fiano, greco, coda di volpe
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