di Antonio Di Spirito
Personalmente ho sempre avuto un gran rapporto con il liquore derivato dal mallo di noce. Quando ero piccolo, ricordo, che agli ospiti si offriva il liquore “Strega” o un “Nocillo” fatto in casa, in quei bicchierini con dei fiorellini colorati, molto piccoli, poco più di un ditale! A noi piccoli era vietato, ma quel profumo mi è sempre rimasto impresso e, per anni, me ne sono fatta una scorta per il consumo personale. E così, ogni anno, il 24 giugno, alla ricorrenza di San Giovanni Battista, si raccolgono i
malli di noce, si spaccano in 2 o 4 parti e si mettono a macerare in alcool insieme ad altre erbe o aromi a piacere: 24-26 malli per litro, secondo grandezza; questa era la mia ricetta. Dopo 40 giorni, si filtra e si aggiunge uno sciroppo di acqua e zucchero in proporzione di 500 gr ciascuno e si lascia riposare e maturare per alcuni mesi.
Negli anni ho scoperto che la produzione in proprio di questo “Amaro” è molto diffusa e varia in ogni luogo sia nei dosaggi, sia nell’aggiunta di erbe officinali ed aromi.
Ultimamente ho assaggiato l’amaro Don Carlo, un liquore a base di erbe e mallo di noci la cui formula è stata messa a punto da Angela Caliendo.
Carlo Gargiulo e la moglie Angela Caliendo conducono l’Enoteca Gargiulo, fondata nel 1966 dal padre Vito a Eboli. In particolare Angela, continuando una tradizione familiare, sviluppa la ricetta e la consolida, nel 1994, utilizzando il 60% di mallo di noce, cui aggiunge un mix di erbe e spezie selezionate.
Dopo i 40 giorni di macerazione, si aggiunge lo sciroppo di acqua e zucchero ed un ‘idea di caramello in quantità da far scendere la concentrazione alcolica al 30%.
Ha colore nero con sfumatura marrone sull’unghia. Lo spettro olfattivo è incentrato sul forte e persistente profumo di mallo, ma si avverte la presenza di tante erbe aromatiche, cannella, noce moscata e chiodi di garofano. Il sorso è scorrevole e progressivo nel proporre sapori; asciutto e vellutato, è piacevolmente amaricante e la gradazione alcolica non elevata gli conferisce un ottimo equilibrio.
Si può consumare sia a temperatura ambiente, che fresco di frigo: mostra sempre un ottimo carattere. Ottimo anche sul gelato!
Dai un'occhiata anche a:
- Falerno del Massico Bianco Anthologia 2020 Masseria Felicia
- Paternoster: un brindisi ai primi 100 anni in difesa dell’Aglianico del Vulture
- Vini Antica Masseria Venditti
- Lavinum, Ĵnesta 2024 | La Falanghina flegrea che sa di mare e ginestra
- La Masterclass sul Taurasi (e molto altro) all’evento Sansovino 2025
- Italia e Canada Atlantico rafforzano l’import-export ittico: il Seafood Export Cafè approda a Roma
- Fattoria Borrello nel cuore del Parco dei Nebrodi
- Il Quinto Elemento Pallagrello Bianco 2023 Masseria Ferrucci