Ammazzato il sindaco di Acciaroli Angelo Vassallo, riferimento Slow Food e Lega Ambiente. La prima ricostruzione e la testimonianza del vicesindaco

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Lo hanno aspettato vicino casa per ucciderlo.

Un agguato in piena regola in cui ha perso la vita Angelo Vassallo.
Impossibile in queste prime ore capire cosa ha spinto questi barbari a fare una simile infamità, una vigliaccata tipica di chi non sa affrontare in faccia le persone.

Ex pescatore, Angelo diventato un grande amministratore del proprio comune difendendo strenuamente l’ambiente del Cilento e facendo della piccola Acciaroli, comune di Pollica, un vero e proprio gioiello amministrativo.

Da sempre la sua spiaggia è ritenuta una delle più belle d’Italia.

Non è stato un sindaco delle licenze edilizie come tanti suoi compaesani, per lui il cemento non ha mai significato né mazzette e né modernità, ma solo una bara in cui seppellire la civiltà rurale.

Per questo è stato un uomo dalle mille battaglie ambientaliste in un territorio dove l’aggressione del partito del cemento con il suo codazzo di architetti e ingegneri è sempre stata respinta a caro prezzo.

Angelo aveva grande sensibilità su questi temi: il suo comune aveva anche vinto un progetto per Città Slow e più di una volta si sono svolte manifestazioni di rilievo nazionale.

Lo avevo visto l’ultima volta al congresso di Slow Food dove aveva partecipato come delegato.
Perdo un amico, ma soprattutto il Cilento perde un grande sindaco

Spero che gli infami vengano presi al più presto e che marciscano in galera per il resto dei loro miserabili giorni.

Il cordoglio sulla sua pagina di Facebook

 

 

 

«Negli ultimi mesi era preoccupato. Si era incupito, non era più lo stesso, come se qualcosa lo tormentasse». È la testimonianza su Angelo Vassallo di Carla Ripoli, ex vicesindaco e ora assessore.
 «Negli ultimi giorni aveva preso l’abitudine di uscire in barca col suo gozzo. Voleva rilassarsi, così mi aveva detto, come ai tempi in cui andava a pescare tutti i giorni. Qualche giorno fa mi aveva confidato che alla fine di questo mandato avrebbe chiuso con la politica perchè voleva tornare a condurre una vita normale. L’ultima volta che l’ho sentito? Ieri mattina, dopo la sua uscita in barca. In serata aveva provato a contattarmi: ho quattro sue telefonate sul cellulare, intorno alle 9. Quando ho richiamato, non mi ha risposto…».

(ANSA) – POLLICA (SALERNO), 6 SET – Chi ha ucciso Angelo Vassallo era a bordo di un’auto, lungo la strada da poco inaugurata che il sindaco di Pollica doveva percorrere a bordo della sua Audi per rientrare a casa. È lo scenario che emerge dai primi rilievi effettuati in zona dagli investigatori.
 L’auto di Vassallo è stata trovata ferma, con il freno a mano inserito. Il sindaco potrebbe aver trovato la propria corsia di marcia bloccata dall’altra auto, ed essersi fermato: a quel punto il sicario sarebbe sceso dalla vettura esplodendo nove colpi di pistola calibro 9×21 attraverso il finestrino aperto dell’Audi di Vassallo.  Il delitto è avvenuto a poche centinaia di metri dall’abitazione dei Vassallo, tra le 21 e le 22.30. La scoperta del cadavere è avvenuta molto più tardi, quando la moglie – Angela Amendola – si è impensierita per il mancato ritorno di Vassallo ed ha provato inutilmente a chiamarlo sul cellulare. La donna, accompagnata dal fratello della vittima, ha esplorato i dintorni di casa fino a trovare l’Audi con il cadavere a bordo.  Due i figli della coppia, Giuseppina e Antonio. La prima gestisce una piccola enoteca, il secondo un ristorante. (ANSA).


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