
di Enrico Malgi
Siamo giunti così alla fine dei miei report riguardanti le degustazioni dei vini targati “svuotacantina” che avevo selezionato tra una cinquantina di bottiglie poco più, poco meno.
L’ultima etichetta riguarda ancora una volta un eccellente vino irpino prettamente territoriale: Andrea Taurasi Docg 2019 Colli di Lapio di Clelia Romano di solo Aglianico ovviamente, vendemmiato ad inizio di novembre.
Accattivante ed invitante la veste cromatica che si scorge nel calice, tinta da un colore rosso granato elettrizzante e sfavillante. Sintomatico ed esplosivo il bouquet che si approccia in modo determinato ad un naso particolarmente attento e curioso di scoprire e decifrare tutte le significative percezioni olfattive. In primis si evidenziano gradevoli captazioni fruttate di ciliegia, prugna, fichi secchi, carruba, mandorla tostata, ribes, mirtilli e mora selvatica. Da sottolineare la presenza del furaneolo, molecola che determina il classico odore di fragola. In seconda battuta il naso viene ammaliato e corteggiato da pluralistiche proposizioni di violetta, petali di rosa, erbe aromatiche, pepe nero, zenzero, noce moscata ed intriganti sentori terziari. Attacco in bocca diretto e preciso da parte di sorso che colpisce subito per la sua ottima vivacità espressiva e che poi si dimostra avvolgente, intenso, imperioso, potente, vibrante, esuberante, maestoso, opulento, corposo, strutturato, complesso, sostanzioso, balsamico, infiltrante, essenziale, minerale, e stuzzicante. Traccia acida molto ampia, per cui il vino possiede tanta freschezza da esibire, attraverso aggraziate e plastiche movenze a centro bocca. Finezza tannica esemplare, impreziosita da una tessitura affusolata e soffice. Perfetta l’integrazione tra il legno non invasivo ed un ottimo frutto. Tensione palatale morbida, reattiva, caratteriale, temperamentale, affascinante, equilibrata, dinamica, fine, elegante e ben modulata e ritmata. Diciamo che il vino dopo sei anni è ancora in piena spinta, per cui c’è da aspettarsi ancora un ulteriore miglioramento da qui ad altri due lustri come minimo. Affondo finale persistentemente godibile.
Un vino davvero strepitoso questo Taurasi di Clelia Romano e famiglia, che riesce ad intrepretare in modo assoluto un territorio molto vocato come quello irpino.
In questo mio excursus ho avuto il piacere ed il privilegio di assaggiare vini veramente favolosi. Un fedele campionario di grandi etichette, che confermano la buona salute che gode per fortuna tutto il mondo vitivinicolo italiano.
Azienda Vitivinicola Colli di Lapio di Romano Clelia
Lapio (Av) – Contrata Arianiello, 47
Tel. e Fax 0825 982184 – Cell. 348 7626010
info@collidilapio.it – www.collidilapio.it
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