di Antonella Amodio
Pino e Michele Cianciulli hanno visto lontano impiantando nel 2009 i vigneti in altura, visto il cambiamento climatico che si è verificato negli ultimi anni. I loro impianti sfiorano quasi i 900 metri s.l.m. e meritano di essere visitati per la bellezza del luogo e per il panorama che regala Andretta, il piccolo comune che domina l’Appennino, con il Monte Airola, sulla cui sommità si trova il paese, che è luogo di grande spiritualità ricavato in cavità naturali.
I vini di Cianciulli sono classificati “di montagna”, di alta quota: raccontano di vette, di colture estreme che beneficiano di escursioni termiche, di neve e di aria limpida, fattori che contribuiscono alla qualità dell’uva e del vino che ne deriva, influenzandone il patrimonio aromatico, l’acidità, il pH e altri elementi caratteristici.
Due sono le etichette prodotte: il Fiano Arenaria e l’aglianico Le Starse, quest’ultimo alla sua seconda vendemmia.
Arenaria 2020, ultima annata che tra qualche settimana vedrà l’uscita dalla cantina, racconta l’agricoltura di qualità, in questo caso integrata, che coniuga sapientemente tradizione e tecnologia, nel pieno rispetto della natura e delle antiche tradizioni locali, si mostra in degustazione come un bianco incredibilmente fresco nel tocco floreale di fiori di ginestra e nei toni erbacei di erbe di montagna, che da subito colpiscono l’olfatto.
In seconda battuta emergono la mela, la pesca e l’albicocca (la caratteristica conformazione del terreno di matrice “salina” favorisce la presenza di aromi di frutta) che rendono questo vino estremamente ricco all’olfatto.
Il sorso è fresco e percorso dall’acidità e dalla sapidità, regalando una chiusura lunga e mentolata.
Arenaria: costo in enoteca € 32,00
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