Arrestato il sindaco di Sant’Anastasia sul Vesuvio. L’accusa: intascava una mazzetta da 15mila euro. Il motivo per cui ve lo racconto

Pubblicato in: Curiosità

Cosa c’entra una notizia del genere in un blog che si occupa di food e wine?
Beh, la prima risposta è che non può esserci vino e cibo di qualità in un territorio che non sia pulito eticamente ed esteticamente.
Poi che il nemico dell’agricoltura al Sud è stato, ed è, il cemento, quell’abusivismo edilizio che ha monetizzato immediatamente reddito e su cui le organizzazioni criminali hanno messo mano a partire dal dopoterremoto acquisendo i capitali necessari per poi entrare nel mercato della droga.

Il male non è una cosa brutta da vedere, espone le sue ragioni in modo convincente anche perchè ha molte risorse da investire in comunicazione e argomenti forti con gli amministratori che devono prendere decisioni. E non pensate alle minacce: il male cerca consenso.

Ricordo questo sindaco che non avevo il piacere di conoscere prima e che poi non ho più visto per mia fortuna, a una inaugurazione di Vesuvinum del 2012: era una giornata in cui visitammo la cosiddetta Villa Augustea a Somma Vesuviana e si esposero i programmi della kermesse del Lacryma Christi ormai giunta al settimo anno e nella quale noi ci impegniamo, giusto per la cronaca, come forma di lavoro volontario perché crediamo che sia uno dei territori vitivinicoli più straordinari del mondo che merita ben altro destino di quello attuale.

Intervenne questo galantuomo facendo un discorso nel cui mirino c’era il professore Ugo Leone, presidente del Parco del Vesuvio, persona che lascerà l’incarico così come lo ha assunto, cioé senza essersi comprato neanche un pantalone in più che già non si poteva permettere a prescindere dalla carica. Non come Cota che acquistava boxer verdi con le tasse dei cittadini della sua regione tanto per intenderci.

Un attacco violento in cui sostanzialmente si criticava il divieto di costuire nella zona rossa, capite, quella che nel caso di eruzione del vulcano sarebbe sommersa da gas e lava, eventualità certa per gli scienziati ma che i politici sperano sempre accada dopo il loro mandato, e il Parco. Tutto in nome della ragionevolezza. Cercando su Google vedrete che il tema è stato il suo cavallo di battaglia in questi anni. Un discorso fatto a due metri da una antica masseria romana recuperata da una equipe giapponese seppellita dalla lava di una eruzione successiva a quella famosa di Pompei e poco nota al grande pubblico.

Moderavo il dibattito, provai a dirgli che tutto questo c’entrava poco con una manifestazione sul vino e lui, ex capo di cabinetto di Gigino ‘a Purpetta, mi disse in tono spiccio e maleducato: mi faccia parlare, anche lei è comunista?

Questo signore ieri è stato arrestato, come si legge sul Mattino: Secondo quanto riferito dagli investigatori, il primo cittadino stava ricevendo una mazzetta di 15mila euro per un appalto. Le banconote di piccolo taglio, in una busta bianca, sarebbero state consegnate di fronte a un centro commerciale tra Sant’Anastasia e Pomigliano d’Arco.

L’aspetto altamente simbolico di questa vicenda è lo scenario della dazione, un centro commerciale.
Ossia i veri bordelli del nuovo Millennio.

 


Dai un'occhiata anche a:

Exit mobile version