In occasione della presentazione della nuova Guida dei Vini di Slow Food abbiamo ricaricato le batteria dal mitico Zì Pasqualina- Valleverde ad Atripalda.
A parte la frugale colazione di lavoro (antipasti vari di salumi e formaggi, zuppe di ceci, di fagioli, minestra maritata, fusilli con il ragù, cotiche, tracchiole e caffè) abbiamo scoperto insieme a Roberto Burdese, Giancarlo Gariglio e Nino Pascale con piacere il grande tesoro di Sabino, nipote di Zì Pasqualina, che con Enza gestisce il locale con passione, mestiere e competenza: Osterie Slow Food gli riconosce la chiocciola e l’essere luogo di formaggio e di vino.
Si tratta della fantastica cantina sotterranea
Già, perché nel corso degli anni, che dico, dei decenni, di vino si è continuato a comprarlo e gli appassionati di rossi potranno spaziare con grande sollucchero dal Piemonte all’Irpinia.
Ma non è finita: Sabino sta aggiustando gli spazi sotterranei della cantina e ha recuperato decine e decine di antiche bottiglie da inventariare, sopravvissute al terremoto e alle traversie umane.
Capirete che c’è bisogno di molto impegno per fare questo lavoro e io credo proprio che darò una mano a Sabino, non fosse altro che per limitare il problema di stoccaggio:-)
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