Babbo Ciomei, nel suo sacco i regali ai nostri chef preferiti

Pubblicato in: Curiosità

di Leo Ciomei

Nel primo cinepanettone di parecchi anni fa, l’ormai mitico per noi ex-ragazzi “Vacanze di Natale”, il grande attore Riccardo Garrone, diventato poi nell’immaginario collettivo il San Pietro della Lavazza, enuncia la seguente frase che tutti pensano ma nessuno dice a voce alta: “anche questo Natale ce lo semo levato dalle palle !”

Questo per dire che in effetti tutta questa smania di fare doni natalizi e presentarci una pletora di oggetti perlopiù inutili da regalare sui quotidiani, settimanali, programmi tv, blog e affini ci ha un po’ sfranto i maroni…
Ergo, per uscire dall’ovvio, vorrei scrivere di qualche regalo, più o meno fattibile, che io farei a personaggi del mondo gastronomico che tutti conosciamo. Saranno graditi vostri contributi per altri chef/critici/imprenditori. Prima parte dedicata ai cuochi.

Iniziamo con il nostro chef più rappresentativo, colui che ha raggiunto la vetta di 19,75/20 nella Guida Espresso 2011: ladies and gentlemen, mr. Massimo Bottura ! Troppo banale regalare a Massimo la terza stella Miscièlen, quella se la meriterebbe d’emblée, io opterei per un doppio regalo, giusto per far felice qualche critico gastronomico che lo vorrebbe più spesso ancorato a Modena invece che in giro per il mondo… ma, mi chiedo, se è a questi livelli girovagando per il globo dove può arrivare fermandosi in pianta stabile alla Francescana ?

E a Carlo Cracco cosa regaliamo ? mi dicono che lo chef non sia proprio disponibilissimo allo scherzo quindi perchè non presentare al barbuto vicentino un bel contratto di locazione a tariffa agevolata per un fondo di 300 mq. in centro a Milano, beninteso a piano terra con giardino interno ? così da uscire da quella specie di grotta e magari abbassare un po’ i prezzi…


Passiamo al sud e al nostro Gennarino Esposito. Gennaro è un grande appassionato di musica che ascolta col suo stratosferico impianto hi-fi: il miglior regalo è un cofanetto di ottima musica, tipo questi dei Rolling Stones e dei Pink Floyd, ricordandogli che una Ferrari non va mandata a gasolio !


Al grande Ciccio Sultano non possiamo che augurare l’apertura di tratte aeree nazionali sull’aeroporto di Comiso (RG) per avvicinare gli appassionati alla sua strepitosa cucina (ma ricordiamoci che Catania Airport è lì, a 90 km.).

All’amico Lorenzo Viani di Forte dei Marmi il regalo più gradito sarà un buono, sì un buono regalo come a volte si usa fare quando non si sa cosa donare. Ma questa volta il voucher sarà per mandare aff….lo (certo amichevolmente) una dozzina di volte il suo sodale Giancarlo Maffi con cui spesso inscena gustosi siparietti.


Un personaggio come Giorgio Pinchiorri che ha praticamente ogni pregiato vino nella sua immensa cantina cosa può desiderare ? forse la Jeroboam di Mouton-Rothschild 1945, venduta all’asta nel 1997 a 114.000 dollari da un anonimo acquirente (ero io naturalmente che aspettavo l’occasione per aprirla insieme a Giorgio…)



Con Mauro Uliassi ci siamo visti la scorsa settimana e, oltre agli auguri, mi piacerebbe offrirgli un viaggio di 15 giorni in un paradiso tropicale dove poter ritemprarsi dalle fatiche stagionali e pensare nuovi piatti, magari volare alle Laccadive dove non incontrerebbe certo i soliti italiani petulanti e inopportuni.

Per Davide Scabin la spesa è veramente irrisoria: DEVO regalargli l’utilissimo libro per smettere di fumare dato che ha sempre la sigaretta in mano. Spesa totale 8 euro !!


Last but not least, i miei cari amici Cristina Bowerman e Fabio Spada di Glass Hostaria di Roma. Come dono natalizio perchè non fare approvare un decreto legge (inserito di straforo nei pesanti lavori della Camera di fine anno) che gli consenta di prendere a calci nel culo, pardon sedere (è Natale, siamo più buoni) tutti quelli che, pur avendo prenotato, non si presentano nel ristorante ? sistema semplicissimo per evitare il no-show, no ?


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