di Tommaso Esposito
Non c’è bisogno del mussillo filetto del baccalà.
Qui ci vuole la fella, quella bassa che solitamente va in frittura.
Don Ippolito Cavalcanti conosceva questa ricetta contadina e la chiamava Baccalà a lo tiano.
Zì Ninetta che è nipote di cantiniera lo chiama a’ la Cichitto, che sarà stato un mangiatore di fantasia.
Ingredienti per 4 persone
Fella di baccalà dissalato 500 gr
Cipolla Ramata di Montoro due medie
Vino bianco secco mezzo bicchiere
Olio evo, pepe nero macinato q.b.
Preparazione
Che la cipolla tagliata sottilmente divenga bruna soffriggendo nell’olio cosicché si adagino su di essa i tranci del baccalà.
A fiamma viva vada e si sfumi con il vino.
Poi il pepe e si assaggi per il sale.
Nel piatto con l’intingolo e ancora una spolverata di pepe.
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