Benvenuto Cilento! Magica serata al Savoy Beach centinaia di operatori: un mondo da scoprire

Pubblicato in: Eventi da raccontare

di Monica Piscitelli

E’ un Cilento che ha sete di farsi conoscere, quello che ieri sera è stato in mostra all’Hotel Savoy Beach di Paestum nella manifestazione Benvenuto Cilento. A sottolineare il gran finale, a tarda sera, è stato il Pietraincatenata di Luigi Maffini, uno dei viticoltori protagonisti del rilancio, nella zona, di una agricoltura specializzata che negli ultimi 15 ha modificato, senza deturparlo, il paesaggio cilentano.

La verticale (dall’annata 2010 alla 2005) – con Alberto Capasso della condotta Slow Food del Vesuvio, Luciano Pignataro, ideatore della kermesse e  Maria Sarnataro, delegata dell’Ais Cilento e Vallo di Diano – ha chiuso il capitolo degustazioni iniziato nel primo pomeriggio con la verticale del Naima di Bruno De Conciliis e proseguita con il laboratorio, curato dalla condotta Slow Food del Cilento e Vallo di Diano guidata da Giancarlo Capacchione e dalla chef Giovanna Voria, dedicato alla conoscenza dei Fagioli di Controne, dei Ceci di Cicerale e del Maracuoccio di Lentiscosa.

Sorprendente il risultato in termini di presenze, attenzione e qualità dei contatti dell’appuntamento realizzato, ci hanno tenuto a ricordare gli organizzatori, senza fondi pubblici, grazie al sostegno dell’imprenditore Peppino Pagano, patron dell’Hotel. La conta dei bicchieri da degustazione in distribuzione a pagamento all’accettazione coordinata da Novella Talamo, fanno sapere, sempre gli organizzatori, ha segnato quota 300, un ottimo risultato se si pensa a una iniziativa svoltasi in un mese, quello di novembre, tra i più “morti” dell’anno, alla posizione decisamente fuor mano di Paestum e alla scelta come giornata di svolgimento: un martedì.

L’attesa era tanta: 450 like su un post si trovano solo nei siti dei quotidiani: eppure tanti sono stati i gradimenti all’articolo che annunciava la manifestazione su questo blog.
Alla fine hanno partecipato 16 aziende di vino, una di birra, dieci di olio, cinque artigiani selezionati da Giancarlo Capacchione, tutti i presidi cilentani Slow Food e le comunità del cibo.
Nell’arco delle sei ore non meno di cinquecento persone hanno varcato la soglia della enorme sala del Savoy, i laboratori sono stati sold out con frenetiche aggiunte di posti per accontentare tutti, numerosi i ristoratori di Napoli, Salerno e Avellino.

“Questa formula ha coinvolto molti ristoratori e ha assicurato l’arrivo di un pubblico qualificato, quello che pensiamo possa tornare commercialmente utile alle aziende espositrici più che ogni altro” commenta Luciano Pignataro che ora già pensa alla prossima edizione che, come questa, sarà “politicanti free”.


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