Bramaterra Riserva 2015 La Psigula

Pubblicato in: I vini da non perdere
Bramaterra

di Andrea Briano

Il Bramaterra che non ti aspetti.

Siamo in val Sesia un territorio particolarissimo, in poche parole è un vero paradiso per i geologi di tutto il mondo, e non sto esagerando, si tratta di un mega vulcano che colassando si è adagiato su un fianco creando una straordinaria diversità di suoli e sottosuoli.

Un terroir stupefacente che riesce a contenere tra loro vigne impiantate sui porfidi ed a poca distanza su sabbie marine. Parlando di terroir poi non possiamo dimenticare un clima che rispetto ai cugini di langa è sempre stato più rigido e difficile, ma che oggi si giova del cambio climatico.

A Novara alla degustazione “Alto piemonte” tra i produttori presenti, degusto e respiro, Gattinara molto interessanti, assaggio e respiro, Lessona finissimi degusto e respiro, Bramaterra assaggio e respiro.

Non è consueto contare quante volte si respira ma di certo ci si ricorda dei momenti in cui il respiro manca! Il vino di Claudia e Giacomo Foglia il Bramaterra Riserva 2015 fa mancare il respiro. Giacomo spiega che l’azienda, nata da meno di un anno , “Azienda vitivinicola La Tur” dopo aver ricevuto una simpatica raccomandata da uno sconosciuto produttore francese: tale Chateau Latour, ha entusiasticamente cambiato il nome in “La Psigula” , un toponimo dialettale che definisce la loro zona, da cui si gode di una vista mozzafiato, tanto per tornare ai respiri…

Giacomo e Claudia hanno dei numeri … un ettaro vitato, due vini, 555 bottiglie di “Coste del Sesia 2017”, e 1048 bottiglie di “Bramaterra Riserva 2015”

Un’ amica ed un amico Silvia e Sergio Barbaglia il loro mentore.

Bramaterra Riserva 2015 da vigna impiantata su porfido rosso ed in esposizione pieno sud. Come da disciplinare, 80% nebbiolo e 20% vespolina.
Alla vista di un bel rosso rubino carico.

Naso elegante che parte con note terziare boisé molto fini e pulite che amplificano i nettissimi sentori di frutta rossa e nera , lamponi loganberry e more di rovo. Ed ancora scatola di sigaro, tabacco virginiano, cacao amaro e soffio amaricante di rabarbaro. Prende temperatura ed arrivano note di erbe aromatiche e mirto. Sorso ricco ed opulento con tannino piacevolmente intenso e levigato, al palato vellutato con acidità vibrante e grande persistenza.

Un grande vino che invita a bere.


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