
di Marco Contursi
Ci sono posti a cui sei particolarmente legato, in cui ti senti a casa, in cui ti fanno sentire a casa.
I Moresani è il mio, agriturismo vero, svegliarti e respirare l’aria frizzante è una cosa che adoro, quasi quanto la pizza ‘roce della signora Filomena, cuoca eccezionale, mamma di Carmine e Domenico Monzo, e suocera di Gino Fedullo, che gestiscono questa splendida struttura, dotata di orti, ulivi, animali (capre, maiali, mucche), laboratorio per salumi e formaggi.
Quando mi chiamano, corro.
Stavolta l’occasione era Brumalia, una bella festa dei sapori autunnali del territorio. Ben 36 gli stand gastronomici lungo tutto il paese, è stata l’occasione per visitarlo. Sono venuto quassù tante volte ma mai mi ero addentrato in vicoli e vicoletti, mai ero entrato nella chiesa patronale.
E’ stata l’occasione per incontrare tanti amici, perché, qui, a Casal velino c’è una concentrazione davvero invidiabile artigiani del gusto.
Il primo stand, ovviamente quello dei Moresani, con Antonella, moglie di Carmine che proponeva zuppetta di fagioli e castagne, foglie e patate e gli immancabili salumi e formaggi. Qui piccola parentesi, mentre preparavano i salumi da portare c’ero anche io, e che ti scorgo nel banco refrigerato? Un capocollo, enorme, mostruoso che faceva bella mostra di sé, pur se costretto da una busta sottovuoto.
Ma la busta non può fermare chi ha fatto dell’assaggio dei salumi una religione, subito liberato il poverino, ed assaggiato, e che spettacolo, una cosa pazzesca, soprattutto se rapportato alle dimensioni che assomigliavano al collo di Mike Tyson.
Ritorniamo a Brumalia, vedi Giuseppe Pastore e il suo gin e non ti fermi? Ottimo come aperitivo e come digestivo.
Ogni giro, una sosta da lui ed eccomi pronto a ripartire, senza farmi mancare un assaggio dei conchiglioni ripieni di Fabio De Luca, vicino di stand di Giuseppe.
Ma io amo il porco e quindi il salsiccione arrostito di Carmine Rea, doveva essere mio e si conferma una delle cose più buone provate, insieme all’uovo di Marisa, che si chiama come mamma mia e, a quanto vedo,cucina anche come lei.
Della mia tavola di mare preferita, non ho potuto provare niente, perché chef Cristian D’Elia di Street Stritt, si è buttato sulla genovese di tonno ed io e la cipolla stiamo leggermente “appiccicati”.
Meglio deviare su un grande panino porchetta e broccoli, o salsiccia e broccoli, che soddisfano il porcofilo che è in me. Purtroppo non era possibile provare tutto, e non sono riuscito neanche a partecipare alla Masterclass di Alfonso Rotolo, che presentava il suo nuovo vino da uve primitivo, mi sono limitato a qualche bicchiere di rosso sfuso, rimediato qua e là.
Una manifestazione molto bella, in cui tutte le attività del paese hanno lavorato gomito a gomito, che ha animato per 3 sere un borgo delizioso come Casal Velino, da cui si può ammirare una delle più belle vedute del Cilento, che spazia dalla marina fino a Capo Palinuro.
Dai un'occhiata anche a:
- Tuttopizza 2025: svelati i dati dell’Osservatorio Pizza
- La straordinaria forza della solidarietà, una comunità virtuale per l’Aglianico del Vulture
- Caruso, ricordo del grande tenore
- Le Cantine Carputo raccontano i loro vini del mare
- Buonissimi 2025: raccolta record di 277.740 euro in una serata indimenticabile
- Capra, Capra, Capra, tutti i segreti del suo latte a Gustophia
- I Viaggi del Gusto e del Sapere: il Provolone del Monaco DOP da “Ieri, Oggi, Domani”
- Walter Massa insignito del “Grosso d’Oro”, la moneta al valore civico, di Tortona