Cantina Alabastra i vini incontrano i salumi di razza autoctona

Pubblicato in: I vini da non perdere

ALABASTRA
CESINALI
Via Monteuovolo, 16
Tel. 339 3263587
www,alabastra.it
Ettari: 4
Bottiglie prodotte: 25mila
Prima vendemmia: 2016

Metti un enologo e una bravissima sommelier campionessa d’Italia. Metti un irpino e una sarda. Insomma, se cercate una azienda con un progetto coerente, ben disegnato e non modificabile questa fa al caso vostro. La sintesi della filosofia di Lucia Pintore e Angelo Valentino, moglie e marito, è molto semplice: far uscire i vini quando sono pronti e non quando li chiede il mercato. E dobbiamo dire che in questo caso bisogna essere sardi più irpini per resistere alle tentazioni e tirare dritto. Ma non solo: le annate non buone si saltano o le uve vengono declassate da docg e igt se non corrispondono ai parametri richiesti. Intendiamoci, parliamo divini che invece di essere ottimi sono semplicemente buoni. Ma Lucia e Angelo chiedono il massimo a questo sforzo comune, con poco interventismo in campagna e in cantino e soprattutto vini che sanno aspettare prima di uscire in commercio. Insomma, qui si fa quel che si dice. Punto. Una chicca per amatori che vale la pensa di scoprire

Vini prodotti
Campania Fiano igt, Alanaia Fiano di Avellino docg, Campania Greco igt, Astralea Greco di Tufo docg, Agata Campania Falanghina 33.09, Argha Campania Aglianico igt, Campania Aglianico igt, Taurasi docg, Spumante Brut

REPORT DEL 23 MARZO 2025

di Marco Contursi

Non conoscevo se non di fama Lucia Pintore, originaria della Sardegna e miglior sommelier d’Italia nel 1987, prima donna a vincere l’ambito riconoscimento. Non sapevo neanche che oggi era stata adottata dalla terra irpina dopo il suo matrimonio con l’enologo Angelo Valentino che conobbi tanti anni fa in una escursione slow con la mitica Rita Abagnale. E così quando l’amica sommelier Stefania Episodio mi ha proposto una serata da loro, alla Cantina Alabastra di Cesinali, con salumi e i loro vini sono stato davvero felice di accettare.

Vini importanti richiedevano salumi di pari caratura ed ecco che ho deciso di calare due sette di denari della norcineria del sud: I salumi di casertana di Dino Martino e quelli di suino nero dei Nebrodi di Sebastiano e Luisa Agostino, prodotti di assoluta eccellenza da animali allevati liberi.

Il resto l’hanno fatto i sottoli di Lucia, le spiegazioni di Angelo sui vini degustati (falanghina, greco, spumante brut, e un passito che fa Angelo), un delizioso secondo piatto a base di maiale e mirto, e i dolcetti sardi, senza dimenticare un assaggio di torta essendo il compleanno di Lucia.

Belle persone, bei vini, bei salumi, bellissima serata.

Quando oltre a riempirsi la pancia si fa anche cultura del cibo e del vino, la serata ha sempre una marcia in più.


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