Cantina Castelle a Castelvenere. La famiglia Assini viticoltori da generazioni, nel cuore del Sannio beneventano

Pubblicato in: Cantine e Produttori di Vino
Cantina Castelle il produttore Raffaele Assini

di Franco D’Amico
Nella terra vocata per eccellenza alla viticoltura, come Castelvenere nel Sannio beneventano, in visita alla Cantina della famiglia Assini con i fratelli Raffaele e Mariano, produttori vinicoli da generazioni, oggi collaborati dall’enologo Vincenzo Coppola, per raccontare ancora una volta le eccellenze della Campania, cuore di grandi vini, dove qui incontriamo in particolare la Barbera del Sannio, autoctona derivata dall’antica varietà “Camaiola”.

Il Sannio parla chiaro, dall’alto dei suoi diecimila ettari vitati e oltre rappresenta nel complesso della provincia di Benevento il fiore all’occhiello del comparto vitivinicolo in Campania, annoverando tre denominazioni di origine e una indicazione geografica per più di sessanta tipologie di vini. Ma sono gli autoctoni dell’area che onorano il patrimonio viticolo sannita, come l’aglianico, piedirosso, sciascinoso, l’agostinella e falanghina, cerreto e coda di volpe e gli altri.
La collocazione geografica nella Valle Telesina, contorniata dai Monti Matesini e dal Taburno, nonché da importanti corsi d’acqua, il clima e la fertilità del terreno contribuiscono ad arricchire queste colline con tipiche colture di viti ed olivi, per cui Castelvenere è nota quale importante centro agricolo per la produzione non solo di uve – dal 1996 infatti fa parte dell’Associazione Nazionale “Città del Vino“-  ma anche di ottimi oli extravergine di oliva e di altri prodotti della terra, insieme alle pietanze storiche della tradizione come la “scarpella” o gli “struppoli” della valle telesina, squisitissimi, che raccontano questi luoghi e rappresentano insieme a tante altre bontà le primarie fonti di sostentamento dell’economia locale, prettamente di derivazione agricola, elementi identitari delle comunità sannite.

La Cantina Castelle ha avuto origine nel 1992 grazie alla passione per il proprio territorio dei fratelli Mariano e Raffaele Assini, con radici profonde nella tradizione agricola di famiglia. Tanta volontà e intraprendenza hanno costituito le fondamenta di questa realtà aziendale che, con spirito innovativo e canoni moderni, trova ampio e positivo riscontro in un mercato sempre più difficile da gestire ai tempi nostri.

Siamo agli inizi degli anni ’20 del secolo scorso che la generazione Assini intraprende la tradizione agricola legata alla produzione di uve. Dai successivi ricambi generazionali avviene lo stacco deciso con rinnovo degli impianti vinicoli per la produzione sostanziale della Falanghina del Sannio e Barbera del Sannio.
Con il recupero e l’impianto di tali vitigni autoctoni del territorio, allo stato attuale corrisponde un totale di colture pari a sei ettari, distribuiti in varie località nel comprensorio di Castelvenere, con contributi ulteriori di conferitori per una produzione di circa 60.000 mila bottiglie annue, distinte in varie tipologie.

 

ETICHETTE vini bianchi:

La Falanghina del Sannio DOP è prodotta in purezza e proviene dal vigneto principale in Castelvenere. Vendemmia prevista nella terza decade di settembre, mediante pigiatura soffice e fermentazione in acciaio, per un grado alcolico di 13°. Colore giallo paglierino tipico con riflessi verdolini, al naso profumi di frutta a polpa bianca e fiori, tra gusto equilibrato e note leggermente acide.

Segue la versione IGP e la KIDONIA DOP, quest’ultima con vendemmia tardiva in ottobre, affinata in barrique almeno 6 mesi, di grande struttura ed equilibrio e buona persistenza gusto-olfattiva. Poi le etichette di Fiano e Greco a chiudere per i bianchi.

Filosofia dell’azienda Castelle: “Nella conduzione agronomica applichiamo programmi di coltivazione biologica a basso impatto ambientale con una sensibile riduzione della quantità dei fitofarmaci applicati. Pratichiamo un utilizzo esclusivo di dosi mirate di solfato di rame e zolfo, facciamo rifiuto assoluto di pesticidi e diserbanti. Sono inoltre in fase di sperimentazione progetti di inerbimento del suolo agricolo. L’obiettivo è quello di preservare al massimo l’integrità del terreno, facilitando lo sviluppo di humus, difendendo così la presenza di erbe che influiscono positivamente sullo sviluppo vegetativo della vite”.

A ben rappresentare la tradizione di imprenditori vinicoli della famiglia Assini, anche questa bella bilancia basculante in legno, datata fine 1700, a significare il lavoro generazionale svolto nel tempo dai trisavoli che ricoprivano già allora il ruolo di “mediatori” nella vendita delle uve nell’area di Castelvenere.

 

ETICHETTE vini rossi, un rosato e un passito:

Tre rossi rappresentano egregiamente l’azienda Castelle, in primis il “territoriale” Barbera del Sannio DOP, allevato in purezza qui a Castelvenere, vendemmia ad ottobre e affinamento in acciaio per un comparto alcoolico di 14 gradi. Il colore è rosso rubino, limpido e consistente, i profumi e il gusto sono i tipici sprigionati da questo vitigno, frutti rossi e gusto secco, morbido e equilibrato.

L’Aglianico della casa lo troviamo nelle etichette DOP e IGP, in rosato e anche elevato in barrique “Propileo” Riserva, prevedendo un affinamento di 12-14 mesi.

Falanghina IGT Passito 2014, segnalato a Vitigno Italia, con cui l’azienda è presente tra i vini da dessert con questa bella etichetta, derivata dal vitigno di Falanghina con vendemmia prevista ad inizio novembre e successivo appassimento su graticci di uve selezionate per 40/50 giorni, con pressatura soffice. Segue la fermentazione in botti di rovere francese e conseguente affinamento per 12 mesi.

La Cantina Castelle offre anche la possibilità di degustare i propri vini unitamente ad una cucina di qualità con formula ristorazione. Un’Enoteca fornita quindi, con le etichette enunciate da degustare e abbinare a piatti appropriati, che avremo modo sicuramente di approfondire in altra occasione.

Nel contesto della visita alla Cantina Castelle, già riconosciuta a vari livelli, abbiamo degustato per il brindisi finale una Falanghina Brut realizzata dai fratelli Assini, con uve derivate da un vigneto “dedicato” a questa etichetta e la sua spumantizzazione modalità autoclave per 6 mesi avviene nell’area beneventana presso una nota azienda vinicola.

Un bel calice di bollicine, importante e tutto del territorio, rappresentato con uno dei vitigni tipici di Castelvenere, la Falanghina sannita tanto amata dai bianchisti, poi in questa versione brut, con una vendemmia propriamente anticipata alla prima decade di settembre per conferire le giuste componenti organolettiche al prodotto finale. Alla vista un giallo paglierino dal perlage fine e persistente, al naso profumo ricco e fruttato, con note tipiche di crosta di pane. Al gusto asciutto segue freschezza e acidità equilibrata.

Siamo ai saluti, ho avuto il piacere di reincontrare Raffaele e Mariano Assini dopo Vitigno Italia edizione 2018, tenutasi a Napoli – Castel dell’Ovo, l’avevo promesso che prima o poi ritornavo a Castelvenere, con mio grande piacere e i migliori auspici alla splendida Città Europea del Vino 2019, in una terra che esprime quanto di meglio si possa desiderare con la passione della cultura enologica. E non finisce qui.

Cantina Castelle – wine & food
azienda agrituristica con ristorazione e visita in cantina

Via Nazionale Sannitica 48 CASTELVENERE (BN)
Tel. 0824 940 23

www.castelle.it – on facebook
vendita diretta in cantina – agenti esterni – vendita all’estero
Enologo Vincenzo Coppola – agronomo

 


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