Casadonna di Niko Romito come non l’avete ancora vista, la visita completa in 40 foto

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Tutto avviene di notte, come sempre. Di sei anni fa. Niko Romito era già un bel 16 sull’Espresso e passò una serata in un pub con amici a Castel di Sangro, un paesone meticcio campano/abruzzese. Cercava qualcosa di nuovo e lo trovò quando il proprietario gli disse: “c’è un vecchio convento disponibile appena fuori il centro”. La luna piena favorì la visita dopo aver scavalcato la recinzione ed essere trapassato dalla post-adolescenza alla maturità.

Fu amore a prima vista: improvvisamente capì lo spazio e lo volle. La mattina dopo si svegliò e iniziò a muoversi per prenderlo.
La fortuna gli si mise accanto: molti erano in trattativa con i proprietari, una famiglia di avvocati emigrati negli States, a Chicago. E fu lì che un suo amico avvocato di Pescara chiuse l’accordo dopo qualche mese.

Ci siamo capitati domenica scorsa insieme a Fiammetta Fadda e Anna Scafuri, di rientro su Roma. Il mestiere mi ha aiutato: alcuni ne avevano già parlato, ma solo alla platea dei gourmet, nessuno aveva ben spiegato in effetti di cosa si tratta a chi è fuori dal settore.

Si tratta in sintesi di questo
1- Il ristorante Reale di Rivisondoli, il più quotato dalla critica in Abruzzo e uno dei primi in Italia, si è spostato qui con lo stesso numero di tavoli e posti. Massimo una trentina.
2-Lo spazio, gli spazi, consentono di gestire anche la banchettistica.
3-Ci sono sei camere per chi vuole restare dopo cena o fermarsi per qualche giorno in più
4-A gennaio si aprirà una scuola di cucina dedicata solo al livello professionale. I ragazzi resteranno un anno qui ad imparare il mestiere prima di disperdersi nel mondo a divulgare il verbo.
6-In collaborazione con l’azienda Feudo Antico di Tollo e l’Università di Milano è stato organizzato un vigneto sperimentale seguito da Attilio Scienza di pecorino. E’ la vigna più alta di questo vitigno che sta mettendo in discussione il primato della Falanghina a Roma.

Qui Niko e la sorella Cristiana con Gianni e la squadra intera ha avviato la sua comunità del cibo. Un progetto teso non solo a fare buona cucina ma anche a creare e impossessarsi del sapere gastronomico.
Perché non c’è governo senza sapere e conoscenza. E questo è il primo luogo del genere nel Centro Sud.
Abbiamo trascorso una intera mattinata qui e adesso ve lo presentiamo.

Il sito di Casadonna


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