Caserta, La Fazenda. C’è Raffaele Zaccariello a far pizze con Simone Gallo che lo coccola

Pubblicato in: Le pizzerie
La Fazenda raffaele  Zaccariello e Simone Gallo

Pizzeria La Fazenda Caserta

Via Roberto Forlani, 1
Tel. 0823.450735
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Aperto sempre.
Chiuso sabato e domenica a pranzo
Pizze da 4 a 9 euro

di Tommaso Esposito

Simone Gallo ha grande esperienza nel mondo della ristorazione casertana.
Sta qui da una ventina di anni, ma prima ha gestito altri locali e pizzerie.
Una persona appassionata e sincera come lui è rara a trovarsi da queste parti.

Si fanno grandi numeri soprattutto d’estate negli spazi aperti. L’atmosfera è un po’ da grande agriturismo, old style.

C’è la linea di cucina.
E c’è la pizzeria.
Da questo bancone e da questo forno sono passati Daniele Uditi, un pizzaiolo napoletano ora famoso a Los Angeles conosciuto come lo chef delle celebrità, e anche Otello Schiavon.

Ora ci sta Raffaele Zaccariello.

Ha venticinque anni, un figlio di due.
Fa il pizzaiolo da quando ne aveva quattordici.
Ha cominciato proprio qui con Uditi.
Aria da scugnizzo.
Sicuro di sé.
Piglio da guappo buono.
Capace di fronteggiare il pienone delle serate, senza perdersi d’animo.
Ah, è stato pure in squadra con Ciccio Vitiello per due anni, fino a qualche mese fa.
Miscela farine.
Impasta con buona idratazione.

Fa lievitare con il criscito.

E, dunque, la pizza eccola qua.

Cornicione a canotto, taglia M/L.
Qua a Caserta, lui dice, va di moda il canotto.
Lo fa per accontentare i clienti che gli chiedono lo stile Martucci, ma sa fare anche il cornicione basso.
Ecumenico, insomma.
La pizza è decisamente strutturata in modo da esaltare la componente pane.

Aroma deciso ovviamente per il tipo di miscele di farine e di lievitazione.
Il forno a legna ci mette il suo, soprattutto quando è a manetta.
E allora mangerete una pizza di sostanza, eppure morbida, scioglievole.
Quella nel ruoto, che al taglio si dimostra stile Bonci, è buona.

Poi c’è la Napoletana, pomodoro, origano, aglio, olio che a Caserta si chiama così.
A Napoli è la Marinara.

E la Marinara che qui è con le acciughe, i capperi, le olive.

Raffaele vira sul goloso con la parmigiana e cornicione ripieno di ricotta e pepe.

Poi la carrellata delle tradizionali e una rara Bianca Capricciosa.

Insomma questo Raffaele è un altro pizzaiolo chiaramente in crescita.

Per ora è coccolato da Simone che gli dà spazio e libertà.

Che sono i presupposti più veri, rari, sinceri per fare cose, ma soprattutto pizze, sempre più buone e belle.


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