I 5 consigli d’oro da seguire per non spendere inutilmente al sushi

Pubblicato in: Minima gastronomica
Sushi Che Passione

di Ugo Marchionne
Quante volte vi sarà capitato di andare fuori a cena a mangiare giapponese e a fine serata vi siete ritrovati a pagare un conto astronomico. Colpa del caro prezzi? Forse. Colpa del costo della materia prima? Potrebbe essere. Diciamoci la verità, spesso è colpa nostra e delle nostre scelte poco oculate. Il menù della maggior parte dei ristoranti giapponesi sono costellati di “Falsi Amici”, di scelte easy e rassicuranti, che alla fine finiscono per far lievitare il conto in modo esponenziale ed in maniera incontrollata. I ristoranti giapponesi, oramai cosi di moda sono noti per essere alcune fra le proposte più care in assoluto. Come fare quindi per evitare un conto da emiro del Qatar pur mangiando bene, sano e di qualità? Basta seguire queste semplici regole ed avere un occhio vigile al menù.

1) “sushi set” si o no?

Nelle nostre cene con gli amici o anche in coppia, spesso ci troviamo ad ordinare uno dei famosi “Sushi Set” proposti dai ristoranti giapponesi che dovrebbero contenere il meglio del meglio del meglio, del sushi, del sashimi e dei rolls proposti a la carte. Purtroppo non è sempre così. Molto spesso infatti in queste selezioni si trova una noiosissima ripetizione di pezzi e materie prime buttate un po’ così, alla rinfusa, tra un nigiri ed un California Roll. I ristoranti di livello più basso infatti fanno del volume e dell’effetto scenico la loro arma vincente, frutta, fiori, colori, forme ed impiattamento, ma in realtà…poca, pochissima sostanza. Tutto fumo e niente sushi. Meglio quindi propendere per un omakase o un percorso degustazione, che ove presente, allo stesso prezzo di un set da 50 o 70 pezzi, vi darà seriamente la possibilità di farvi provare quanto di meglio la proposta gastronomica del ristorante ha da offrire. Meglio quindi prediligere la qualità alla quantità, peraltro venduta a carissimo prezzo.

2) finche’ la barca va…lasciala andare

Lasciate perdere le cosiddette “Barche”. Sono la mortificazione più totale del sushi. A differenza dei set, all’interno delle barche troveremo solo riso e poco altro. Immaginate la questione così. Ho un bella mise en place e un veicolo di presentazione teatrale da riempire, ovviamente al minor costo possibile. Come faccio? Riso, tanto riso e pesce scadente. Purtroppo è questa la triste verità in moltissimi ristoranti, che peraltro ha causato un allarmismo talvolta ingiustificato nei consumatori. Le “Barche” sono la scelta del menù che sicuramente ha fatto aumentare la popolarità del sushi, ma sicuramente non gli ha reso giustizia.  Inoltre considerate che una barca di media grandezza costa su per giù 50-60 euro. Ne vale la pena? Fate voi i conti.

3) evitare il sushi di lunedi e limitate i takeaway al ristorante

Quando mangiate giapponese pensate in primis alla freschezza. Va da sè quindi che la qualità della materia prima risente degli stessi meccanismi della grande distribuzione. Ordinereste mai il pesce quando le pescherie sono chiuse? Certo che NO! Ergo, cercate di evitare i giorni in cui il mercato non offre un prodotto fresco e a prezzi ragionevoli. Inoltre, a proposito di freschezza, quando considerate che il sushi perde fragranza dopo circa 20 minuti, pagare cifre ingiustificate e troppo alte per un takeaway al ristorante, vi sembrerà di certo inopportuno. Meglio sedersi e ordinarlo direttamente al bancone di un sushi bar.

4) attenzione alle zuppe e agli appetizers

Tempure, ravioli, edamame e zuppe varie. Quante ne abbiamo mangiate e quante ne mangeremo. Le ordiniamo con facilità perchè ci piacciono sicuramente e non offrono il fianco al rischio dell’ignoto, eppure anch’esse hanno un costo che va considerato. Con un prezzo medio dai 5 fino ai 15 euro sono una voce non trascurabile del conto che in aggiunta alle portate principali, ai dolci e agli antipasti più consistenti come le tartare o i carpacci, fanno lievitare in maniera esponenziale la cifra finale. Un consiglio? Ben vengano quando necessari, ma non ordinateli in automatico, se già siete degli esperti sono una ripetizione inutile.

5) occhio ai fuori menu’

Il fascino del fuori menù attira tutti. Proposte esotiche, con materie prime ricercate oppure particolari special del giorno sono il sale delle nostre cene, le rendono interessanti e danno quel pizzico di novità ad un ristorante che magari già conosciamo. Attenzione al prezzo però, chiediamo prima di ordinare. E’ facile infatti incappare in ricarichi incontrollati sul prezzo di voci estranee al menù codificato. Furbata? Forse. Basta un minimo di accortezza e perizia in più. Chissà che il piatto speciale non possa rivelarsi alla fine una sublime sorpresa!

Il sushi costa, è innegabile. E’ diventato di moda ed è uno dei trend più redditizi in fatto di cibo per investitori e ristoratori. Non farsi raggirare o non pagare cifre da capogiro è possibile, basta un minimo di accortezza e di esperienza nell’ordinare. Dimentichiamoci della quantità e pensiamo alla qualità e alla ragionevolezza dei prezzi, evitando piatti che finirebbero per non essere mangiati o che già conosciamo bene. Siate temerari ma sempre con un occhio alla spesa. ITADAKIMASU!

Buon Appetito.


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