Cut al Santuario di Caravaggio, il fuoco sacro sotto le padelle dello chef Andrea Fresia

Cut Ristorante a Caravaggio
Via Amilcare Bietti 28
Mob 3348312900
Sempre aperto
Chiuso lunedì

Andrea Fresia, chef e titolare del Ristorante Cut a Caravaggio

di Marco Galetti

Cut, uno scorcio della sala gestita con garbo, precisione ed efficienza da Paolo che si è sempre premurato di chiedere se tutto stesse andando bene, attenzione non scontata e gradita

Ventotto coperti, suddivisi in due ambienti, ottimale la distanza tra i tavoli e le dimensioni degli stessi, locale elegante, silenzioso, mise en place essenziale, sedute comode, luci soffuse, poche ombre così come per quel che concerne i piatti tutti ben eseguiti e serviti con i tempi giusti e alla giusta temperatura di servizio.

Se per onestà intellettuale, e nel rispetto di chi legge, volessimo proprio andare a scovare qualche pagliuzza, direi l’assenza di un benvenuto dalla cucina e la mancata disponibilità di un Greco di Tufo indicato sulla carta dei vini che si presenta con bollicine entry level che costano quanto due piatti in carta, nel complesso, alla luce di un percorso quasi netto in ognuna delle mie recenti visite, questo posto è una garanzia quanto ad ambiente, servizio, esecuzione delle portate, materie prime e, ultimo ma non ultimo, comodo parcheggio adiacente.

Andrea Fresia, probabilmente avvantaggiato dalla vicinanza al Santuario, possiede indubbiamente il fuoco sacro in ambito culinario, come raramente mi è capitato ho trovato equilibrio, pulizia, gusto in ogni preparazione, senza eccessi quanto a tecnicismo, ma anche senza appiattimento, credo ci sia molto studio a monte prima di presentare questi piatti di mare che regalano sempre una sensazione di “compiuto”, un po’ come l’armonia che percepiamo quando musicalmente ascoltiamo alcune note in sequenza, non una di meno non una di troppo, semplicemente quelle giuste.

Santuario di Caravaggio, quanto al profano, anzi pro fame, ecco una sequenza dei migliori piatti degustati al Cut, un accogliente ed elegante ristorante non lontano dal Santuario

Cut, focaccia e grissini, non si viene mai lasciati col cestino vuoto, plauso a Paolo e alla focaccia

Cut, Franciacorta extra Brut rosé di Cavalleri

Cut, branzino marinato con senape e agrumi, l’indovinata apertura di un recente e più che soddisfacente percorso alla carta

Cut, insalata tiepida di polpo e patate, per qualità, quantità, presentazione ma, soprattutto, gusto, non sembra un piatto da business lunch, eppure… invito alla meditazione e alla frequentazione

Cut, linguine Mancini con ragù di gamberi e calamari

Cut, risotto con asparagi e fonduta di pecorino, lo chef ha mano estremamente felice sui risotti, il risottaro seriale scrive, ripensa e gode

Cut, fregola ai frutti di mare

Cut, gnocchetti croccanti con fonduta di taleggio e zucca senapata, piatto centratissimo condiviso con un altro appassionato e assaggiatore che, come me, ha gradito

Cut, risotto con cavolo e taleggio, cavolo che risotto, a dispetto del cavolo che solitamente evito

Cut, gnocchetti ai calamari con carciofi e olive taggiasche

Cut, spaghetti Mancini, gamberi rossi e burro ai ricci di mare, menzione speciale per l’intoccabile signature dish dello Chef che non ha lesinato né con i gamberi né con l’intensità del sapore, apprezzata appieno ogni singola forchettata

Cut, gnocchetti di patate, cavolo romanesco, gamberi e calamari, le piccole dimensioni degli gnocchetti favoriscono ogni assaggio che riesce a comprendere con soddisfazione ogni ingrediente

Cut, vitello tonnato

Cut, pollo alla curcuma e verdure, sia il pollo che il vitello del piatto precedente si fanno apprezzare per morbidezza e succulenza per una pausa pranzo d’autore all’insegna del gusto e della digeribilità

Cut, pesce di scoglio alla livornese con crema di cavolfiore

Cut, moscardini in umido su vellutata di patate, morbidezza e tenerezza, altra accoppiata vincente, parole e musica dello chef Andrea che suona ad occhi chiusi la sua batteria di pentole

Cut, polpo arrostito, crema di patate al rosmarino e bbq di polpo, preparazione confortante, che è una bellissima parola, grande equilibrio, tecnica e quella salsa… il piatto che vale il viaggio, ma non il solo, qui si torna e sono tornato sempre più che volentieri.

Cut, crostatina con crema pasticciera e pere

Cut, millefoglie, crema alla fava tonka e cioccolato, poi, insieme al caffè, vengono gentilmente offerti dei freschissimi biscottini, bonus

Cut, l’insegna, cosa ci insegna questa parabola di immagini e di piatti, una ventina, davvero interessanti soprattutto alla luce del fatto che molti di quelli sopra descritti e fotografati fanno parte del menù business….

Se la sera e la domenica a pranzo i prezzi sono commisurati ad una piccola e mirata offerta esclusivamente di pesce (garanzia di cura e freschezza da preferire alle sterminate ed incomprensibili carte) da martedì a venerdì a pranzo vengono proposti un paio di primi e altrettanti secondi, sia di carne che di pesce, preparati e serviti con la stessa cura, questo interessantissimo business lunch al costo di €25 prevede acqua, calice di vino, caffè e la scelta di due piatti tra quelli della proposta giornaliera.

Imperdibile una visita a pranzo dunque, favorevolissimo il rapporto qualità prezzo in questo luogo oramai di riferimento e, garantisco, di rilassamento e appagamento, che, sommessamente ed in punta di forchetta è entrato, per rimanerci, tra i miei indirizzi “sicuri”, indirizzi che, nonostante le innumerevoli prove e riprove lungo anni di militanza, non sono poi molti.

Cut Ristorante a Caravaggio
Via Amilcare Bietti 28
Mob 3348312900
Sempre aperto
Chiuso lunedì


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