
di Enrico Malgi
Pochi giorni fa siamo rimasti tutti scioccati dalla luttuosa notizia dell’improvvisa dipartita di Gaetano Bove, grande personaggio e produttore insigne della Costiera Amalfitana, operante nella frazione di Tramonti.
Da più di una dozzina d’anni avevo il piacere di intrattenere con lui un ottimo rapporto professionale ma soprattutto molto sincero ed amichevole, perché Gaetano era una persona speciale, intelligente, operosa, comunicativa e dotata di grande fair play, per cui diventava facile approcciarvisi.
Ogni qualvolta imbottigliava i vini delle nuove annate, oppure c’era qualche novità da propormi Gaetano era sempre disponibile a farmi assaggiare le bottiglie in anteprima. Ed in tutti questi anni ne ho assaggiate davvero tante, tutte di ottima qualità, frutto di una produzione territoriale di soli vitigni autoctoni, in cui si distingue in modo particolare il Tintore di Tramonti, una rara specie varietale a bacca rossa che è diventata il vero vessillifero di questa piccola enclave amalfitana, perché si coltiva soltanto nel comprensorio di Tramonti a piede franco su ceppi ultrasecolari col sistema a pergola e su un terreno di natura vulcanica.
Una delle migliori etichette aziendali è denominata “E’ Iss Tintore Prephilloxera Igt Campania Rosso”. Un vino degustato molte volte, di cui ho scoperto una bottiglia che conservavo ancora gelosamente nella mia cantina datata 2017.
Tintore in purezza passato in acciaio, legno e vetro per circa tre anni e prodotto soltanto con un numero limitato di bottiglie. Gradazione alcolica di quattordici gradi. Prezzo attuale orientativo di 40,00 euro.
Nel calice emerge una tonalità di rosso fuoco intenso e cupo, come una notte senza stelle. Straripante di accattivanti profumi il complesso bouquet, dal quale il naso attinge una grossa quantità di fragranze, a cominciare da quelle prettamente fruttate di amarena, prugna secca, uva passa, carruba, mandorla tostata e piccole drupe del sottobosco. Dappresso si approcciano poi modulati e variegati aromi floreali di viola, rosa e garofano, sensitivi afflati vegetali di macchia mediterranea ed umori speziati di chiodi di garofano, noce moscata, pepe nero e zenzero. La pulsazione terziaria ci dà dentro proponendo svolazzi di caffè torrefatto, tabacco, liquirizia, cioccolato fondente, grafite ed impronte empireumatiche e sulfuree. Impatto del sorso sulla lingua etereo, austero, corposo, potente, avvolgente, profondo, imponente, monumentale, temprato, sanguigno, solido, esuberante, vibrante, materico, strutturato, centrato, infiltrante e scattante. Timbro terroso. Buona la freschezza. Tannini presenti, ma senza graffiare. Legno ben dosato. Fierezza palatale sensuale, sapida, morbida, equilibrata, sfaccettata, sostanziosa, caratteriale, reattiva e dinamica. Vino che non ha ancora raggiunto lo zenit. Allungo finale interminabile, avviluppante ed appagante. Da abbinare ad un piatto di pasta al ragù e cosciotto di agnello al forno con patate.
Un grande, straordinario ed impressionante vino, che riflette perfettamente un areale dotato di un ecosistema unico nel suo genere. Una sorta di creatura, così cara a Gaetano che ha saputo dare lustro ed onore al suo inventore e facendosi portatrice di armonia e di forte dignità. Riposa in pace caro Gaetano!
Tenuta San Francesco
Tramonti – Frazione Corsano – Via Fieccia
aziendasanfrancesco@libero.it – www.vinitenutasanfrancesco.it
Enologo: Carmine Valentino
Ettari vitati: 12 – Bottiglie prodotte: 60.000
Vitigni: Tintore, Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Biancolella, Pepella e Ginestra.
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