Non c’è dubbio ormai che questo sia uno dei migliori bianchi italiani, capaci di competere con qualsiasi proposta senza sfigurare. Lo chiamiamo assetati di sale e di acidità dopo altre proposte perché non potevamo farne a meno durante una bella cena a Palazzo Petrucci dove è importante che i bianchi siano di grande corpo.
Avevamo provato altre volte questo piccolo capolavoro di Guido Marsella, la prima annata in cui ha deciso di aspettare due stagioni invece di una prima di metterlo in commercio. A quattro anni dalla vendemmia il Fiano che nasce dalla terra nera di Summonte a ridosso del Vesuvio è sicuramente carico di energia e, soprattuto, di buon equilibrio. La materia, come sempre avviene in tutte le annate, è tanta, ma ben sostenuta dall’acidità che sgorga infinita, ripulisce e domina il palato.
Cenni di frutta ma anche note fumé, un bianco che chiaramente sta muovendo i suoi primi passi. Da conservare, avendone, per gran parte della vita.
Sede a Summonte, Via Marone, 1. Tel. 0825.626555, fax 0825.624374. Enologo:Guido Marsella. Ettari: 23 di proprietà. Bottiglie prodotte: 20.000. Vitigni: fiano di Avellino
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