GARANTITO IGP. Vineria le Potazzine a Montalcino: un posto sicuro!

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La vineria Le Potazzine

Il cibo ed il vino secondo Carlo Macchi, Luciano Pignataro e Franco Ziliani.
Ogni lunedì, i tre blog di Vino Igp (I Giovani Promettenti) offrono ai loro lettori un post scritto a turno dai giornalisti Carlo Macchi, Luciano Pignataro e Franco Ziliani”.

Di solito nelle località turistiche toscane non si mangia tanto bene, anche se queste fanno parte di circuiti enoturistici. Montalcino è una delle località più enoturistiche d’Italia e forse del mondo, dove la proposta ristorantizia si è moltiplicata a dismisura, con il risultato che bisogna stare molto attenti se si vuole mangiare bene e spendere una cifra giusta.

Partendo da questi presupposti la scheda nasce da un “vissuto-stratificato”di almeno 4-5 anni, dovuto ai pranzi che per tre-quattro giorni l’anno la redazione di Winesurf ha consumato al termine degli assaggi giornalieri, di Brunello, Rosso, etc.  Posso quindi dire a ragion veduta che la Vineria Le Potazzine è uno dei posti più testati d’Italia. Mettete infatti  quattro assaggiatori per 3-4 giorni per 4-5 anni ed otterrete 40-50 pasti. In tutti questi pasti neanche una volta abbiamo mangiato cose mal cucinate, mal presentate, mal servite. Una scheda IGP è quindi il minimo.

Tutto nasce da Gigliola e Giuseppe Gorelli, giovane coppia che sicuramente qualche volta riesce a passare qualche ora assieme. Giuseppe (che diversi anni fa lavorava anche come tecnico al Consorzio del Brunello) ha infatti da mandare avanti la cantina delle Potazzine, mentre Gigliola oltre alla vineria deve seguire l’enoteca a fianco del locale e last but not least i figli che in questi anni ( prova inequivocabile che ogni tanto si sono incontrati..) hanno messo la mondo.

Ma veniamo al locale: si trova davanti al Palazzo Pretorio di Montalcino (dove vengono attaccate le mattonelle dell’annata, tanto per capirsi). L’interno è caldo e accogliente, foderato com’è di bottiglie di vino e cadenzato da tavoli dove la semplicità studiata dell’apparecchiatura riesce a conferire sia austera eleganza sia  un tocco di familiarità. D’estate ci sono anche diversi tavoli esterni dove, sotto ampi ombrelloni  si può mangiare. Ma cosa si può mangiare? Cucina toscana, anzi ilcinese, anzi di casa Gorelli, basata su due principi ferrei: ottime materie prime e cucinate sempre alla maniera di casa Gorelli, a costo di tenere il cuoco a fare prove per intere giornate. Il risultato lo si può iniziare a capire con gli stratosferici crostini neri toscani, che sembrano avere il sapore perduto delle cose di nonna, come del resto lo stesso ragù con cui vengono conditi i pici (a Montalcino si chiamano pinci). Questi però vengono proposti anche nella variante cacio e pepe che, nonostante la romanità del piatto, riescono molto bene. Non si può non citare la ribollita, la pappa al pomodoro e l’estive tagliatelle fresche alle verdure. Tra i secondi sia che si vada su cose essenziali come salsicce e fagioli o la tagliata di manzo al rosmarino con patate (spettacolose quest’ultime) o  leggermente più elaborate come il peposo con purè di patate e la scottiglia di maiale e pollo il risultato sarà sempre lo stesso. Avrete mangiato a sazietà un piatto saporito, ben cucinato, ben presentato ed anche (scusate se è poco) ben servito dai giovani ed efficienti camerieri. Capisco: non siamo davanti ad una proposta amplissima, a piatti ricercati, eterei, raffinati  ma…scusate il francesismo “Qui s’en fou!” Trovare un posto affidabile a Montalcino giorno dopo giorno, anno dopo anno, dove spendi anche cifre molto equilibrate, a me basta e avanza.

Mi accorgo di aver tralasciato una cosuccia da niente per una vineria: i vini. Semplicemente c’è lo stesso grande assortimento dell’enoteca a fianco, con gli stessi prezzi. L’unica differenza sta in cinque euro in più per il servizio che, specie per bottiglie con prezzi inferiori ai 20€ può essere visto come il tallone d’Achille del locale (perché non pensare a due fasce di ricarico-servizio vini?). Interessante anche il servizio a bicchiere di almeno 10 etichette diverse.

Se non parlo dei dolci fatti in casa sono convinto che Gigliola si arrabbia: quindi eccovi  la crostata casalinga e la panna cotta (fatta con panna fresca) con salsa di frutta fresca.

Uscirete appesantiti solo dalla sostanza dei piatti, ma tanto la via centrale di Montalcino parte da lì ed è tutta in discesa: sembra fatta apposta per digerire “deambulando lente”.

Carlo Macchi

Vineria Le Potazzine
Piazza Garibaldi 9/11, 53024 Montalcino (SI)
Tel 0577846054, fax 0577849418
Mail: vineria@lepotazzine.it
Sito web: www.lepotazzine.it

Prezzo medio: 30-35 Euro vini esclusi
Ricarico medio sui vini: 40%  + 5 euro a bottiglia per il servizio.
Aperto: orario ininterrotto dalle 11 alle 19.30. Luglio e agosto orario spezzato 12-14.30/19-22
Giorno di chiusura: il lunedì solo d’estate
Ferie: nelle seconda metà di gennaio.

Questo articolo viene pubblicato contemporaneamente su:

www.lucianopignataro.it
vinoalvino.org
www.winesurf.it


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