Forno a legna cancerogeno. McDonald’s, Spizzico e la Coca Cola no. Le bruschette bruciate e la carne arrostita combattono il tumore

Pubblicato in: Polemiche e punti di vista

di Marco Lungo

Bene, adesso ci dicono che la pizza cotta nel forno a legna è cancerogena. Debbo dire che è vero, perché tutti i nonni più anziani che mangiavano pizza a Napoli, soprattutto, sono innegabilmente morti.

Invece, tutti quelli che mangiano da McDonald’s o ingeriscono ogni mattina roba preparata da chi parla con le galline, è straordinariamente vivo e gode di ottima salute. Non solo. Anche noi che siamo stati giovani in anni in cui non c’erano marmitte catalitiche, quindi respiravamo benzine al piombo tetraetile, per poi passare ai cellulari quando all’epoca ci eravamo appena appena ripresi da Chernobyl e, soprattutto chi, come me, tutto quel weekend se ne è andato in giro in moto all’aria aperta, siamo ancora vivi e godiamo di ottima salute.

Voi, forse, perché ieri sera ho mangiato pizza fatta al forno a legna e, quindi, non so quanto sarò ancora tra voi. Che razza di discorsi. L’unico che ha un po’ senso, secondo me, è quello di dire: la pizza cotta nel forno a legna è un fattore di rischio, mettiamo dello 0,01%.

In assoluto non è niente ma, se lo sommiamo agli altri fattori di rischio a cui uno giornalmente si espone, come fumo, inquinamento atmosferico, alimentazione artificialmente resa appetibile, stress (perché anche questo è sicuramente cancerogeno), cellulare all’orecchio fisso anche per ore al giorno, e chi più ne ha, più ne metta di rischi cancro come questi, allora diciamo che possiamo essere esposti a rischio cancro, mettiamo, dell’x per cento e che si può diminuire questo rischio di un qualcosa levandone uno di essi.

Però, che la pizza sia “il” problema, ma andate ad ammazzarvi di merendine del discount, va’… Io credo che ci sia in atto l’ennesima “battaglia” del cavolo degli europei contro qualcosa che non sanno fare, non fa parte delle loro tradizioni, viene preso quasi per sfizio a pretesto dal solito mezzemaniche ingrigite dalla nebbia e dal brutto tempo del Nord Europa. Il forno a legna ha il colore del Sole, invece.

Quella luce che apre la mente ed il cuore, non li fa richiudere in una ottusità di cui, chi vive, non ne conosce le bruttezze.

(Rimando la discussione tecnica a dopo aver visto Report e a cosa dirà ma, nel frattempo, mi sono dovuto sfogare e, comunque, quello che ho detto lo ritengo vero a prescindere….)


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