di Stefano Tesi
Fino a ieri mattina non pensavo che avrei scritto questo post.
Per due ragioni.
La prima mi era nota: ho in generale una scarsa passione per le visite di cantine, stabilimenti, opifici industriali. Contesti nei quali, fatalmente, il pur necessario ricorso a una tecnologia sempre più spinta tende, nel mio un po’ ottuso – lo ammetto! – pregiudizio, ad appiattire le identità e a omologare ogni cosa.
La seconda è che a volte la memoria inganna. E non mi fidavo del tutto della pur ottima impressione che avevo avuto di prima mano. Mano in senso fisico: infatti avevo piluccato di nascosto dal nastro trasportatore del pastificio di cui vi dirò alcuni gnocchetti che, anche da crudi, mi erano parsi irresistibili.
Poi, stamattina, suona il corriere e mi recapita un pacco pieno giust’appunto di quegli gnocchetti in prova. E allora l’incivile scempio si è ripetuto. Solo il provvidenziale intervento di mia moglie ha fatto sì che il prodotto arrivasse anche in pentola. Esito? Eccellente.
Insomma sull’algidità degli impianti industriali e sulla medietà delle loro produzioni mi sono ricreduto visitando di recente, durante quell’annuale festa dello spirito che è il Pellegrinaggio Artusiano (vedi qui e qui), la sede del famoso Pastaio Maffei di Barletta.
Non solo perchè il titolare, che ha accompagnato il gruppo personalmente e ha risposto anche alle domande più insidiose, si è dimostrato persona squisita, un self made man che dopo oltre cinquant’anni è ancora sulla breccia e insiste sul fondamentale concetto della “familiarità” della sua azienda, nonostante gli ottanta e passa dipendenti.
Il padrone di tutto questo, che vedete in foto, si è messo cuffia e camice e ci ha accompagnato passo dopo passo nello stabilimento.
Tanto detto, rinfodero il mio snobismo e gli faccio tanto di cappello.
Il Pastaio Maffei
Via dei Trattati di Maastricht 51, Barletta
Tel. 0883/349015
info@pastaiomaffei.it
www.pastaiomaffei.it
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