di Tommaso Esposito
Alfonso Crescenzo e Gioacchino Nocera.
Il Podestà di Palazzo Calentano a San Marzano sul Sarno e il il Giardino delle Esperidi a Pompei.
Due giovani cuochi campani che si confrontano e fanno cucina.
Insieme.
Guardando al territorio.
Una bella mano è quella di entrambi.
Piatti ispirati dal ritmo delle stagioni e nascenti dalla tradizione.
Quindi golosi, saporiti.
Come si desidera quando si esce di casa e ci si siede per gustare qualcosa di consolatorio, appagante, eppure rinnovato, rivisitato.
Ecco il menu a quattro mani per la cena al Giardino delle Esperidi.
Zuppetta di fagioli bianchi scaroline e gamberi rossi, rustica per la struttura dei fagioli e stimolante per l’amaro delle scarole.
Il polpo in variazione: polpetta, arrostito e fritto con polvere di mais. Goloso.
Raviolo ripieno di genovese di tonno con crema di patate e la sua bottarga. Succulento.
Totanetto ripieno con salsa di pomodoro invernale, friarielli e polvere di olive. Saporito.
Cremoso al cioccolato con ricotta di pecora e gel di cachi e cannella. Appagante, antidepressivo.
La pastiera. Quella non napoletana. La salernitana con crema pasticcera e arance candita, Profumatissima di limone.
I vini di Iovine Terre delle Sirene e Vigna Micciano per rallegrarsi.
Bella serata guagliù.
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