In linea generale i cinque, sei anni dalla vedemmia sono i tempi giusti per il Greco di Tufo. E’ in questo arco di tempo che raggiunge il suo zenith prima di virare perso il colore arancione come il suo mosto di partenza. Ovviamente dipende sempre dal progetto di vino che si porta avanti, pensiamo al Vittorio di Roberto Di Meo o allo Stilema di Mastroberardino che allungano notevolmente i tempi. In questo caso il Greco di Tufo di Giancarlo Barbieri non era stato pensato per vivere a lungo ed essere stappato dopo i sei anni. Consulente agronomico presso alcune aziende vitivinicole irpine, nel 2008 ha deciso di mettersi in proprio, fondando l’azienda e partendo proprio dalle vigne di Greco di Tufo di proprietà. Il risultato uscito d questa Magnum è sato davvero straordinario: grandissima freschezza, naso con rimandi agrumati e di zolfo, allungo deciso al palato e chiusura perfetta, capace di affrontare qualsiasi cibo, nella fattispece grandi formaggi di capra e di pecora con cui è iniziata la giornata. Un bell’esempio di viticultura radicata alla tradizione, il bianco i questione era riconoscibile e assolutamente piacevole. In particolare ci ha colpito la straordinaria energis che è stato capace di esprimere con una acidità ancora protagonista dopo sei anni dalla vendemmia.
Piccolo grande capolavoro.
Sede legale ad Avellino – Via della Circumvallazione, 39
Cantina a Montefalcione (Av) – Contrada Stazione 16/A
Tel. 0825 1910307 – Cell. 388 8992450
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