Guida Michelin 2011. Que Viva La Campania, pioggia di stelle: Il Papavero di Eboli, l’OLivo a Capri e la Cantinella di Napoli prendono la prima

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Prime notizie dalla presentazione della Guida Michelin, ottime per la Campania.
Il Papavero di Eboli

la Cantinella di Napoli

e Andrea Migliaccio che è subentrato a Oliver Glowig per il Riccio di Capri e Il Capri Palace. Considerata una stella nuova.

E’ proprio vero che il grande impegno unito ad un indiscutibile talento porta sempre a grandi risultati. Ecco arrivato infatti il riconoscimento della stella Michelin per Agostino Iacobucci, chef del ristorante La Cantinella. Ho sempre creduto fortemente nelle capacità di Agostino, quando un piatto, oltre  ad essere particolarmente piacevole per le tue papille gustative, sa emozionare, è espressione di un grande talento. So quanto si sia dato da fare Agostino per ottenere questo risultato, e l’ho sempre sostenuto fortemente, sicura che sarebbe riuscito nel suo intento, proprio non avevo alcun dubbio.La cucina della Cantinella predilige i piatti di mare, essendo il ristorante posto proprio sullo splendido lungomare di Napoli, viene proposta con grande equilibrio tra tradizione ed innovazione. L’accoglienza, nella quale il patròn Giorgio Rosolino è impeccabile, è sempre attenta e piacevolmente informale, riuscendo così a non risultare algida, come spesso accade quando si è ossessionati dal perfezionismo. E’ sicuramente uno dei pochi posti dove, appena andati via, si ha immediatamente voglia di ritornare. Questo ristorante, in passato, ha mantenuto il riconoscimento della stella Michelin per più di vent’anni, persa poi per l’assenza di Giorgio che ha voluto estendere anche sull’isola di Capri la sua cucina. Caro gli è costata questa scelta, velocemente è tornato a Napoli e riconquistare la stella è stato sicuramente più emozionante che averla ottenuta la prima volta.
I miei più cari auguri a d Agostino e Giorgio, la loro positiva sinergia nella passione per il proprio lavoro, ma anche il forte senso dell’etica, spesso dimenticata in favore di una ottusa e sterile avidità, ha sviluppato una forza invincibile ed altamente produttiva.

Marina Alaimo


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