Guide ristoranti, sarà la settimana che cambia la gerarchia degli chef?

Pubblicato in: Polemiche e punti di vista

di Leo Ciomei

Ossignore! Fra uno scandalo e l’altro non ci eravamo accorti del sopraggiungere dell’autunno guidarolo!

Disclaimer in premessa: noi poveri blogger di provincia non siamo mai invitati a nessuna presentazione (eccetto L’Espresso, summa cum laude a Vizzarone nostro)…ma cavolo, dico io, non pretendo un invito al festone della Rossa (in sede Michelin credono che i blogger siano animaletti da disinfestare) ma almeno il Gambero Rosso o Identita Golose, cribbio ! Il Gamberone è cresciuto di più grazie al web che alla carta; ah, macchettelodicoaffare, mi sovviene che spesso manco siamo invitati alle aperture di famosi ristoranti… Questo per dire che non farò sconti a nessuno!

Ha aperto le danze Paolo Marchi con la sua Guida ai ristoranti d’Italia, Europa e Mondo di Identità Golose.

 

 

Titolo piuttosto impegnativo per una guida che raccoglie recensioni per 470 locali in Italia e 190 nel resto del mondo. I curatori però sono bravi e capaci e riescono a trasmettere, con i loro scritti, entusiasmo e voglia di provare il locale segnalato. Un punto a favore per le schede firmate e per la sezione “Città raccontate” dove giornalisti ma soprattutto chef raccontano la propria città. Certo che però è molto più facile fare una Guida con 470 locali da consigliare che una con 2.700… Non esiste punteggio ma vengono assegnati premi a varie categorie: ottimo l’alloro ad Antonia Klugmann de L’Argine (in provincia di Gorizia ma in pratica Slovenia), finalmente una donna, e di confine, premiata. Meno interessante, pur meritato, l’aver decretato miglior chef Antonino Cannavacciuolo di Villa Crespi a Orta San Giulio. Sul mio giudizio complessivo pesa ancora il premio di un paio d’anni fa, come miglior chef straniero, dato all’estroso parigino Inaki Aizpitarte. Sarebbe curioso conoscere le vendite di questa guida, se è acquistata solo dai veri appassionati od anche dai normali clienti; in libreria, l’autunno scorso, l’ho vista spesso insieme alle altre più blasonate ma non sono riuscito a capire se “vendeva” o no.

Stamane c’è invece la super presentazione, con relativa cena delle tre forchette, per la (ex?) grande guida del Gambero Rosso. Diciamo subito che il must per gli invi(T)ati speciali (© Valerio M. Visintin) è riuscire ad accaparrarsi un posto aggratis al tavolo serale. Nella mattinata di lunedì assisteremo, come sempre, al lungo elenco dei premiati, complimenti, targhe, malignità, ecc…, tutto mooolto bello ma quello che conta sono i voti ! Vissani insieme a Bottura über alles anche quest’anno ? Direi di sì, con un ritocco all’insù per la valutazione di molti ristoranti: almeno di qualcosa parleranno le riviste specializzate e i blog, visto che per ora dell’arrivo di questa guida (e delle altre), complice la crisi, non gliene frega niente a nessuno. Scommetto su qualche premio assegnato al buon Alessandro Pipero da Roma che quest’anno fa il pieno (ma il suo povero chef non lo considera nessuno ?).

Giovedì 11 ottobre invece ci sarà la grande kermesse a Firenze della Guida I Ristoranti d’Italia de L’Espresso. Di questa non parlerò male nemmeno sotto tortura visto che l’anno scorso a me e ad altri due sciagurati il Diretur ha permesso di scrivere i camei ed anche perchè è l’unica che leggo dal 1981. Qui, al contrario del GR, si prevedono novità al ribasso nelle alte sfere: quali saranno i ristoranti tre cappelli che perderanno ½ o un punto ? Ad occhio direi Vissani e Cracco (sempre più presenti in TV ma non sarà certo questo il motivo) ma una vocina mi dice che anche nella pianura padana non sono tranquilli… Sicuramente negli spazi sopra il Mercato Centrale ci divertiremo e, con nonchalance, insieme ad uno sparuto gruppetto di incalliti crapuloni eviteremo il pur buono banchetto gentilmente offerto e scese le scale ci tufferemo sul lampredotto di Nerbone.

Sabato 20 ottobre toccherà invece all’amico Luigi Cremona presentare a Roma la sua Guida Touring Club Alberghi e Ristoranti d’Italia. Qui si assegnano le Tre Medaglie e, a meno di sorprese, i nomi saranno quelli dell’anno scorso almeno per i grossi calibri. Interessanti movimenti invece per i locali con una sola Medaglia. Di Luigi ho massima fiducia (è veramente uno dei pochi che si muove sul territorio, su tutto il territorio) e gli perdono la pecca di non assegnare, per ora, il massimo riconoscimento a ristoranti del sud. So che la sua sarà la più vivace presentazione guidarola: potrebbe presentare pure Sanremo e Miss Italia!

Verso la metà di novembre sarà il turno dell’ultima guida (e più importante, mi dicono i ristoratori) cioè la Michelin, detta anche la Rossa. Ultimo anno della gestione Arrighi, alla Michelin sanno già il nome del successore: non sarà purtroppo una donna come avevamo sperato. Credo che saranno pochissime le sorprese nel carniere della Rouge. Non ci dispiacerebbe invece che, con un colpo d’ala, il pacato Fausto puntasse i piedi con gli spocchiosi francesi e ci regalasse un’infornata di nuovi due stelle; magari sacrificando (finalmente, direbbero in molti) la terza stella di quel ristorante in provincia di Novara, ormai un po’, come dire, fané. Ma questi sono solo sogni… Scordiamoci soprattuto l’atmosfera da grande festa dell’anno scorso quando le tre stelle arrivarono a Modena chez Bottura e l’Italietta già in crisi nera si scoprì felice per il tristellato numero 7 (per dire: i vicini galletti, sì, quelli che non usano bidet pur avendolo inventato, ne hanno 26, i crucchi, popolo di noti gastronomi, sono a quota 9…).

Che dire ? l’unica certezza è che anche quest’anno nessuna guida ha inserito all’interno del libro un qualcosa che aggiorni sul web le recensioni cartacee. Sarà veramente così difficile ? io qualche idea ce l’avrei…

Disclaimer in postfazione: non è bello scriverlo di nuovo ma “melius est abundare quam deficere”: ricordo ai soloni (intesi come seguaci di Solone, uomo saggio e giusto ma anche come sòloni, portatori sani di sòle) come il critico mascherato del ViviMilano, pronti a spernacchiare gli appassionati che viaggiano su e giù per l’Italia a presentazioni, inaugurazioni o semplici pranzi per recensire sul web locali vecchi e nuovi, che i suddetti temerari (fra i quali indegnamente mi inserisco) non conoscono la parola rimborso né di ricevute fiscali né di chilometri percorsi al contrario dei professionisti che, giustamente, hanno uno stipendio e trasferte adeguate. Quindi se qualche volta accade che un ristoratore offra una cena o un blogger si “imbuchi” ad un’inaugurazione… beh, non pensate che l’aficionado faccia parte della compagnia degli scrocconi ! perchè l’hotel tre stelle Napoleon dove dormirà e il distributore Total dove farà il pieno alla sua Mercedes accettano contanti o credit card, non chiacchiere.


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